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Post n°104 pubblicato il 03 Luglio 2014 da DukeInformer
E' un Matteo Renzi determinato, quello che ha aperto il semestre europeo di presidenza italiana, con un discorso durato meno di 20 minuti, davanti al Parlamento europeo. Discorso con il quale, il Presidente del Consiglio, fresco dei una larghissima investitura popolare, ha voluto sottolineare come l'Italia sia pronta ad affrire il proprio contributo a livello comunitario, per uscire da un periodo di grande crisi, non solo economica, attraverso la crescita e lo sviluppo. Il discorso di Renzi ha trovato, e non è stata una sorpresa, le opposizioni dei partiti popolari capitanate dal neo eletto Manfred Weber, alleato di Angela Merkel. "I debiti non creano futuro, lo distruggono. E' necessario continuare sulla linea del rigore" ha detto lo stesso Weber. Altrettanto piccata la risposta del premier italiano, che non ha perso tempo, ricordando al collega tedesco come in passato fu concesso, alla stessa Germania, una maggiore flessibilità insieme alla possibilità di "violare i limiti", motivo grazie al cui ora la Germania è lo stato che traina la Comunità europea, ribadendo inoltre che l'Italia non ha intenzione di cercare scorciatoie, ma vuole offrire il proprio contributo senza accettare lezioni di morale da nessuno. Incassata, al contrario, la fiducia del presidente della Commissione Barroso, che ha dichiarato che all'Europa serve un'Italia forte, in grado di porsi al centro dell'UE. Giudicato positivo, sempre da Barroso, il discorso con cui Renzi ha ricordato che l'Europa è, anzitutto, una comunità di valori. Gli fa eco il premier inglese Cameron, che affida alla sua pagine di twitter un pensiero incoraggiante: "Non vedo l'ora di cominciare a lavorare con Matteo Renzi, per portare a termine le riforme mentre l'Italia comincia i sei mesi di presidenza UE.". Feedback positivo anche a parti invertite, con Renzi che ha aperto a Cameron proprio nel suo discorso inaugurale, dichiarando che "In questa “smart Europe” che vogliamo costruire saremo anche al fianco di chi ha idee diverse, idee che ci inorgogliscono, non ci indispongono. L’Ue ha davanti una grande battaglia politica e può essere il luogo del futuro se ha il coraggio di mettersi in gioco adesso. Faremo di tutto nel nostro semestre non per recuperare posizioni diverse ma per affermare i valori di investimento sull’Europa.". Proprio per questo motivo, le diverse linee di pensiero espresse nel Consiglio Europeo, devono essere ricondotte ad unità.
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