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TERREMOTO ITALIA: SIAMO FUORI DAL MONDIALE - ARBITRAGGIO AL LIMITE DEL LEGALE - PRANDELLI E ABETE SI DIMETTONO.

Terremoto sportivo in casa Italia, allo scadere della partita persa contro l'Uruguay, infarcita di polemiche contro un arbitraggio più che discutibile, che ha sancito l'eliminazione della nazionale azzurra dal mondiale in Brasile.

Per quanto concerne la partita, oggi come non mai, sono venuti fuori tutti i limiti della nazionale. La partita che sarebbe dovuta essere quella della rinascita, è stata malamente persa contro un Uruguay sicuramente compatto e pericoloso, ma tutt'altro che irresistibile. A destare gran parte dei dubbi, sopratutto, una formazione particolarmente rinunciataria, che ha mostrato tutti i limiti delle convocazioni del CT, impossibilitato a schierare delle ali di ruolo, con un reparto di centrocampo farcito di centrali, e obbligato a schierare De Sciglio e Darmian come esterni del 3-5-2. La cronistoria della partita merita di cominciare dal secondo tempo, con la sostituzione di Balotelli, fin li inguardabile, e l'ingresso di Parolo, con Immobile che rimane l'unica punta. Il forcing uruguaiano è sfiancante, a noi, invece, il pari basta per passare. 

Ci difendiamo al meglio, con il reparto difensivo "juventino" che regge più che discretamente l'onda d'urto portata da Suarez, Cavani e Co. Al minuto 60' la partita si incanala verso una derizione ben precisa, con l'arbitro Moreno (curiosamente omonimo di Byron Moreno, l'arbitro che condizionò in maniera assoluta il nostro cammino nei Mondiali del 2002 in Korea e Giappone), che espelle Marchisio per un contatto a centrocampo che non meritava nemmeno il giallo. Si infuria addirittura il capitano Buffon, da sempre indissolubile paciere. E' finita la partita dell'Italia, ed è iniziata quella dell'UEFA. Andiamo in ordine. Minuto 63', terminano le proteste, l'Uruguay, ovviamente, inserisce una terza punta. Fuori Alvaro Pereyra, dentro Stuani. 

66', Buffon miracoleggia su Suarez, compiendo una parata straordinaria sull'attaccante del Liverpool. 

L'Italia è stanchissima. Escono Immobile e Verratti (infortunato), entrano Cassano e Thiago Motta. E' il 75'.

Al 79', l'episodio che più di tutti fa gridare allo scandalo. Suarez ci ricasca, e morde (si, MORDE) la spalla di Chiellini al centro dell'area di rigore. Il difensore crolla a terra, e quando si rialza mostra i segni al direttore di gara, che non batte ciglio. Nessuno si accorge di nulla, tranne i telecronisti e tutti i tifosi, simpatizzanti, sintonizzati per caso del globo terreste. Se ne accorgono tutti. Chi dovrebbe no. I giocatori dell'Uruguay, addirittura, corrono verso Chiellini e fanno di tutto per fargli tirar su la maglia, per nascondere segni davvero inequivocabili.

Dall'azione incriminata nasce un calcio d'angolo, tecnicamente parlando la marcatura su Godin è saltata, se mai c'è stata dal momento della battuta. Gol facile facile e fine del film. L'Italia è stremata, prova inutilmente un tutto per tutto, che non riesce, probabilmente in questo caso, anche per le scelte di Prandelli. Chiellini si ritrova a fare la punta, tentando di raccogliere qualche cross che passa per caso in area di rigore. I cambi sono finiti, e anche se ne fossero rimasti, non ci sarebbe più una punta di peso. Le proteste non si placano, è ormai palese per qualsiasi bipede senziente che non c'è più la testa, offuscata dalla rabbia per un episodio impunito, che in un campionato mondiale non dovrebbe mai accadere. A detta di questa tastiera, ci fa parecchio strano che Suarez, visto il nervosismo in campo, non abbia dovuto abbandonare il terreno di gioco su una barella spinale. L'ultima occasione è un calcio d'angolo, durante il quale anche Buffon si presenta disperatamente nell'area di rigore avversaria, senza nemmeno preoccuparsi di tornare in porta quando la palla termina in rimessa laterale per loro. Finisce la partita, e oltre il danno la beffa: Luis Suarez è premiato come "UEFA MAN OF THE MATCH". E questo è veramente il paradosso. Perchè possiamo anche far finta di credere che nessuno abbia visto. Ma dal momento in cui il 9 ha iniziato a toccarsi, vistosamente provato dal dolore, gli incisivi superiori, il dubbio deve balenare. Anche se la prova tv ufficialmente non è ammessa, è ammesso il buon senso. Come fu per la testata di Zidane a Materazzi, nel 2006. Non si chiede altro che quello che è concesso. 

Gli azzurri escono dal campo furenti, e qui inizia la seconda parte della storia. 

Il primo ad intervenire ai microfoni, ovviamente, è Giorgio Chiellini. 

"E' stata una vergogna! C'è stata una palese disparità di giudizio a livello arbitrale. L'espulsione di Marchisio è ridicola e il mancato rosso a Suarez altrettanto. Mi ha morso su una spalla e l'arbitro lo ha visto. Non lo ha buttato fuori perchè deve salvaguardare i campioni in questa competizione. L'arbitro ha visto ma se non vuole mandarlo fuori, c'è poco da fare. L'indirizzo è stato chiaro fin dall'inizio, purtroppo. Il rosso di Marchisio ha condizionato tutto. Non siamo contenti di come è andata ma oggi meritavamo di andare avanti noi. Non eravamo nei top team e questo lo sapevamo benissimo. Purtroppo abbiamo delle lacune a livello di corsa ma non siamo da buttare. Suarez fa il furbo e la Fifa glielo permette perché ha bisogno di far giocare i campioni come lui. Ora vedremo se hanno il coraggio di usare la prova tv.".

ll secondo ad essere ascoltato, è il capitano Buffon, l'ultimo a mollare, che non si risparmia aspre critiche anche nei confronti di alcuni compagni:

"È un giorno molto triste per noi come gruppo e come giocatori. Dove nasce il fallimento? Non si sa: avevamo cominciato bene, ci eravamo fatti delle aspettative un po' troppo importanti dopo la prima vittoria. Ma ci siamo scontrati con la dura realtà, quella di una squadra che non ha segnato nelle ultime due gare e ha creato poco ed è uscita meritatamente. L'arbitro? Sicuramente non ci ha dato una mano, ma non si può sempre dare la colpa agli altri. Quello che si pretende è la massima serenità di giudizio da parte di tutti, spesso si sente dire che c'è bisogno di ricambi, che Buffon, Pirlo, De Rossi, Chiellini e Barzagli sono vecchi, la verità è quando c'è da tirare la carretta, questi sono sempre in prima fila. Bisogna rispettare un po' di più loro, non per quello che sono stati, ma per quello che ancora rappresentano. In campo bisogna fare, e non basta il potrebbe fare o magari il farà. In campo si vede chi c'è. E chi non c'è non c'è.".

 

Da qui, inizia l'ultima fase. In uno dei nostri ultimi articoli, abbiamo elencato quelli che secondo noi erano i limiti e gli errori del Ct Prandelli. Dalle convocazioni, al modo di mettere in campo la squadra.

Alle 21, lo stesso Prandelli, presentatosi in conferenza stampa, ha offerto la sua visione dei fatti, RASSEGNANDO LE SUE DIMISSIONI, nonostante il rinnovo del contratto sottoscritto poco prima dell'inizio del torneo, sottolineando che da quel momento in poi lui e lo staff si sono sentiti sotto accusa come un partito politico, ma che a tutti gli effetti, il progetto tecnico non ha funzionato. Queste le motivazioni di una scelta che appare come frutto di un momento di grande rabbia, e della necessità dopo il fallimento brasiliano di ricominciare da zero.

La conferma delle dimissioni del commissario tecnico, è arrivata anche da Giancarlo Abete, che a sua volta ha dichiarato che nei prossimi giorni si presenterà dal Consiglio Federale, "per rassegnare le mie dimissioni irrevocabili. Avevo già preso questa decisione prima dei mondiali.".

Un terremoto a tutto tondo, quindi, quello che ha investito la nazionale italiana. Ma ormai è cosa fatta, diamo il nostro addio al mondiale dei mondiali. Ma per quello che abbiamo visto, forse, è meglio così. 

 

 
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Commenti al Post:
Duochrome
Duochrome il 26/06/14 alle 16:17 via WEB
Arbitraggio a parte, non avremmo meritato la vittoria. Il risultato giusto sarebbe stato un pareggio, che ci avrebbe permesso di accedere agli ottavi sì, ma dopo? Giocando così? Prandelli ha fatto l'unica scelta possibile, dal momento che quelle possibili prima le aveva accuratamente evitate. Curiosa di sapere chi gli succederà.
(Rispondi)
 
DukeInformer
DukeInformer il 26/06/14 alle 17:48 via WEB
Hai ragione. La scelta di Prandelli è stata sicuramente la più azzeccata del Mondiale. Simpatia o meno, ha mostrato grande coerenza nel fare una scelta non semplice, ma ad ogni modo doverosa. D'accordo anche il fatto che l'errore sia stato a monte, ma per quanto tifosi del bel calcio, il solo Rossi avrebbe realmente potuto cambiare le cose? Mettiamola così: scelte sbagliate, momento sbagliato. Grazie per aver commentato. Lo scambio di opinioni è il carburante di ciò che facciamo.
(Rispondi)
 
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