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CALCIO: Alla Juve il Derby della Mole, decide Pirlo a 2" dalla fine. Al Toro resta l'onore delle armi.

Post n°142 pubblicato il 01 Dicembre 2014 da DukeInformer
 

Vince la Juve, ma per questa voltà non si può dire meritatamente. Vince, perdonateci il gioco di parole, con un "colpo gobbo" firmato dall'eterno genio di Pirlo, con il classico tiro della disperazione, più facile da vedere in NBA a 2" dalla fine. Invece, questa volta, il finale da thriller ce lo regala una partita di calcio, una bella partita di calcio, vibrante, viva, giocata a viso aperto fino, appunto, al fischio finale. 

Allegri sceglie di affrontare il derby della Mole schierando la tanto agoniata difesa a quattro, diventata nel corso delle ultime partite un caposaldo più trovato che voluto. Squalificato Padoin, torna sulla sinistra Patrice Evra, centrocampo al completo con Pirlo in regia, Pogba e Marchisio a fare da schermo, e Vidal trequartista alle spalle di Tevez e Llorente. In porta Storari sostituisce Buffon, costretto a dare forfait all'ultimo minuto, complice un problema alla spalla. Ventura risponde con la coppia d'attacco Amauri - Quagliarella, e la consueta difesa a 3 con Maksimovic, Glik e Moretti. Sugli esterni del centrocampo a 5, Darmian e Bruno Peres.

La partita è viva fin dai primi minuti, e ci vuole poco prima che il risultato cambi: al 15' del primo tempo, una punizione di Pirlo da ottima posizione, viene intercettata con un braccio dal El Kaddouri. Orsato non si fa intimorire dagli errori di Torino contro la Roma, e fischia un rigore che, questa volta, appare sacrosanto. Vidal calcia e segna due volte, dopo la ripetizione per sovraffollamento dell'area. Palla da una parte e Gillet dall'altra.

Il Torino, nonostante lo svantaggio, rimane in campo ordinato, riuscendo a contenere gli avversari, che nel primo tempo macinano gioco piuttosto agevolmente come al solito, senza trovare mai, però, la lucidità per la giocata giusta. Proprio da un'azione manovrata della Juve nasce il pareggio del Toro. L'azione bianconera si sviluppa sulla destra palla a terra, il giro palla taglia tutto il campo in orizzontale, e si infrange sui piedi di Bruno Peres, bravo ad evitare il ritorno fisico di Pogba. Da qui in poi la Juve vede nero: Evra è forse un pò troppo alto, e sicuramente ingenuo a non provare nemmeno a stendere il suo avversario, che si allunga palla in velocità e si ritrova davanti una prateria. Ci prova Vidal in ripiegamento, ma poi si butta verso il centro invitando all'uscita (in ritardo) Chiellini, ma l'avanzata di Bruno Peres si conclude splendidamente con un destro in corsa ad incrociare che incoccia il palo, prima di terminare alle spalle di Storari. Il Torino rompe il silenzio alla voce "gol fatti" che durava da ben 12 anni, con un gol a dir poco stupendo. Il gol subito pesa sulla Juve, che da qui in poi sarà confusionaria e faticherà tantissimo a trovare una vera idea di gioco. Molto bene invece il Toro, che prende fiducia e chiude tutti gli spazi, accorciandosi fino a trequarti campo con tutti gli 11 effettivi in fase difensiva, e pronto a ripartire al primo accenno di tentennamento bianconero. Il secondo tempo è una fucina di emozioni, sulla base di questo schema tattico, e i granata sprecano due palle gol nitide, con Quagliarella che bacia il palo calciando in scivolata, e Benassi che attende un attimo di troppo al termine di un bellissimo contropiede, e si fa anticipare da Vidal. Pesa per la Juve il doppio giallo a Lichsteiner, ricevuti in pochi minuti. Generoso il secondo, ma l'entrata lontana dalla porta è uno schiaffo ai fondamentali. Entra Ogbonna per Tevez (maluccio) e Allegri passa alla difesa a 3, con il neoentrato Morata unica punta. Sembra tutto finito, dopo qualche tentativo di contropiede mal gestito dal Toro, e una Juve che ormai ha più paura di perdere che voglia di vincere. Invece cambia ancora la partita, al minuto 93. Spiccioli di partita ancora sul cronometro, Morata scambia al limite con Vidal, che premia l'inserimento di Pirlo, destro dalla distanza e palla che si infila nell'angolo basso alla destra di Gillet, dopo aver superato senza deviazioni almeno 3 paia di gambe. Beffato il Torino, che esce dal campo sconfitto con l'onore delle armi, e dopo aver dimostrato che i 19 punti di scarto non sono forse una fedele rappresentazione del vero divario tra le due squadre, piuttosto che della capacità della Juve di dar maggiore continuità di risultati. Con la vittoria di ieri la Juventus mantiene il distacco di 3 punti sulla Roma, che ha vinto 4 - 2 contro l'Inter di Mancini. 

E la sensazione è che, a prescindere dagli avversari, il campionato continuerà ad essere un affare a due per tutta la stagione.

 
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