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News: Ragusa, UCCISO BAMBINO, ritrovato in fondo a un fosso. Morte per strangolamento, possibile violenza fisica. (La Stampa)

Post n°143 pubblicato il 01 Dicembre 2014 da DukeInformer
 

Un’auto potrebbe portare rapidamente a dare un volto e un nome all’assassino del piccolo Loris Stival. La stanno cercando polizia e carabinieri da poche ore dopo il ritrovamento del cadavere del bambino nella zona del “Mulino vecchio”. Loris vi sarebbe salito a bordo poco dopo che la madre lo aveva lasciato nei presso della scuola.  

 

CACCIA ALL’AUTO  

I cani molecolari che nelle prime ore delle ricerche hanno fiutato una traccia (erano stati portati perfino nell’abitazione della famiglia Stival, in via Garibaldi), a un certo punto del tragitto l’hanno persa, segno - dice una fonte accreditata - che in quel punto il bambino è stato preso a bordo di un’auto, probabilmente di qualcuno che conosceva perché, come hanno più volte sottolineato i familiari, Loris non dava facilmente confidenza, men che mai agli estranei. Anche per questo da tre giorni investigatori stanno setacciando il paese, visionando e acquisendo le immagini tv delle videocamere di sorveglianza di negozi, banche, privati, oltre a quelle comunali sparse per il territorio. E la sensazione è che la caccia sia vicina alla fine. 

 

TELECAMERE AL SETACCIO  

Gli inquirenti sperano anche nel colpo di fortuna: qualche telecamera tra le oltre trenta del paese, a visionarle con pazienza, può regalare un’immagine importante. Si cerca il bimbo in un’auto. Loris infatti è morto per mano di qualcuno che conosceva bene. Così bene da fidarsi di lui, marinare la scuola, e andare via assieme a bordo di un veicolo. 

 

LA PROCURA: “ABUSI NON CERTI”  

La procura di Ragusa ha scelto di tenere una conferenza stampa per lanciare un appello alla popolazione. «Garantiamo al limite anche l’anonimato, ma non crediamo che in un paese di novemila persone nessuno abbia visto qualcosa», dice il procuratore Carmelo Petralia. In paese, ovviamente, monta lo sgomento. E quindi la magistratura, temendo “la caccia alle streghe”, tiene a precisare che l’ipotesi di violenza carnale ancora non si può affermare o smentire, «in attesa della conclusione degli accertamenti peritali». L’autopsia, in tal senso, non sarebbe stata del tutto risolutiva. E’ accertato che il bimbo è morto per asfissia, cioè è stato strangolato e immediatamente dopo gettato nel canalone dove ha battuto violentemente la testa.  

 

NESSUN INDAGATO  

«La Procura indaga per sequestro di persona e omicidio, ma al momento non vi sono persone iscritte nel registro degli indagati», ha detto il procuratore, che ha invitato la popolazione a collaborare: «Ogni indicazione che può essere rilevante per le indagini. Indaghiamo a 360 gradi, non trascuriamo nessuna ipotesi, ma ci sono delle piste privilegiate», ha poi aggiunto il procuratore. 

 

LE IPOTESI INVESTIGATIVE  

L’ipotesi dell’incidente è stata scartata fin da subito per una serie di motivi. Il principale: è scomparso lo zainetto che il bambino aveva sulle spalle quando la madre l’ha accompagnato a scuola e l’ha salutato come accadeva ogni mattina. Dov’è ora lo zainetto con dentro i quaderni, le penne, le due merendine che la mamma aveva amorevolmente infilato tra i libri? Nel canalone dove è stato trovato il corpo di quel cucciolo d’uomo, lo zainetto non c’è. Lo zainetto può diventare la chiave per risolvere il mistero. Si potrebbe trovare un’impronta che non dovrebbe esserci, una traccia genetica, un segno lasciato dall’assassino. È divenuto così importante, lo zainetto, che i rifiuti di Santa Croce Camerina per qualche giorno non verranno portati in discarica. Prima i cassonetti dovranno essere vagliati. 

 
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