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Il writer che a Milano
Il writer che a Milano ha esposto al Padiglione d’arte contemporanea e a Palazzo Reale. Quello che - per dare una misura della sua fama - può dire di avere estimatori persino nel Governo. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, infatti, espone un lavoro di Bros nel salotto del suo appartamento romano. Roma, però, non è Milano. E, soprattutto, nella capitale non c’è il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, che contro i performer di strada ha imbastito da anni una vera e propria crociata, e contro Bros in particolare. Perché più i vigili lo denunciano, più lui acquisisce in notorietà. Una rincorsa finita in tribunale, dove ieri - al termine dell’udienza - il writer ha anticipato quello su cui il giudice dovrà inevitabilmente pronunciarsi. Esiste la street art, o è solo spazzatura? «Il paradosso - dice il 28enne milanese - è che potrebbe essere il tribunale a riconoscere la nostra arte in caso di assoluzione, malgrado l’accanimento impressionante del Comune.
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