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Post N° 39L’omofobia colpisce ancora: vittima “la bella società” Viviamo in una società moralista che giudica tutto e tutti. I perbenisti( molti sono gli italiani che si dichiarano tali) sono più ridicoli degli anticonformisti. Questi ultimi ostentano ciò che sono con genuinità; i primi, invece, dietro i loro comportamenti così pacati celano spesso caratteri irruenti, pericolosi e insicuri. L’Italia abbonda di questa gente. Li trovi dappertutto: dal Nord al Sud della penisola. A Bari, per esempio, sei giorni fa, si è verificato un episodio sgradevole. Un ragazzo di venti anni, riferisce la Gazzetta del Mezzogiorno, è stato picchiato da cinque suoi coetanei dopo essere stato deriso e accusato di essere gay. La morale, in questa Italia bizzarra, ha un ruolo molto importante. Spesso però i moralisti si rivelano fanatici: picchiare un ragazzo omosessuale (o immaginato tale) è da paranoici. Forse, avranno avuto paura di lui? Ma quale terrore può incutere una persona che ha delle preferenze sessuali diverse ( ammesso che il ventenne le abbia) dalle nostre. In un paese che tollera anche quelli che andrebbero schiaffeggiati sul serio( i politici, per esempio) episodi di omofobia, come questo, sono intollerabili . E gli omofobi , cosa curiosa, sono sempre di sesso maschile. Infatti, la donna è un’innovatrice; l’uomo, invece, è un conservatore. I primi si preoccupano di preservare la specie; le seconde sanno cosa vuol dire combattere contro la discriminazione. Secondo quanto riferito dal quotidiano meridionale, gli spettatori dell’episodio( i passanti) non hanno fatto nulla per bloccare il branco e non sono stati disposti a testimoniare in favore del malcapitato. Sbalorditivo: pensavo che l’omertà fosse una prerogativa della “popolazione siciliana”, ma mi sbagliavo. Di questo episodio ne hanno parlato pochissimo: pochi giornali hanno concesso alla notizia il meritato rilievo. Molti redattori, infatti, preferiscono dare più importanza alle insulse vicissitudini dei politici o agli ammonimenti dei gerarchi cattolici( entrambi, peraltro, artefici di questo sentimento d’odio), piuttosto che riservare la prima pagina del loro quotidiano ai barbari soprusi di cui è “vittima” la nostra bella società. |
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