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A 20 ANNI DAL DISASTRO DI CHERNOBYL.....PER NON DIMENTICARE!

Post n°32 pubblicato il 26 Aprile 2006 da nefertary357

La centrale di Chernobyl (51°23′14″N, 30°06′41″E) è situata vicino all'insediamento di Pripyat, in Ucraina, 18 km a nord-ovest della città di Chernobyl e 110 km a nord della capitale Kiev, e dista 16 km dal confine con la Bielorussia. L'impianto era composto da quattro reattori, ognuno in grado di produrre 1 GW di energia elettrica (3.2 gigawatt di energia termica), i quattro reattori, insieme, producevano circa il 10% dell'elettricità ucraina.

reattori erano di tipo RBMK-1000, un reattore a canali, moderato a grafite e refrigerato ad acqua. Una caratteristica di questo reattore è quella di operare a coefficiente di vuoto positivo. Cioè, con l'aumentare della temperatura, la reazione nucleare, anziché moderarsi, aumenta. Tale caratteristica è vietata nei reattori occidentali per motivi di sicurezza. Infatti se manca il liquido refrigerante, il reattore deve essere in grado di spegnersi autonomamente, senza interventi umani o di mezzi meccanici.

Il fine del reattore era la produzione di elettricità per uso civile e di plutonio ad uso militare. Per aumentare l'efficienza del sistema erano state adottate alcune soluzioni tecniche che ne diminuivano la sicurezza. Innanzitutto la scelta della grafite come moderatore: questa sostanza viene utilizzata per moderare i neutroni e soprattutto per facilitare la produzione di Plutonio-239.

Il 26 Aprile 1986 alle ore 01:23:58 locali, nel corso di una prova, definita di sicurezza, in cui si voleva verificare se la turbina potesse continuare a produrre energia per inerzia anche quando il circuito di raffreddamento fosse stato incapace di produrre vapore, vennero disabilitati alcuni circuiti di emergenza, l'impianto di raffreddamento secondario e poi quello principale.

Riguardo le cause dell'incidente esistono due ipotesi contrastanti. La prima, pubblicata nell'agosto 1986 attribuiva tutta la responsabilità agli operatori dell'impianto. La seconda, proposta da Valeri Legasov e pubblicata nel 1991, attribuiva l'incidente a debolezze nel progetto del reattore RBMK, in particolare alle barre di controllo. Inoltre gli operatori della centrale non erano a conoscenza dei problemi del reattore. Secondo uno di loro, Anatoliy Dyatlov, i progettisti sapevano che il reattore era pericoloso in certe condizioni, ma nascosero intenzionalmente tale informazione. In aggiunta il personale dell'impianto era composto per la maggior parte da personale non qualificato per il reattore RBMK: il direttore, V.P. Bryukhanov aveva esperienza di impianti a carbone; anche il capo ingegnere, Nikolai Fomin, proveniva da impianti convenzionali; anche Anatoliy Dyatlov, capo ingegnere dei reattori 3 e 4 aveva solo una limitata esperienza con reattori nucleari, per lo piú su piccoli esemplari di reattori VVER progettati per i sottomarini nucleari sovietici.

L'AIEA ha calcolato che l'incidente di Chernobyl ha rilasciato radiazioni 400 volte superiori a quelle della bomba caduta su Hiroshima, ma ha rilasciato radiazioni da 100 a 1000 volte inferiori a quelle causate dai test di armi nucleari effettuati a metà del XX secolo. In conclusione l'incidente di Chernobyl è stato un disastro a livello locale, ma non su scala globale.

Nei giorni seguenti l'esplosione una nube radioattiva contaminò buona parte dell'Europa, Italia compresa. Nelle settimane successive gran parte dell'area di Chernobyl dovette essere evacuata dalla popolazione residente. Le conseguenze sulla popolazione locale furono molto forti nelle prime fasi dell'incidente e dureranno ancora per decenni.

Più di 100.000 persone furono evacuate dalla città e dalle zone adiacenti. Nonostante la radiazioni emesse durante quella catastrofe, la città, con 800 anni di vita, riuscì a sopravvivere, anche se mutilata. Allo stato attuale, vi risiedono ancora operai governativi, impegnati nella rimozione delle scorie nucleari. Circa 700 persone, per lo più anziani, hanno scelto di tornare alle loro case, incuranti del pericolo. Nell' ottobre dell' 88 si parlò di radere al suolo una parte della città a causa del forte inquinamento radioattivo.

Nel 20/o anniversario disastro L'ex premier Nikolai Ryzhkov,ha oggi risposto a chi accusa la leadership sovietica di essere stata con le mani in mano per almeno 48 ore dopo lo scoppio del reattore n.4. 'Come primo ministro posso dire che facemmo tutto il possibile, sulla base delle conoscenze in nostro possesso e con i mezzi scientifici, organizzativi e tecnici a nostra disposizione' afferma Ryzhkov.

Commenti al Post:
Fuocodeisensi
Fuocodeisensi il 26/04/06 alle 12:58 via WEB
dovremmo ricordare sempre...buongiorno
 
nefertary357
nefertary357 il 26/04/06 alle 12:59 via WEB
Pienamente daccordo, ma sai sarebbero talmente tante le cose da ricordare sempre...che è quasi impossibile....per cui almeno agli anniversari.....un post dedicato è il minimo!
 
nina281281
nina281281 il 26/04/06 alle 17:13 via WEB
mia mamma mi dice sempre ke se lo ricorda benissimo quel gg...peccato ke fossi cosi piccola...nn bisognerebbe mai dimenticare...
 
Fuocodeisensi
Fuocodeisensi il 27/04/06 alle 11:30 via WEB
buongiorno principessa...
 
nefertary357
nefertary357 il 27/04/06 alle 12:50 via WEB
buongiorno dolcezza
 
toorresa
toorresa il 25/03/09 alle 08:34 via WEB
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