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...continua..

Post n°13 pubblicato il 18 Settembre 2006 da mickeymo
 
Tag: enrico

4

Lunedì mattina ..

riprende il ritmo frenetico della città , non c’è tempo per fermarsi , non c’è tempo per guardarsi intorno , non c’è tempo per riflettere .. tutto è veloce tutto è effimero .. Nel tram ormai ci si conosce tutti di vista, anche se non sono noti i nomi e i pensieri di chi ci sta accanto..

 

C’è il signore con i capelli bianchi in giacca e cravatta che sale sempre alla fermata della stazione e che porta con sè una valigetta di pelle marrone .. magari sarà un avvocato o un medico .. C’è quella bella signora bionda sempre elegante e molto curata, magari sarà un’impiegata .. Quel ragazzino eternamente attaccato al cellulare che non fa altro che inviare messaggi ad un’anonimo destinatario .. sempre le stesse facce .. sempre gli stessi percorsi …

 

Immerso in questi pensieri Enrico arriva finalmente a destinazione ,a fatica riesce a scendere dal tram affollatissimo … il suo ufficio dista 5 minuti dalla fermata dei mezzi pubblici , durante questa breve passeggiata egli ne approfitta sempre per acquistare il giornale all’edicola del sig. Pino .. Un simpatico ometto che spesso scambia due chiacchere con lui , parole di formalità , ma sempre piacevoli da scambiare …

Poi con il giornale sotto al braccio percorre gli ultimi metri che lo separano dal palazzone alto in vetro e acciaio dove al sesto piano si trova il suo ufficio ..

Sono ormai tanti anni che Enrico lavora per la stessa ditta , senza pretese e senza rimpianti , un lavoro onesto , ma poco gratificante .. SI accontenta di quello che la vita gli ha sempre offerto , in fondo non è mai stato un tipo ambizioso specie nel lavoro ..

 

“Ehilà Enrico , come stai ?? Passato bene il fine settimana?” Era Silvio il project manager , uno di quelli che hanno quel fastidioso sorriso professionale sempre stampato sul volto ma che alla minima occasione sono sempre pronti a infilartelo nel didietro .. Sembrano tutti uguali , chiusi nelle loro giacche grige , sguardi impenetrabili , anche fisicamente sono standard … Sembrano manichini usciti dalla Standa ..

Ma poi perché PROJECT MANAGER ?? Questa assurda consuetudine ad adottare sempre la terminologia straniera nel definire le mansioni lavorative , sembra quasi che definirsi direttore del progetto sia riduttivo rispetto alla traduzione inglese dello stesso termine…

Poi ogni giorno si parla di TARGET quando si cercano obiettivi da raggiungere  , di DEFAULT quando si indica una cosa che avviene in automatico , di TEAM quando si parla di gruppo .. ecc..

Abbiamo ormai perso anche il rispetto per la nostra lingua e le nostre tradizioni ..

 

Dopo alcuni metri Enrico apre la porta del suo ufficio , un OPEN-OFFICE (altro inglesismo per definire un o spazio aperto dove ci sono tante postazioni di lavoro spesso separate tra loro da semplici vetri o scrivanie) dove lavora con altri 4 colleghi da circa 5 anni …

Il suo compito consiste nel seguire l’ufficio acquisti della sua società , quindi contattare fornitori ed emettere ordini di acquisto ..

Un lavoro abbastanza semplice e ripetitivo , ma che gli dà l’opportunità di dialogare con tanta gente , con tanti fornitori dopo diversi anni è anche riuscito ad avere un rapporto umano che va al di là delle semplici relazioni professionali …

Sulla sua scrivania disordinata , mucchi di carte gli predicono una grigia giornata a riempire e leggere scartoffie ..

“Ciao Eli , come va oggi?” saluta la collega che gli siede accanto ..

“abbastanza bene grazie” risponde lei secca , mentre è intenta a digitare qualcosa sulla tastiera del PC

Elisabetta è una ragazza di 25 anni , carina ma molto timida ed impacciata … Capelli castani occhi scuri e molto luminosi , una grande dolcezza e sensibilità rinchiuse in un corpo largo e scomodo .. Grande come il suo cuore …

In fondo Enrico è sempre stato attratto da Eli , ma il loro rapporto si è sempre mantenuto su di un piano esclusivamente professionale .. La timidezza di Eli e la tristezza di lui erano barriere troppo grandi ,e quindi non riuscivano ad instaurare un rapporto che andasse oltre la semplice collaborazione professionale ..

Ogni tanto chiacchieravano anche di cose personali , lei gli era stata vicina nei momenti più difficili della separazione , ma mai un segnale era apparso nei suoi occhi che potesse fargli capire che ci potesse essere qualcosa tra loro ..

Tutto scorreva nella più fredda normalità tra un fax e un’ordine d’acquisto , tra una mail e una raccomandata … Sempre uguale ..

 

“prima è passato il Capo che voleva vederti , aveva davvero una faccia storta “ gli dice Eli a bassa voce per non farsi sentire dagli altri colleghi ,“non vorrei proprio essere nei tuoi panni” conclude con un timido sorrisetto “oggi ha una faccia !!”

Enrico è preoccupato .. Le sue vicende personali hanno inevitabilmente avuto dei risvolti negativi anche nella sua vita lavorativa ; nonostante avesse cercato di apparire il più professionale possibile la sua sofferenza e senso di disagio ormai gli traspariva da tutti i pori , e dopo un’iniziale periodo di comprensione da parte di colleghi e superiori , ormai ora un po’ tutti detestavano questa sua aria triste e gli innumerevoli errori che commetteva al lavoro …

 

Sapeva che prima o poi il direttore commerciale lo avrebbe convocato nel suo ufficio per fargli almeno una ramanzina se non un richiamo ufficiale ..

In tanti anni di lavoro la professionalità di Enrico non era mai stata messa in dubbio  , ma da alcuni mesi era tutto diverso e si sà che le persone tendono subito a dimenticare le cose buone di fronte ad anche un solo episodio negativo ..

Ma in fondo l’indolenza nella quale era sprofondato lo aveva reso immune da tutte le preoccupazioni ed in fondo non si interessava più di tanto su ciò che gli avrebbe detto il direttore ; la sua unica preoccupazione era solo quella di toglierselo di torno il prima possibile per tornare al suo comodo e rassicurante lavoro accanto ad Eli …

DRIIIN DRIIN ,, squilla allegramente il telefono sulla sua scrivania

“pronto”..

“sono il direttore , per cortesia venga un attimo nel mio ufficio , devo parlarle !!” gli comunica con il fare perentorio di chi non ammette repliche…

 

“ecco che ti avevo detto” cinguetta Eli” era lui , vero??Ma non ti preoccupare , sai come è fatto , magari ti farà solo una bella lavata di capo e basta … tutti sappiamo cosa hai passato negli ultimi mesi e quello che vali realmente …Secondo me non prenderà provvedimenti seri … Ma tu però cerca di tirarti su e di impegnarti sul serio al lavoro .. Lo dico per te !! Per quanto tempo ancora dovrò vederti in questo stato ? Cerca di reagire , ma fallo soprattutto per te stesso .. DAI …”

“ok…Ci proverò , grazie comunque per le belle parole e per l’amicizia che mi dai …” dice Enrico senza convinzione mentre si sta alzando per andare dal direttore ..

 

“poverino” pensa Eli mentre lo segue con lo sguardo uscire dall’ufficio “ temo che stavolta se la passerà davvero brutta , ma in fondo ce l’ha voluta lui , forse un richiamo scritto potrebbe davvero risvegliarlo dal sonno in cui è caduto , lo spero vivamente per lui .. E’ così giovane ed è un peccato vederlo ridotto così” ..Si gira e riprende a scrivere la lettera che stava completando .. tic tic tic….

 

5 

Enrico viveva ormai da 10 anni in quella città del nord , e nonostante fosse ancora vicino al mare , aveva sempre una profonda nostalgia della sua terra ..

Era arrivato al punt

 
 
 

Capitolo 1

Post n°12 pubblicato il 18 Settembre 2006 da mickeymo
 
Tag: enrico

ipotesi

 

 

 

1

Faceva freddo quella sera di fine Novembre , l’inverno era ormai alle porte e anche le ultime foglie avevano lasciato i nudi rami degli alberi lungo la stretta via del porto ..

Per la strada c’erano ormai poche persone perlopiù  intente a ripararsi alla bene e meglio dal violento acquazzone che si stava abbattendo sulla città dal mattino ..

Fiumi d’acqua scorrevano impetuosi lungo i bordi dei marciapiedi terminando la loro furiosa corsa in bui tombini ..

Le ultime auto sembravano muoversi stancamente mentre riportavano i loro proprietari alle calde abitazioni dopo una dura giornata di lavoro ….

 

Sbattendo la porta violentemente Enrico entra in casa .. Un piccolo appartamento vuoto e disordinato : libri sparsi in giro per la sala , un bicchiere mezzo pieno di latte tristemente posato sul tavolino dalla sera precedente , e diversi indumenti gettati a caso un po’ sul divano e un po’ sulla tavola …

Un arredamento spartano e ridotto all’essenziale tipico di un uomo solo che vede la sua casa solo come luogo dove andare a dormire la notte ..

“devo decidermi a mettere un po’ a posto in questa maledetta casa” pensa Enrico mentre si toglie il cappotto umido di pioggia e lo poggia sull’attaccapanni all’ingresso

 

Occhi scuri sempre pensierosi e con un broncio perenne stampato sulle labbra Enrico vive la sua vita con stanchezza e quasi con passività senza più stimoli senza un obiettivo preciso ..

Le sue spalle forti sembra che ora a stento riescano a sostenere il peso della sua anima curvandosi come rami al vento di fronte alle molteplici avversità della vita ..

 

Vive la sua giornata impegnato in un lavoro anonimo in un ufficio anonimo .. otto ore da trascorrere in compagnia dei soliti colleghi , delle solite chiacchere dei soliti problemi a fingere che tutto vada bene che tutto sia gradevole e interessante.. Poi la sera di nuovo a casa , nel suo nido freddo , spoglio e disordinato come la sua anima …

 

“domani andrò a fare un po’ di spesa” pensa ispezionando con rassegnazione il frigorifero quasi vuoto .. afferra il mezzo panino rimasto dalla sera precedente ed una birra anonima da supermercato

 ,Si siede sul divano e con un gesto meccanico , sempre lo stesso da anni , afferra il telecomando ed inizia a cambiare canale con rabbiosa frenesia .. Non sa cosa vedere , magari quel vecchio film di Vittorio De Sica ? come si chiama .. Umberto D.. forse , l’ha gia visto una volta tanti anni fa e lo commosse tanto .. No … troppo triste … magari lo show che danno sul secondo canale , c’è anche quella  show girl che gli piace tanto … No anche questo non gli va …

 

Continua così per un po’ poi si ferma su di un anonimo canale privato a guardare una stupida televendita che invita telespettatori a provare le virtù magiche di un miracoloso vibromassaggiatore che promette di farti diventare in due mesi come la modella strafiga che è vicino alla conduttrice ..

 

L’attenzione di Enrico però sfugge continuamente .. nonostante si sforzi di guardare , seguire le parole della conduttrice , egli non può fare a meno di pensare a Vittoria 

 

Sono trascorsi ormai nove mesi da quando lei lo ha lasciato improvvisamente ..

Ad un tratto è andata via dalla sua vita …Poche parole poche spiegazioni … L’amore in fondo non ha mai razionalità e come irrazionalmente arriva , anche irrazionalmente se ne va ..

Nel giro di pochi giorni il loro rapporto stanco e annoiato era finito in un oblio di sensazioni e di parole …

Mai un litigio , mai una parola fuori posto , mai una vera emozione .. Il loro matrimonio era stato per 5 anni un  piatto e grigio rapporto animato solo dalla prepotente presenza del loro bambino Marco , frutto del loro desiderio di compagnia , ma non del vero amore …

 

Ma cos’è l’amore ? Questa domanda rimbombava sempre più forte nella mente di Enrico , e  nonostante lui ci pensasse continuamente non riusciva mai a trovare una risposta .. Magari si era illuso di amare , di credere in quell’idea , ma ora non era più sicuro della fondatezza dei suoi sentimenti passati ..

 

“questo miracoloso attrezzo vi cambierà la vita e potrete averlo a soli 99 € + un piccolo contributo per le spese di trasporto” ripete continuamente la bella conduttrice della televendita , mentre la modella sculetta provocante ed ammiccante con il chiaro intento di suscitare l’interesse anche dei telespettatori maschietti oltre a quello delle telespettatrici che gia assaporano la gioia degli strepitosi risultati immediati che otterranno acquistando l’attrezzo proposto.

“ma chissà perché queste spese di trasporto sono sempre così alte , secondo me ci marciano sopra” pensa Enrico distogliendosi un attimo dai suoi pensieri …Non ha mai sopportato le sciocchezze che dicevano nelle televendite , ma era sempre incuriosito da queste perché voleva vedere che altro erano capaci di inventare imprenditori senza scrupoli pur di sfilare soldi agli ignari , ma in fondo troppo ingenui telespettatori …

 

L’amore forse per un periodo si era insinuato nella sua vita .. Un breve periodo nel quale si era davvero sentito felice con Vittoria , facevano progetti importanti per la loro vita comune , credevano seriamente di poter costruire un solido futuro insieme .. come in una fortezza , erano convinti che i loro sentimenti sarebbero stati solidi ed inespugnabili , ma il tempo è come l’acqua .. leggero ma che lentamente corrode anche le pietre più dure ..

 

Mentre pensa si ferma a guardare le sue mani , lunghe ed affusolate , mani che cento mille volte hanno accarezzato il corpo della sua donna , si erano insinuate tra i suoi capelli , hanno penetrato nella sua umida intimità …

Di riflesso porta le dita vicino al naso e respira profondamente , quasi che volesse sentire il profumo della sua donna … In fondo gli manca Vittoria , gli manca il suo corpo la sua femminilità il suo sesso …

 

In questo periodo aveva avuto alcune avventure , ma dopo un’iniziale eccitazione tutte si erano risolte in modo deludente … Non riusciva ancora a provare con altre donne le emozioni che viveva con sua moglie …Cercava invano il profumo della pelle di Vittoria in altri corpi , il sapore della sua intimità  , la luce dei suoi occhi , ma non riusciva a trovare altro che sesso , freddo sesso seguito sempre da una grande solitudine ..

 

Per questo motivo erano ormai alcuni mesi che non frequentava più donne … Era troppo disgustato dalla sensazione di distacco  e di solitudine che provava dopo aver fatto sesso  .. Preferiva a questo punto stare da solo … Magari sognare ancora la sua donna , rifugiarsi in un mondo irreale che lo potesse proteggere dalla cruda realtà …

 

Man mano si era anche isolato dai vecchi amici , amici che aveva in comune con lei .. coppie apparentemente felici con cui si incontravano nei tanti fine settimana passati insieme .. Solite chiacchere , solite uscite in compagnia : pizza , pub , cene ,ecc..

Ma la loro separazione ha comportato ovviamente anche la divisione dei loro amici in due schieramenti compatti .. Sono poi seguite innumerevoli maldicenze , tutti erano pronti a dare consigli e a informarli dei movimenti dell’altro condendo sempre le informazioni con interpretazioni personali dei fatti …

Era ovvio che tutti pensavano che Vittoria avesse un altro : è accaduto tutto troppo in fretta senza una logica ; ma lei era furba e sapeva nascondersi bene , quindi questa relazione non era mai diventata palese , ma tutti ogni giorno informavano Enrico di episodi strani e sospetti e queste incertezze gli davano ancora più dolore …

Ma il dolore più grande era forse determinato dal fatto che lei era cambiata completamente nel giro di pochi giorni , dimostrandosi un’altra donna .. Ma gia lo era e si nascondeva o si può realmente cambiare in modo così veloce ??

Non la riconosceva più .. aveva l’impressione di avere un’estranea accanto a se .. e questa era la cosa più dolorosa che poteva provare .. Era come se la sua donna fosse morta e non potesse tornare più ..

 

Uno stupido programma di canzoni popolari aveva preso il posto della televendita .. un cantante sfigato cercava di emulare la voce di Claudio Villa , ma i risultati erano a dir poco ridicoli ..

Stanco Enrico schiaccia il pulsante per lo spegnimento ritardato sul telecomando e per l’ennesima volta lentamente si addormenta sul freddo e duro divano del soggiorno …. CLICK  

  

 2

SOGNO …..

Uscita dal tunnel del silenzio ,mi trovo in un campo vasto e verdeggiante sotto un sole tiepido primaverile , un ciliegio solitario e sotto di questo scorgo da lontano una bambina intenta a raccogliere margherite … Avanzo faticosamente tra l’erba alta e dopo un po’la raggiungo  .. I biondi capelli come grano maturo sono raccolti in due graziose trecce che le scendono sulle spalle … Un vestitino rosa le copre il corpo magro … “non avrà più di 7 anni” penso tra me ..

“ciao signore , mi aiuti a raccogliere le margherite per la mia mamma?”

“certo bambina , ma sei qui da sola ?“

“si .. la mamma è a casa ed io sono venuta da sola al campo per prenderle dei fiori e farle una sorpresa”

“brava … e come ti chiami ?” le chiedo mentre sono chino a raccogliere anche io le margherite ..

“mi chiamo Sara .. Sara R… “

Ad un tratto ho un forte colpo nel sentire quel nome .. “scusa ti chiami davvero Sara R.? Ma chi è il tuo papà ??”

La bimba risponde ingenuamente “ il mio papà non c’è .. è volato in cielo quando ero piccola “ ..

 

Ad un tratto la scena cambia repentinamente .. spariscono il campo e la bambina  .. mi trovo proiettato in una sala parto .. sento l’acre odore del disinfettante tipico delle sale d’ospedale , urla di donne impazzite mi trafiggono i timpani .. sono tante troppe .. d’istinto metto le mani sulle orecchie e mi dirigo verso la stanza di fronte a me , la numero 24 .. entro e con enorme sorpresa trovo Vittoria urlante che sta dando alla luce un bambino … ci sono tante persone attorno a lei .. sono tutte indaffarate e neanche si accorgono della mia presenza …mentre mi avvicino sorpreso ed imbarazzato ad un tratto il bimbo nasce e improvvisamente Vittoria diventa serena e calma come se avesse subito dimenticato il dolore provati fino ad un secondo prima , si alza e mi porge il bambino ancora bagnato e sporco in parte coperto da un lenzuolo macchiato di sangue … “ecco tieni questa è la tua bambina il frutto del nostro amore “ D’istinto scosto un po’ il lenzuolino per vedere meglio  la bambina ma con orrore scopro che in realtà è un cucciolo di cane …

“Nooooo” urlo come un ossesso mentre Vittoria ancora mi sorride ….

Voglio scappare uscire da quella stanza , ma ad un tratto compaiono degli infermieri che sorridendo mi trattengono ..Tutti sorridono tutti mi fanno i complimenti ma io voglio andarmene , scappare via il più lontano possibile …. “no, no, no , lasciatemi andare , nooooo!!”

 

 

 

 

 

 

3

 DRIIIIIN … DRIINN ..

“pronto .. chi è !! chi parla …”

“Enrico .. sono Carlo .. ma sei ancora a letto ?? Ricordi che oggi dovevamo andare a pescare??

E’mezz’ora che ti aspetto al molo .. Sono le 8 , ma ti rendi conto ??

Sudato ed ancora scosso per il sogno Enrico ad un tratto si ricorda del suo impegno con l’amico .. Non è mai andato volentieri a pescare , ma tiene molto all’amicizia con Carlo ed in effetti in quei momenti riescono a parlare molto e il suo amico si è sempre dimostrato pronto ad ascoltarlo e a dargli preziosi consigli ..

“scusa Carlo , non avevo messo la sveglia , dammi un quarto d’ora ed arrivo “ …

“ok , ma fai in fretta che si è fatto gia tardi e Nicoletta mi aspetta per mezzogiorno , oggi andiamo a pranzo dai suoi , sai che palle , ma ogni tanto mi tocca andarci … “

Carlo era sposato da 5 anni con Nicoletta , entrambi erano amici di Enrico e Vittoria ed anche dopo la separazione Carlo aveva tenuto i rapporti con Enrico , mentre Vittoria si era allontanata dalla sua vecchia vita ..

Loro erano abbastanza felici .. I soliti alti e bassi di tutte le coppie, le solite scenate di gelosia , ma in fondo si amavano , mancava solo la presenza di un bambino a suggellare quella unione , ma nonostante ci provassero da tanti anni non erano ancora riusciti ad averne ..

“che strana la vita” pensa Enrico”loro si amano e non possono provare la gioia di un figlio, mentre io ho un bambino ma ho perso l’amore” …

 

Immerso in questi pensieri riesce a vestirsi velocemente , indossa le prime cose che trova nell’armadio,  ed esce di casa correndo …

Arriva dopo un quarto d’ora affannato al bar del porto … Una leggera nebbia rende le acque del mare come il lago fatato del mondo di Avalon , ma in fondo di magico in quello sporco porticciolo c’è ben poco --

Alcuni gabbiani volteggiano nell’aria e ogni tanto stancamente si gettano sul pelo dell’acqua cercando di afferrare qualcosa …

Un marinaio è intento a rammendare una rete logora e vecchia .. Le sue mani agili e esperte da un lavoro di una vita si muovono con precisione musicale rammendando quella rete che sembrerebbe inevitabilmente distrutta.

“dovrei essere un marinaio dell’amore” pensa Enrico” vorrei rammendare gli strappi del mio cuore , ma non ho il filo adatto” …

Con questi pensieri Enrico entra nel bar ..

“finalmente sei arrivato” dice Carlo un po’ risentito , è una persona molto precisa e accetta malvolentieri chi fa tardi agli appuntamenti ..

Alto e molto magro , fisicamente è l’opposto di Enrico , i suoi occhi sono meno intensi ma molto più vivi e luminosi ..

“dai che ti offro un caffè” dice Enrico sorridendo per farsi perdonare ..

“vabbhè per questa volta passi , ma facciamo in fretta perché se no Nicoletta mi sbrana” ..

E ridendo dà una pacca sulla spalla al suo caro amico ..

“due caffè lisci” sorride ammiccante Carlo alla bella barista ..

E’ sempre stato un tipo molto brillante ed in passato ha avuto molto successo con le donne ; nonostante ora sia molto fedele ed innamorato della sua donna con piacere spesso ama corteggiare e farsi guardare dalle donne spinto più da un desiderio di pavoneggiarsi piuttosto che di rimorchiare la bella di turno …

“cazzo come scotta questo caffè” dice stizzito Enrico

“bhè da buon napoletano dovresti apprezzare un buon caffè e sai che i buoni caffè sono quelli con le tre C” .. e conclude la frase con una fragorosa risata ..

Anche Enrico inizia a ridere … In fondo vuole molto bene a Carlo e gli è molto grato per il profondo affetto che sempre gli regala ..

Insieme escono dal bar pronti per la loro mattinata di pesca ..

 
 
 

riflessioni ..

Post n°10 pubblicato il 18 Settembre 2006 da mickeymo
Foto di mickeymo

Nella frenesia della vita cerco urgentemente una pausa di riflessione x leggere dentro me per osservare il mondo con gli occhi della mia anima ...
la voglia d'amore che mi scoppia dentro risveglia i miei pensieri e dischiude il mio cuore verso anime gentili che vogliono cogliere l'essenza del mio essere , fragile e allo stesso tempo ruvido .. segnato da solchi profondi e arido d'affetto ..
by Fario 10 cioè io :o)

 
 
 

Hey you ...

Post n°9 pubblicato il 28 Febbraio 2006 da mickeymo
 

hey you , don't tell me there is not hope at all ... together we stand .....divided we fall ...

(Pink Floyd from The Wall)

 
 
 

LA FAVOLA MIA

Post n°8 pubblicato il 18 Febbraio 2006 da mickeymo
 

Ogni giorno racconto LA FAVOLA MIA
la racconto ogni giorno, chiunque tu sia...
E mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione
di un bimbo che gioca agli eroi!
Queste luci impazzite si accendono e tu
cambi faccia ogni sera,ma sei sempre tu...
Sei quell'uomo che viene a cercare l'oblio, la poesia
che ti vendo, di cui sono il dio!
Dietro questa maschera c'è un uomo e tu lo sai!
L'uomo di una strada che è la stessa che tu fai.
E mi trucco perché la vita mia, non mi riconosca e vada via...
Batte il cuore ed ogni giorno è un'esperienza in più...
La mia vita e nella stessa direzione,tu...
E mi vesto da re perché tu sia, tu sia il re di una notte di magia!!!
Con un gesto trasformo la nuda realtà, poche stelle di carta
il tuo cielo ecco qua! Ed inventa te stesso la musica mia...
E dimentichi il mondo con la sua follia!
Tutto quello che c'è fuori rimane dov'è,
tu sorridi, tu piangi, tu canti con me...
Forse torni bambino e una lacrima va
sopra a questo costume che a pelle mi sta!
Dietro questa maschera c'è un uomo e tu lo sai!
Con le gioie, le amarezze ed i problemi suoi...
E mi trucco perché la vita mia, non mi riconosca e vada via...
Batte il cuore ed ogni giorno è un'esperienza in più...
La mia vita e nella stessa direzione, tu...
E mi vesto da re perché tu sia, tu sia il re
di una notte di magia!!! Dietro questa maschera
lo sai ci sono io... (Sono io soltanto io!)
Quel che cerco, quel che voglio,lo sa solo Dio...
(E lo sa soltanto Dio!)
Ed ogni volta nascerò. Ed ogni volta morirò.
Per questa favola che è mia! Vieni ti porto
nella FAVOLA MIA!!!

...grazie Renato per la favola che ci regali ..

 
 
 

Il mio angelo

Post n°6 pubblicato il 17 Febbraio 2006 da mickeymo
 
Tag: poesie
Foto di mickeymo

C’è un angelo bianco che mi viene a trovare

si posa sul corpo è mi ricopre d’amore ..

 

Nel suo tenero abbraccio mi lascio cullare

Finchè mi addormento in quel caldo tepore

 

Lei mi dona l’affetto che non riesco a scoprire

In questo mondo reale dal quale voglio fuggire

 

Ed ogni sera l’attendo per volare

Con le sue morbide ali

Che mi hanno insegnato ad amare

 
 
 

Rosa

Post n°3 pubblicato il 14 Febbraio 2006 da mickeymo
 
Tag: poesie
Foto di mickeymo

Risalgo lo stelo con affanno e stupore

trafitto da mille e più spine

di immenso dolore

la vetta è lontana , ma forse ne vedo il colore

è di rosa scarlatta la mia

pena d’amore

Non vè certezza del premio finale

Ma voglio scalare

Per continuare a sognare

La mia agonia un giorno cesserà

Ma dolce è il tormento

che questa rosa ora mi da .

 

 

 

 
 
 

Parole non dette

Post n°2 pubblicato il 14 Febbraio 2006 da mickeymo
 
Tag: poesie

C’è un silenzio di ghiaccio

Che gela il mio cuore

Tra parole non dette

E sbalzi d’umore

 

Ti tendo la mano

cercando il calore

ma tu sei lontana

e non senti dolore

 

poi le strade divergono

senza ragione

e le parole non dette

restan sospese nel cuore

 

 
 
 

Nei miei sensi

Post n°1 pubblicato il 14 Febbraio 2006 da mickeymo
 
Tag: poesie

Ascolto …

Pensieri diversi che mi nascono dentro

rinchiusi nell’ antro del mio cuore ribelle

 

tocco ..

la tua sottile anima, eterea e sfuggente

e dolce è il contatto che questa mi offre

 

sento..

il tuo respiro caldo e intenso che lieve si posa sul mio corpo

come un leggero soffio che placa il mio spirito

 

guardo ..

i tuoi occhi scuri di vetro sottile

dove  la mia passione ancora si riflette

 

assaggio ..

il gusto salato della tua morbida pelle

e avido mi nutro del suo delicato sapore

 

 

Ed è qui nei miei sensi che  vivo l’amore

Stretto in una intensa emozione

che con semplici parole non ti posso spiegare
 
 
 
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Un blog di: mickeymo
Data di creazione: 14/02/2006
 

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