nelBUIO

il bel paese

Non confondo la libertà con un altro contentino,
So che la mia nazione vive schiava di un padrino,
Il parlamento che straccia la costituzione,
E la tele che lobotomizza sempre più persone,
Non è il grande fratello è grande sgomento,
Quando leggo di un altro uomo che dorme nel cemento,
Quando sento le vittime e gli sbirri riempire le bare,
Penso a tutte le cose che potrebbero affiorare,
Quante cose non so e quante ancora mi nascondono,
Moda e show bisness sul canale ti confondono,
È fin troppo evidente siamo schiavi senza nome,
Solo un codice  sulla fronte chiamo dio ma non risponde,
La chiesa mente con la voce di un papa nazista,
La destra fascista e i bugiardi stanno a sinistra,
Mazzette per coprire i traffici illeciti,
E lo show è la droga di una nazione in deficit,
E non ci importa se la mafia distrugge la nostra nazione,
Importa vedere ancora due troie in televisione,
Tutti quei bei volti senza problemi fame e sete,
Non ci frega se non arriviamo mai a fine mese,
E se un ciclista muore con una striscia di polvere,
È il puscher l’ assassino non pantani il cocainomane,

È il bel paese tele mafia coca e chiese,
È il mio paese per noi dio non ha preghiere,
È il bel paese bossi prodi emilio fede,
Tronchetti provera e mafiosi stampati in serie,

È il bel paese tele mafia coca e chiese,
È il mio paese per noi dio non ha preghiere,
È il bel paese bossi prodi emilio fede,
Tronchetti provera e mafiosi stampati in serie,

Ho visto ragazzi perder la speranza e sniffare bamba,
Ho visto strumentalizzare la fame del ruanda,
Dopo tutto è uno spettacolo come tanti,
E la sete di sangue nutre la fame di contanti,
Il dio denaro ed il sacro santo consumismo,
C’è chi uccide per vizio e chi in nome di cristo,
e se gridi ad allah non fa certo differenza,
La religione e come la droga ti spacca la testa,
Ho visto persone dar di matto nelle fabbriche,
Sentito tutte le versioni e rimanere solo chiacchiere,
Ma ora sono stanco signore e signori,
Stanco di menzogne c‘è ne è per tutti i colori,
E se ne volete una in più vi dirò che tutto va bene,
Ma non è così l’ italia è sempre più in macerie,
La mia musica certo non salverà il mondo,
Perché sta gente è anche tra il mio pubblico e di ciò io mi vergogno,

È il bel paese tele mafia coca e chiese,
È il mio paese per noi dio non ha preghiere,
È il bel paese bossi prodi emilio fede,
Tronchetti provera e mafiosi stampati in serie,

È il bel paese tele mafia coca e chiese,
È il mio paese per noi dio non ha preghiere,
È il bel paese bossi prodi emilio fede,
Tronchetti provera e mafiosi stampati in serie,

Io non credo in una giustizia distorta,
Proprio come non credo in una fede imposta,
Credo nel profondo desiderio di star tutti bene,
Ma a guardarmi intorno mi si gelano le vene,
Sono iene sono lupi tra gli uomini,
Non giustificarli con il tuo voto opponiti,
Non c’è differenza tra un assassino ed il suo complice,
E tu che stai a guardare sei il primo che abbassa il pollice,

puma

rappare ancora

Oggi non lo so c’è qualcosa che mi sfugge,
Ogni pensiero fugge il mio ego si distrugge,
Sarà che sono solo in questa  camera,
Con l’anima in pausa fra in questo freddo di città,
Non ho più paura se non di non aver paura,
Il tuo viso come musa ma è una porta chiusa,
La mente confusa la testa cade nel cesto,
Se la vita mi decapita e mi porta via col vento,
Insieme dal tramonto all’ alba col mio diavolo,
Non sta dietro l’ angolo ma mangia al mio tavolo,
Mi stringe la mano come un vecchio amico,
E mentre io lo addito lui nasconde il viso,
Ho la coscienza a pezzi per ciò che di me detesti,
A scuola gli anni persi in strada i visi pesti,
Dimmi che ne pensi se domani io sparissi,
Io coi miei giorni tristi e tu coi tuoi consigli,
Ogni illusione nella vita mi passa da parte a parte,
Oggi  non so da che parte stare e a parte,
Questa mia malinconia questo senso di claustrofobia,
È il mondo che mi conduce alla follia,
Un poeta maledetto è come un vetro che s’ infrage,
Il mio futuro sono le sbarre dopo aver perso battaglie,
Dopo non aver cambiato un mondo che amo troppo,
E dopo aver toccato il fondo ora mi tocca lo scotto,

Lo so non c’è vittoria,lo so non c’è vittoria,
Ma fammi provare ancora, fammi provare ancora,
Lo so non c’è vittoria,no non c’è vittoria,
Ma fammi rappare ancora, si ancora,

Lo so non c’è vittoria,lo so non c’è vittoria,
Ma fammi provare ancora, fammi provare ancora,
Lo so non c’è vittoria,no non c’è vittoria,
Ma fammi rappare ancora, si ancora,

Oggi non ho fiato per reagire a sto tempo che mi uccide,
Rischio di impazzire sono troppe le sfide,
Come combattere il male che ti prende quando,
Non basta la forza neanche per muovere un passo,
A faccia a faccia con la vita non reggo il confronto,
Oggi vado a fondo ma nel buio profondo,
E so che mi vorresti diverso mi odio per questo,
Potrei mollare adesso ma non ci riesco,
È la mia condanna resto nel ciclo dei perdenti,
E so che mi ami per ciò vorresti che smettessi,
Ma questa è la mia sfida questa è la mia vita,
Non c’è via d’ uscita per il toro in questa corrida,

Lo so non c’è vittoria,lo so non c’è vittoria,
Ma fammi provare ancora, fammi provare ancora,
Lo so non c’è vittoria,no non c’è vittoria,
Ma fammi rappare ancora, si ancora,

Lo so non c’è vittoria,lo so non c’è vittoria,
Ma fammi provare ancora, fammi provare ancora,
Lo so non c’è vittoria,no non c’è vittoria,
Ma fammi rappare ancora, si ancora,

Lo so non c’è vittoria,lo so non c’è vittoria,
Ma fammi provare ancora, fammi provare ancora,
Lo so non c’è vittoria,no non c’è vittoria,
Ma fammi rappare ancora, si ancora

A.C.A.B.

in nome del padre

Liberami dai peccati signore di questi sbagli,
Mostrami i dettagli di palmi con calli e tagli,
Benedici questi frutti di alberi avvelenati,
Da concimi, diserbanti e uomini sotterrati,
Guidami in sotterranei viscidi come rane,
Sotto mosca bambini stan secchi mangiando rame,
Prendi per la mano l’africa che ha fame,
Dai futuro ad un mondo che sta per crollare,
E la mia letterina di natale come da infante,
Non voglio un pacco grande ma solo più speranze,
Per vedere il domani con più ottimismo,
Senza il finto perbenismo e il totalitarismo,
Cancella il fascismo il razzismo e la lega,
E il male che ci piega ogni sera in discoteca,
Che ci lobotomizza davanti alla televisione,
Porta la rivoluzione del cuore che sposa la ragione,
Legalizza il frutto di jà e dacci la pace,
Manda chi governa male carbone all’antrace,
Rendi sterili gli sbirri che vogliono punirci,
Senza un reato ma solamente per zittirci,

Rappo così la mia preghiera per domani,
Versi criminali, versi senza pari,
Rappo con la mente avvolta dalle spire,
È la mia preghiera ad un dio che non mi può sentire,

Ho un mostro dentro che mi chiama ogni momento,
A stento lo trattengo morde da spavento,
Quando mi addentro nei recessi della mente,
E vedo indecenze e ne divento cosciente,
Quando canto niente davanti ai miei soci,
Mischio versi feroci insieme a mille voci,
Sono i morti nelle strade fatti dai carabinieri,
Dal governo a cui cedi i pieni poteri,
Dai massoni delle industrie e delle fabbriche,
Stampano ferro e plastiche e ti pagano in lacrime,
Sono un cancro che prende il cuore della nazione,
Io mischio la mia voce a quella di chi gli si oppone,

Rappo così la mia preghiera per domani,
Versi criminali, versi senza pari,
Rappo con la mente avvolta dalle spire,
È la mia preghiera ad un dio che non mi può sentire,

È un altro giorno in paradiso,Dopo che m’ hanno ucciso,
Muto come l’ acca ma tocco il cielo con un dito,
Mi hanno steso dritto freddo sull’ asfalto,
Un numero perché venivo sempre dopo un altro,
Una vita a fare code tra medico e poste,
Tra fabbriche e le posse ma a stare sempre al fronte,
Come in trincea vidi compagni cadere a schiere,
La droga e il dovere contro i vizi del potere,
La mia gioventù bruciata dal fuoco della codardia,
Così sia io poi scelsi la mia retta via,
Cresciuto in una provincia sfamata dal piglia piglia,
Se uno cade porta giù chi gli si appiglia,
Ogni giorno nuovi corpi rattoppano i solchi,
Impalati uno sull’ altro come oro in lingotti,
Sono le piramidi del terzo millennio dopo cristo,
Io steso sul cemento è tardi se non reagisco,

Rappo così la mia preghiera per domani,
Versi criminali, versi senza pari,
Rappo con la mente avvolta dalle spire,
È la mia preghiera ad un dio che non mi può sentire,