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Capitolo 4 – Il trasferimento

Post n°9 pubblicato il 29 Giugno 2006 da JackAnto
 

Ma di sesso? Quando si parla?

Direi che ne ho parlato fino ad adesso. Ma voi che volete: l’atto sessuale? Un po’ di porno? Descrizioni crude? Non ho in programma nulla di tutto ciò, almeno per il momento. Il mio approccio al sesso è molto più tenero, diciamo graduale. Fino ad oggi.

Domani è un altro giorno.

Andiamo per gradi.

V.C fu una parentesi, dovuta probabilmente al fatto che non faceva parte del mio mondo, ne era al di fuori. E forse fuori potevo essere davvero migliore di come apparivo nel mio humus. Prova ne fu anche la seconda delle mie “conquiste”.

Fu traumatico quando i miei decisero di tornare in città. Avevo quasi 18 anni, ed ero riuscito a trovare un mio equilibrio, nel quale mi trovavo abbastanza bene. Pur senza amici del cuore, né ragazze all’orizzonte, ero soddisfatto di quello che ero riuscito ad ottenere in quegli anni. Studiavo, mi dedicavo ad attività di volontariato, alle mie passioni: la musica ed il computer. Tutto mi riusciva direi più che bene. Imparai anche a strimpellare una chitarra, che mi venne munificamente prestata da un vicino di casa. Cosa volevo di più?

Conobbi C. a 18 anni. Era più grande di me. Io mi ero appena trasferito e non conoscevo nessuno del luogo. Anzi, no. Conoscevo un ragazzo, un compagno di classe, che ci presentò. E mi propose di andare in vacanza con lui ed i suoi amici. La vedevo inarrivabile, con le sue esperienze, le sue amicizie, la sua profondità. Io ero un semplice campagnolo, lei una raffinata cittadina. Io non sapevo parlare di me, lei conosceva e descriveva il suo animo. Io imbranato, lei spigliata.

La nostra storia durò 4 anni. Non ricordo tanto di quel periodo. Ero come annebbiato. Guardando indietro oggi vedo come un “buco” nello scorrere del tempo. Chissà perché.

 
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