Nè santa nè puttana

Succede

Succede che entri in ufficio un bel mattino e scopri che c'è un casino d'inferno. Poi il telefono suona: non è  proprio il mega boss ma è quello che sta un paio di gradini sotto. E dopo mezz'ora di telefonata ti tocca correre a casa, preparare la valigia mentre cerchi disperatamente di piazzare figli e marito, e parti per Stoccarda (dicesi Stoccarda, in Germania). Almeno partissi sola. Invece ti tocca partire con una zitellona acida arrivata da Milano perché sa il tedesco. E almeno andassi in un posto divertente: no, vai in un convento (dicesi convento) di suore (dicesi di suore). Quattro giorni di lavoro e basta. La cosa più divertente era andare al cesso. Poi torni e scopri che è quasi tutto a posto. Quasi. Perché nella tua assenza la piccola si è quasi rotta una gamba, tutti quanti hanno svuotato la dispensa e arricchito Mc Donald a dismisura e che il router (o come cavolo si scrive) si è fuso.

Comunque: ora internet è a posto, la spesa è stata fatta, il bucato anche.... e se non muoio di stanchezza... sono di nuovo qui

Il posto pił strano

Oggi si pranzava con le colleghe al bar. Di punto in bianco una di loro inizia a raccontare che ieri sera era in macchina col moroso. Stavano tornando non so da dove. Ad un certo punto gli è presa secca e l'hanno fatto in macchina. E la cosa la sconvolgeva perché lei è tipa da letto, o al massimo divano, per cui farlo in macchina è stato il massimo della trasgressione. Di li è nata una lunga (lunga si fa per dire... lunga compatibilmente con i tempi della pausa pranzo) discussione sui posti strani dove lo si è fatto. Il quadro che è emerso è questo: tutte l'abbiamo fatto in macchina almeno una volta (ma per una sola la cosa è stata trasgressiva). Per le altre il massimo della fantasia è stato farlo:

- sotto la doccia (e chi non l'ha mai fatto?)

- in treno (nella cuccetta.... mai fatto ma mi sembra banalotto. E' come farlo al chiuso della camera solo che la camera si muove)

- sul letto dei padroni di casa durante una festa (bellino... questo si bellino).

Io non ho detto niente. Non ho detto che il mio posto strano è stato su una panchina nel parco di un albergo. O lo sgabuzzino di un ospedale. O il magazzino di un iper. Semplicemente non ho detto niente. E il mio tacere mi ha fatto venire in mente un commento del post precedente, quando qualcuno diceva che non mi nascondo dietro un dito. Ecco, mi nascondo anche io. Qui mi posso lasciare andare, ma qui è facile. Quando sono nel mio ambiente mi nascondo. Magari non al 100 per cento, ma mi nascondo anche io. 

Nč santa nč puttana

Ho 45 anni. Sposata, 3 figli. Quella nella foto di questa pagina non sono io, lo dico subito. Abito al nord, e tanto basti. Lavoro. Faccio un lavoro che mi piace, e nel quale ho anche avuto un certo successo. In pratica sono il capo di me stessa. Sopra di me, poi, ci sono altri capi, ma tutto quello che è il mio settore è competenza mia. Lavoro nel mondo dei libri: non li scrivo, non li vendo, non li stampo. Faccio in modo che chi li ha scritti li possa stampare perché qualcuno li possa poi vendere. Amo mio marito eppure lo tradisco. Lo faccio senza sentirmi in colpa. Non giudico nessuno, e non mi va di essere giudicata per questo.

Sono un'esibizionista inibita. Mi piace farmi guardare. Ma è un lusso che mi concedo raramente. Perché in fondo ho paura. Paura che qualcuno dei miei (amici, parenti, colleghi ecc ecc) lo scopra. Mi capita di andare in trasferta per lavoro: quando sono lontana mi lascio andare. Le famose scappatelle... Solo sesso. Solo ginnastica. Solo divertimento. Solo passione che brucia per una notte. Il fatto di stare qui e raccontarmi, per quanto sarà possibile, il fatto di di stare qui e rispondere alle curiosità, parlare con altri uomini e donne di tutto placa un po' questa mia sete di esibizionismo.

E per ora è tutto