Sbocciata - divoro la mia carne e piango sui miei silenzi
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D i v a r i c a t a

Cola la tua voce fra questi denti stretti                            [stride appena, ed io mi sento segreta] un corpo a volte estraneo                            [come un filamento pregno, come corda da tirare] tu sei bocca da baci, aria densa sfigurata dal nero catrame e di giallo                            [catarro riverso quando slogata s'apre ubriaca] nel mentre da qui…
 

#19

nessuno può vedermi da dove mi guardo io.[francesca woodman]
 

Ziggy

© Ragno000 [vietato copiarla]Ziggy dipinse su tele strappate le sue emozioni. Colando colori ad occhi serrati sulle dita e sui polsi colmi di briciole di pioggia. E credette nella luna,occhio di madre divelto. Affamata di silenzi che nell'aria s'inoculano.Ordite trame di sangue sul collo. Il sorriso sbeccato che veglia sul costato di Miriam lo allieta.…
 

[Silente]

Riemergo insonne da quest'amore di brace come spine i tuoi silenzi, mi lacerano in_tagli occhi sgranati sono le asole dei miei polsini a sussurrarti il mio affamato fabbisogno di te.Einstürzende Neubauten - Sabrina* photos from web
 

#18

 

F r a g m e n t a#1

Basta lo schizzo di una parola per farmi fragile basta l'ombra del vento per essere polvere da portare a spasso nelle tasche vuote   *photos from web
 

#17

 

[Riinnesto]

C'è tanta pioggia nei tuoi occhi, tante risposte che si muovono nel giorno che si fa secco e poi mobile.E non sai quante parole vorresti dire, quante le vorresti lasciare sull'uscio agocciolare quando fuori c'è il sole.Ossa che hanno attese spolpate, appese ai chiodi di quadri sghembi e le labbra a pelo sono petali di…
 

Crucifixio

*questa foto è dono di un amico...vietato copiarlaEd è argilla questo sudore che corre ai lati della tua parola mentre ti sguscio di ombre Invado la pietra della tua virtù compromettendo l’origine del malesalivandoti oceani di nuvole Le viscere del sonno sono covo di vipere che mordono ad ogni reflusso incastrando giorni fra i denti Ti ramificherò fra…
 

Verena e il mare

Che quelle mattine sapevano di sale,erano granelli dentro occhi acerbi. Sogni come carte sparse sui tavoli,chiome d’alberi al vento di una notte farfalla. Che la voce era un gancio sulle montagne,che la gola non sapeva scalare. Che tutto il dentro era il rovescio di una guancia graffiata da un bacio. Una striatura rappresa. Di un…
 

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