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QUASARS INDUNO
Il Nano 2 Arcobaleno - Quasars 3-0 (25-20, 25-19, 25-15). Folador, Peroni 8, Case 3, Zaniboni 4, Ponti 3, Comini 11, Barella L. (L), Bonesso, Reina, Gandolla, ne: Cassisi, Barella E. "Gara dai pochi contenuti tecnici e tattici. Abbiamo iniziato abbastanza bene, valorizzando molto la difesa e la ricezione. Poi gli errori ci hanno penalizzato molto e siamo stati noi stessi a contribuire alla vittoria dell'avversario. Peccato...". Questo il malinconico commento di coach Burrascano al termine della partita contro Il Nano 2 Arcobaleno. Inutile negare che le ultime buone gare disputate da Zaniboni e compagne avevano fatto credere agli addetti ai lavori che la vittoria contro un avversario abbordabile, qual è Il Nano 2 Arcobaleno (terzultimo), fosse possibile. Invece le ragazze del presidente Chiesa continuano a offrire ottime prestazioni contro squadre stazionanti nella fascia alta della classifica, mentre contro le formazioni di medio-bassa classifica incontrano ancora grandi difficoltà. Mancano ormai solo tre partite al termine di una stagione che si preannunciava molto difficile per la Quasars e che probabilmente lo è stata ancora di più di quanto ci si aspettasse. La biancoverdi affronteranno in ordine Tessitura Ghiringhelli, A.S.D. Padernese e Ennevolte Senago, ultime tre chance per cercare di concludere la stagione togliendosi qualche soddisfazione.
tratto da www.quasarsinduno.it
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Con il passato che ho,
dopo mille battaglie e pericoli,
di niente al mondo mi pento;
nemmeno il vento è più curioso di me.
Dove mi trovo non so,
ma rimane un istante da vivere
per ricordare le porte
di tante case dove aspettano me.
Portami via;
voglia di consumare.Tienimi via.
Chi non mi sa capire guardi la scia
delle mie navi leggere.
Fammi bere al giorno che verrà
e alle carezze passeggere.
Magari un giorno verrò:
rimanere da soli è difficile.
Ma l'abitudine a correre è troppo forte;
è più veloce di me
e non si può combattere.
Andiamo incontro all'avventura
con le vele al vento;
non è rimpianto né paura ciò che sento.
Non c'è montagna né frontiera
che potrà fermare
chi corre incontro al mondo
e il mondo sa guardare.
Sono già via;
scrivo da questo mare.Sono già via.
Non si farà legare l'anima mia,
fatta di roccia più dura,
perché l'anima è un concetto senza età,
senza famiglia né bandiera.
Faremo un salto dentro al buio;
non avremo pace
perché nel centro dell'ignoto c'è una luce.
Se il cuore nasce marinaio
non potrai averlo,
perché non basta un altro cuore per tenerlo.
Portami via;
voglia di consumare.Lascia che sia.
Chi non mi sa capire guardi la scia
delle mie navi leggere.
Fammi ancora bere al giorno che verrà
e alle carezze passeggere.
Sono già via;
scrivo da questo mare.Sono già via.
Non posso scegliere una vita non mia:
sono di roccia più dura.
Non gridare che non sento.
Magari un giorno verrò:
rimanere da soli è difficile.
Ma l'abitudine a correre è troppo forte:
è come un fulmine.
Portami via;
voglia di consumare.Lascia che sia.
Chi non mi sa capire guardi la scia
delle mie navi leggere.
Fammi ancora bere al giorno che verrà
e alle carezze passeggere.
Se torno vivo non so
Inviato da: iamnobody2011
il 11/12/2012 alle 21:58
Inviato da: penelope.sm
il 26/12/2011 alle 12:02
Inviato da: penelope.sm
il 16/10/2011 alle 00:18
Inviato da: penelope.sm
il 19/09/2011 alle 19:18
Inviato da: penelope.sm
il 30/08/2011 alle 10:18