TRANNE GLI OCCHI

FOLLIE

La lingua era la cosa che più gli era piaciuta.
Piccola, rossa, mite e improvvisamente piena di
nervi e di sangue come lei.
Ore di baci. Nei parchi, contro i muri, come gli
adolescenti quando cominciano a provare, a
sondare un altro corpo dentro. Vermi caldi,
incollati di torpore, che si lasciano cadere,
scivolare. Lui s'infilava in quella bocca e ci
cadeva...

M. Mazzantini

A volte vado a flash, come quello di una macchina fotografica, ancora non mi spiego come questi pensieri siano ancora così presenti, sembrano foto fatte con la polaroid appena scattate e già lì, davanti ai tuoi occhi.... Le goccioline sul tettuccio di vetro, quegli spostamenti di stoffa, quelle sorprese che compaiono così, improvvise, quando una gamba si va a intrecciare, stivali di camoscio, baci... penso e non smetto di farlo... Mi raccolgo un attimo, senza trovarmi e credo sia giusto così, perchè è quello che sento...
Mi preparo al viaggio, stavolta arriverò da un punto diverso, questo vuol dire che vedrò tragitti nuovi, tratti di campagna e paesi che non avevo mai visto, passerò in mezzo a quella distesa che faccio solitamente in bicicletta, quando spesso mi devo fermare a quei passaggi a livello per aspettare il treno su cui stasera ci sarò io... Penso alla stazione d'arrivo, piccolissima e piantata in mezzo a questa distesa, intorno solo alberi, per arrivare in paese bisogna fare un pezzo di strada lunghissimo, sempre silenzio intorno... quando arriverò e scenderò casa mia sarà ancora più vicina del solito...