nikmar

Torno dopo qualche giorno ad occuparmi del mio blog. La mia assenza era dovuta a problemi personali ancora in corso, con i quali non voglio tediare i miei scarsi lettori.

Parlando di cose più amene, leggo su "La Repubblica" di oggi che l'Unione, al Senato, vuole votare un ordine del giorno che estenda le regole della tassa di successione anche ai Pacs.

Insomma, Vincenzo Visco, ministro-ombra dell'economia (Padoa Schioppa lo mandano solo in giro a tagliare i nastri) sta già pensando al futuro. Dopo aver reintrodotto la tassa di successione, già pensa di applicarne i benefici (per l'erario!) anche alle figure giuridiche che non esistono ancora. In questo caso, le coppie di fatto.

Coppie di fatto che da anni attendono giustamente - almeno quelle eterosessuali - un sacrosanto riconoscimento. Puntualmente negato dalle frange clericali del Parlamento, anche se alcuni deputati e senatori che ne fanno parte, "convivono" da anni con i rispettivi partners senza esserne sposati.

La loro sembrava una battaglia persa.... Invece arriva Visco, fresco come una rosa, e li inserisce d'imperio nell'elenco dei possibili contribuenti.

E' ovvio che, con un simile incentivo, Governo e Parlamento faranno a gara per approvare, in tempi brevissimi, una leggiucola raffazzonata in fretta e furia (secondo la migliore tradizione italiana) che garantisca ai conviventi - se non tutti i diritti di una coppia "regolare" - senz'altro il dovere di pagare le tasse.

E quando si tratta di levare i soldi ai cittadini, non si bada mai all'orientamento sessuale. Basta che paghino!