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CHE PAR DI.... PACS!

Post n°379 pubblicato il 09 Gennaio 2007 da hotcigar

La spinosa questione dei Pacs sembra proprio destinata ad arrivare ad una svolta. E, come di consueto nella tradizione italica, sarà un svolta raffazzonata, cialtrona, d'emergenza, che farà molti più danni dell'assenza di una legge.

Le coppie di fatto sono un fatto. A parte il calembour, da alcuni decenni le coppie dei conviventi richiedono un riconoscimento che, per certi versi, sarebbe assolutamente doveroso. Personalmente ritengo sia assolutamente giusto un registro, sia doveroso dare la possibilità al  convivente di assistere il partner in ospedale. Anche la reversibilità della pensione (in mancanza di un coniuge precedente o di figli minorenni) potrebbe essere una cosa assolutamente praticabile. Tutti noi abbiamo sotto gli occhi il "mirabile esempio" della compagna superstite (ma non coniugata) del regista italiano vittima dell'attentato di Nassirya, che regolarmente viene esclusa dalle celebrazioni e da qualsiasi altro benefit. Non è che si limitino a non invitarla, ma la volta che si è presentata alla manifestazione ufficiale l'hanno proprio cacciata. E questo è sinceramente inaccettabile!

Ci sono però dei diritti prioritari inalienabili e sono quelli ereditari, ad esempio. Non trovo assolutamente giusto che i figli di un primo matrimonio possano venire defraudati della loro eredità perché il loro babbo, magari, è andato a convivere con una entreneuse russa (o la madre con un ballerino di flamenco). Un conto è se dalla seconda unione nascono altri figli, nel qual caso essi avranno giustamente pari diritti di quelli di primo letto. Ma che un/una convivente possa legittimamente ereditare qualcosa, scusatemi, non ci sto. Altro discorso nel caso in cui i conviventi non abbiano eredi legittimi e diretti. Ma per questa eventualità non c'è comunque bisogno del legislatore per sancire un diritto di successione: basta un notaio.

Si cade nel ridicolo, poi, leggendo la proposta della ministra Pollastrini (nome omen) in cui si prevede addirittura l'obbligatorietà degli alimenti. Ci si chiede, facendo la somma di tutti questi punti, perché mai i due partners, a questo punto, non si sposino direttamente. Infatti, così concepita, "l'unione civile" rischierebbe automaticamente di trasformarsi - come giustamente sostiene qualcuno - in un matrimonio di seconda categoria. Mentre, se non ricordo male, chi sceglieva la convivenza lo faceva anche per avere un'unione più... "leggera".

La boiata finale, l'unica cosa che sarebbe stata auspicabile (anche per i single) e che invece continua a venire negata ai "pacsisti", è la possibilità di adottare un bambino. Come al solito, in questo Paese, si preferisce far crescere i bambini in istituto invece che in una famiglia. Tant'è che molti - anche coppie regolarmente sposate - preferiscono andare ad adottarli all'estero, dove la burocrazia è meno farraginosa e dove la mafia locale pratica evidentemente tariffe più basse di quelle del racket nazionale delle adozioni.

A complicare le cose: i finocchi! Una legge così concepita, dicevo, si trasforma automaticamente in un matrimonio di seconda categoria. Cui Prodest? Ma ovviamente all'unica categoria che non potrebbe (e non dovrebbe!) sposarsi né religiosamente né civilmente: gli omosessuali. Codesti personaggi, in gran parte abbastanza patetici (almeno, tali sono i loro rappresentanti ufficiali), a mio avviso sono liberissimi di fare - nel loro strettissimo privato - tutto ciò che vogliono. Se madre natura ha deciso che debbano essere attratti da individui del loro stesso sesso, parlare con voce blesa e sculettare, benissimo. Non sarò certo io ad invocare vittorianamente la condanna ai lavori forzati (anche se ad alcuni di loro, ma pure a certi etero, non farebbero certo male!). Ma da qui a pretendere di avere una legittimazione sociale, perdonatemi la probabile arretratezza culturale, santo Iddio ce ne passa!

A gamba tesa, e magari con qualche gridolino, i gay sono invece entrati nella questione... complicandola! Quei cittadini (e io mi ci metto dentro) che vedevano di buon occhio, anche se con i distinguo sopra elencati, la regolarizzazione delle unioni civili, sono stati travolti da queste esaltate che pretendono tutto e subito. In nome di pretesi diritti negati, vorrebbero averne più degli altri. E con quale arroganza e prepotenza - mascherate da vittimismo - pretendono!

Questo è inaccettabile, almeno a mio modesto avviso. E rischia di portare una questione, che in fondo sarebbe civilissima, al muro contro muro. Ripeto, con i dovuti distinguo, sono favorevole ai Pacs per le coppie eterosessuali, ma se mi trovo davanti degli omosessuali che pretendono di far equiparare le loro relazioni (spesso multiple e fugaci) ad un matrimonio, cercando di usurpare diritti che sicuramente non competono loro, e l'unica soluzione per evitare questa bestialità è quella di non farne nulla nemmeno per le coppie etero, beh non ho dubbi. Non se ne fa nulla. Non se ne deve fare nulla. E probabilmente, se non siamo diventati tutti matti, non se ne farà nulla.

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Commenti al Post:
xamax18
xamax18 il 09/01/07 alle 15:35 via WEB
Che bello il tuo blog... mi ha fatto tornare indietro di secoli... hai la stessa visione degli omosessuali pari Bin Laden o Stalin o Hitler. Non capisco la tua voglia di aver in esclusiva dei diritti fondamentali. Cosa ti cambia se due persone che vivono insieme una vita possono farlo anche nel letto sul punto di morte anche se sono omosessuali? I sentimenti sono solo a carico degli etero? Per fortuna tutto il mondo occidentale ed avanzato la pensa diversamente da te. Anzi si sono aggiunte anche nazioni come il Messico ed il Sud Africa, oltre alle solite francie, inghilterre, Stati uniti, Svizzere, Svezie, spagne ecc ecc ma si sa sono paesi sottosviluppati
(Rispondi)
 
hotcigar
hotcigar il 10/01/07 alle 10:37 via WEB
caro xamax, pur nel massimo rispetto della vita privata di ognuno e nonostante abbia ottimi rapporti di amicizia con molti omosessuali, sia maschi che femmine, non riesco davvero a considerare questo genere di rapporti una cosa... "normale". Sarò retrogrado, che ci vuoi fare... Oltretutto, nel mio post punto il dito anche su alcune altre questioni "universali" (in quanto riguardano anche le coppie etero) che il mio amico Silverdart qui sotto ha brillantemente sottolineato, in quanto probabile "parte lesa" in caso venissero approvati i Pacs. Non penso sia l'unico a pensarla così.
(Rispondi)
Silverdart
Silverdart il 10/01/07 alle 00:13 via WEB
Ciao Nick… A proposito di pacs, le mie feste di fine anno sono state agitate dalla lite intercorsa, proprio il giorno di Natale, con mio padre e la sua compagna, spudoratamente esultante per la ormai (secondo lei) sicura approvazione della legge sui pacs, che a parer suo le assicurerebbe il diritto di successione al patrimonio del compagno, al pari di una moglie. Premetto che la signora non ha voluto sposarsi per non perdere la differenza di un centinaio di euro al mese della pensione di reversibilità del suo defunto coniuge, ma era eccitatissima all’idea di poter entrare nell’asse ereditario di mio padre, tanto che era già informata delle parti spettanti a ciascuno, neanche fosse giunta l’ora!!!… I patrimonio familiare, attualmente indiviso e del quale ne posseggo 1/8, fu costituito, oltre che da mio padre, anche grazie all’apporto maggioritario della mia defunta madre. Alla morte di mio padre, se la sua compagna, come ardentemente spera, ereditasse veramente al pari di una moglie, al sottoscritto e a mia sorella rimarrebbero 5/16 ciascuno, mentre alla sua compagna andrebbero i 6/16 del totale!!!…. Se mio padre 82enne e in non buone condizioni di salute, si fosse accontentato di farsi accudire dalla solita ma più utile badante polacca, invece di accompagnarsi solo due anni fa ad una aitante 70enne, il patrimonio familiare, frutto dei sacrifici e dei risparmi di una vita dei miei genitori, ma soprattutto di mia madre, finirebbe in parti uguali a me e a mia sorella, suoi unici figli e quindi ai suoi nipoti che daranno seguito al nome e alla famiglia. Invece i 6/16 eventualmente ereditati della sua compagna sarebbero già destinati alla sua unica figlia, che pur estranea alla nostra famiglia, otterrebbe la fetta più grande dell’eredità dei miei genitori. Mi domando se questo sarebbe il riconoscimento di un diritto o la legalizzazione di un furto. >>> Riguardo al messaggio odierno, è di incredibile chiarezza e lo sottoscrivo integralmente, soprattutto entusiasmante per la parte riguardante gli “insipidi ortaggi”. >>> Nonostante io sia concettualmente avverso al mondo musulmano e al loro tentativo di colonizzazione culturale dell’Europa e del mondo, per quanto la loro cultura non sia priva di barbarie, non posso fare a meno di pensare che il loro apporto possa essere l’unico possibile per reinserire alcuni valori nella nostra società, così deteriorata e confusa, che di valori è sempre più priva, e contrabbanda come diritti il caos e l’anarchia come appunto si evince dal commento precedente. Saluti, Sd
(Rispondi)
 
hotcigar
hotcigar il 10/01/07 alle 10:38 via WEB
Silver, questo post te lo pubblico
(Rispondi)
andrea.983
andrea.983 il 10/01/07 alle 17:08 via WEB
Perchè è doveroso riconoscere i Pacs se rischiano di diventare un doppione del matrimonio civile? In quali casi per una coppia etero il matrimonio civile non è sufficiente? Se vuoi puoi rispondere sul mio blog o pubblicare un post. Ciao, andrea
(Rispondi)
hotcigar
hotcigar il 12/01/07 alle 10:53 via WEB
Il matrimonio civele, per una coppia etero, caro Andrea, sarebbe più che sufficiente... Fatto salvo il caso in cui questa coppia sia "contraria al matrimonio" o esista qualche altro impedimento che non permette loro di sposarsi. Per inciso, la convivenza "more uxorio" è ritenuta da molti di coloro che la praticano una vera e propria benedizione. Si sta insieme senza i vincoli del matrimonio, senza firmare nessun contratto. A fronte di ciò, chiedere a gran voce dei "Pacs", secondo me è demenziale e dubito fortemente che chi concepisce la coppia come sopra possa pensare di firmarli. Altro discorso per i casi - più rari - in cui esistano impedimenti alle nozze. I Pacs possono contribuire a tutelare i soggetti. Naturalmente entro dei limiti ben definiti, non possono e non devono essere equiparati al matrimonio in tutto e per tutto. I limiti li ho descritti nel mio post qui sopra. Chi ha interesse, invece, a dei Pacs "matrimoniali" sono le coppie omosessuali. Una legge concepita con i criteri che abbiamo sentito in questi mesi: cioè come un minimatrimonio, con diritti (eredità, alimenti....) pari a quelli coniugali - oltre ad essere una mostruosità giuridica che lede le più elementari norme del diritto successorio naturale - farebbe comodo soprattutto a loro.
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