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LA GRANDE "VITTORIA" DELLA SINISTRA RADICALE

Post n°394 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da hotcigar

Alla fine, rispettando un copione ormai classico, il Governo Prodi è caduto per colpa della sua stessa maggioranza. O meglio, per colpa di una parte di quella maggioranza, formata da malpancisti e fulgidi esponenti del cretinismo di sinistra che vanno abitualmente sotto il nome di "sinistra radicale".

A Prodi sono mancati due voti, al Senato. E non sono - si badi bene! - i due voti dei senatori a vita Andreotti e Pininfarina (astenuti), sono i due voti dei senatori Franco Turigliatto (Rifondazione Comunista) e Fernando Rossi (Comunisti Italiani) che, con la loro demenziale astensione hanno di fatto buttato giù dalla torre il Governo.

Ognuno, ovviamente, è libero di votare secondo coscienza. Se a Turigliatto e Rossi non stavano bene le posizioni del Governo riguardo la politica estera del Paese e, segnatamente, l'Afghanistan (per tacere dell'annosa questione della base di Vicenza), liberissimi di votare contro (l'astensione, al Senato, vale come voto contrario). Però sia ben chiaro che adesso devono - loro e i loro partiti di riferimento - assumersi tutte le responsabilità di quanto è accaduto.

Non si può, infatti, continuare ad essere "di lotta e di governo", sperando che i loro eventuali voti contrari vengano sopperiti da una "stampella" dell'opposizione, salvando contemporaneamente l'Esecutivo e la propria coscienza personale. Non si può, quando si hanno delle responsabilità di fronte al Paese, perché il giochino potrebbe anche non riuscire. L'opposizione potrebbe anche non... "collaborare".

 E l'opposizione, questa volta, ha infatti risposto picche. Prodi ha immediatamente rassegnato le dimissioni e anche questa volta può ringraziare sentitamente l'infantilismo della sinistra radicale. Quest'ultima, invece, può a buon titolo ascrivere l'accaduto tra le sue vittorie morali. Peccato sia stata una vittoria di Pirro. O, più appropriatamente, una vittoria da pirla!

Un vittoria che, in caso di ritorno anticipato alle urne, riapre la strada ad un nuovo governo Berlusconi. Che forse è proprio quello che certa sinistra desidera ardentemente. Un governo da poter disapprovare ufficialmente e contro il quale poter votare sempre e comunque. Un governo che deresponsabilizzi, di fatto, questi eterni bambinoni, non chiamandoli - per forza di cose - a farne parte.

E la vittoria del centrodestra è quasi certa, in caso di elezioni anticipate, perché il Governo Prodi, in meno di un anno, ha infilato una "cappellata" dopo l'altra. Dalla Finanziaria "work in progress" di cui non ha capito niente nessuno, se non che ha di fatto penalizzato le fasce deboli, all'indulto-inciucio "salva-ladri-di-Stato", per finire ai grotteschi Dico: la legge Ad Frocionam di cui ho avuto modo di parlare in diverse occasioni.

Intanto, le leggi ad personam di Berlusconi sono ancora tutte in vigore, lo scandalo di Calciopoli è finito in una bolla di sapone (troppi interessi economici dietro!) e ha pagato solo la Juventus, la benzina continua ad aumentare anche quando dollaro e prezzo del petrolio calano... L'unica cosa positiva, in tutto questo tempo sprecato, è stata la "lenzuolata" di Bersani. Beh, sinceramente, mi sembra troppo poco!

Ho scempre votato e sostenuto il centrosinistra, anche perché - parafrasando Diliberto - Berlusconi mi fa vomitare. Ma questa manica di cialtroni, la prossima volta, non li voto più! Non posso, per questioni morali, votare la destra, almeno finché esiste Berlusconi (politicamente parlando) e Forza Italia, ma di sicuro non mi sento rappresentato da questi perfetti imbecilli.

Di solito le elezioni si tengono tra aprile e giugno... Alle prossime me ne andrò al mare!

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Silverdart
Silverdart il 22/02/07 alle 20:22 via WEB
Caro Nick.., Comprendo la tua delusione per come sono andate le cose per questo caleidoscopico governo delle sinistre, ma se riflettiamo con calma, questo governo non avrebbe dovuto esistere, perché non sarebbe potuto esistere, e solo il trionfalismo demagogico di una certa sinistra spacciò per vittoria per quello che invece di fatto era proprio un bel pareggio. Un pareggio solo di numeri, ma in sostanza era una vera e propria sconfitta, perché siul piano pratico, l’avversione alla persona di Berlusconi non basta a spianare le innumerevoli divergenze che esistono tra il centro sinistra democratico, progressista e riformista e la variegata sinistra radicale, marxista leninista, terzomondista, antiglobalizzazione, ultrambientalista etc. etc… Purtroppo, la nostra costituzione e le leggi che regolano la materia elettorale, in un’ottica illusoriamente bipolare, non prevedono la possibilità che le elezioni diano un risultato di pareggio, e quindi, a differenza di quanto è accaduto in Germania, anche se lo scorso aprile c’erano tutte le premesse per un governo di coalizione, nonostante nonsiano mancate delle advance della CdL anche se molto discrete, questa possibilità venne scartata subito come tentativo di inciucio e disconoscimento della “vittoria delle sinistre”. A questo concetto di vittorie delle sinistre, la Sx radicale ci ha creduto troppo, ovvero ci ha voluto credere, approfittando proprio del modesto vantaggio al Senato e usando con prepotenza la leva del loro appoggio per dettare le loro scelte in materia di politica estera (ridisegnare il piano delle alleanze!), in politica sociale economica riforme etc… In somma nelle teste d’uovo della sinistra radicale era l’occasione giusta per tentare di creare in Italia un governo cubano, con il gaglioffo Prodi incapace di respingere le loro pretese per paura di perdere la poltrona. Nei 5 anni del governo Berlusconi, ci sono stati alcuni mal di pancia dei Padani, federalisti ad ogni costo, e dei centripeti dell’UDC, che secondo la migliore tradizione democristiana mantengono inalterato la loro illusione di riunificare il centro, anche se i loro omologhi della margherita continuano a preferire governi insieme alla sinistra anche con quella più estrema. Ma abbiamo avuto perla prima volta 5 anni filati di governo, anche se il Premier spesso, per pensare a difendersi da “certi” attacchi della magistratura, ha dovuto ricorrere alle leggi ad personam e ad altre manovre poco etiche, che hanno incrinato l’immagine dell’esecutivo, facendo invece dimenticare quanto di buono invece è stato fatto. Comunque in questi 5 anni l’Italia era cresciuta nel mondo come prestigio e rispetto, nonostante la difficile congiuntura seguita all’11 settembre, l’economia non è precipitata e non siamo ridotti tutti sul lastrico, e oggi anzi, con un tardivo effetto volano l’economia italiana se ne sta ancora avvantaggiando. Ora finalmente questo traballante governo, che ci ha bersagliato con una finanziaria demenziale e controproducente, che ha tagliato le possibilità di sviluppo del Paese, che sta devastando l’immagine dell’Italia agli occhi del mondo, incapace di una mantenere il piano delle alleanze in politica estera, che ci ha ammorbato con PACS e DiCo, è finalmente e giustamente caduto. Non vedo perché accanirsi contro le scelte di alcuni parlamentari, gli unici che hanno fatto delle scelte di onestà intellettuale non votando per qualcosa che fosse differente dalle deleghe dei propri elettori. La cosiddetta maggioranza di fatto non esisteva ed è illusorio tentare di dimostrare il contrario, perché con la sinistra radicale non ci si mette mai d’accordo, si fa solo quello che loro dicono, anzi comandano. Allora non riesco a capire perché ancora si vogliono fare dei tentativi per rincollare qualcosa che si rotto perché non ha alcuna possibilità di stare insieme. Solo una inutile perdita di tempo, quando invece le necessità del Paese, dopo 9 mesi di imperversare di questo “centro sinistra” ha bisogno di misure urgenti e risolutive, che solo elezioni ebtro il minor tempo possibile ci possono dare. Saluti, Sd
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