il piccolo popolo

PILLY

Pilly era la gatta più grassa che avessi mai visto: tigrata, a pelo corto, e una struttura imponente, che tanto sorprendeva chi la vedeva per la prima volta, dovuta alla sua attitudine a trascorrere le giornate a mangiare, mangiare, mangiare…

Quando Pilly, la gatta di Paola, arrivò ospite nell’appartamento che allora dividevo con la mia cara amica Sara, capii subito che era di indole gentile e coccolona e quindi saremmo sicuramente andate molto d’accordo. Ci misi un po’ di tempo a capire quanto invece fosse stata lasciata sola, sicuramente giornate intere. Indubbiamente il cibo non le era mancato, anzi era abituata a mangiare probabilmente per noia, costretta a vivere praticamente da sola, senza altri svaghi, senza altri gatti.

So per certo che Paola, che ce la lasciò per il periodo di tempo in cui doveva stare all’estero, non la trattasse male: se ne era occupata come poteva, dandole cibo e un tetto sopra la testa e tutto l’affetto che riusciva a darle.

Le giornate con Pilly passarono in modo divertente, Sara e io non riuscimmo a farla dimagrire, ma le limitammo i pasti e la facemmo correre e giocare nel pur limitato spazio che avevamo a disposizione. Quando Paola, dopo mesi, tornò: sorpresa! Pilly non volle più saperne di lei. Ogni volta che Paola veniva si nascondeva e non si faceva neppure vedere, la ragazza la cercava, la chiamava, la supplicava, ma lei si negava. E non appena se ne andava Pilly tranquilla, anche se un po’ sospettosa, usciva dai posti più impensati e tornava alla solita vita.

Paola, dopo vari e vani tentativi di recuperare il rapporto con quella che ormai era diventata la sua ex gatta, dovette rinunciare. Pilly era stata categorica: i gatti non vanno mai trascurati!

Mariateresa