La Taranto onestaIn una città ferita a morte da un dissesto rimangono persone oneste che continuano a lottare. Si è in pochi ormai...ma facciamo sentire la nostra voce. |
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Post N° 42
Post n°42 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da cucuzzone
Riportiamo un altro articolo . Ormai la vicenda tarnto si sta allargando a tutta l'italia. Ha ragione il Presidente della regione ma qui la rabbia ora la fà ancora da padrona. Si sciopera anche al cimitero Taranto - Una città alla deriva: a poco più di due settimane dalla dichiarazione di dissesto, nel capoluogo jonico cominciano a sentirsi i pesanti effetti della penuria di cassa. Non solo stipendi non pagati, inceneritore che rischia la chiusura e uffici comunali, mense e asili più sporchi. In alcuni quartieri è stata staccata la corrente elettrica, in molte vie del centro i semafori sono spenti. Invito a nozze per la criminalità, che approfitta dell’oscurità per mettere a segno piccoli colpi. Per il questore Eugenio Introcaso è emergenza: tanto da chiedere d’urgenza la convocazione di un tavolo sulla Sicurezza pubblica in Prefettura. Bisogna in qualche modo tutelare i cittadini e l’utilizzo di volanti viene ostacolato dalle strade buie. Una situazione facilmente prevedibile e che, purtroppo, potrebbe aggravarsi nei mesi prossimi. L’equazione è presto fatta: diminuisce l’occupazione, aumenta la criminalità. Le risposte del Governo ci sono, ma occorre tempo prima che diano i frutti sperati, nel frattempo gli stipendi dei dipendenti comunali non arrivano, i nuovi appalti per le ditte di pulizia non vengono assegnati e i lavoratori continuano a scendere in piazza. In questo caso verrebbe da dire: «Beati i morti, almeno non vivranno questi anni di emergenza». Fosse vero... L’amara sorte colpisce anche loro: i dipendenti de ‘L’Ancora’, la ditta che gestisce il cimitero, non vengono pagati da due mesi. Scioperano incatenati ai cancelli e i morti non vengono tumulati. «Sappiamo dei problemi di cassa, sappiamo del dissesto. Ma non siamo stati noi a provocarlo» hanno gridato durante la manifestazione davanti a San Brunone. Sul fronte pulizie civili, il ministro Damiano, il senatore Battafarano e tutti i rappresentanti istituzionali e sindacali tarantini, hanno già individuato una scala di priorità e una partita di recupero lavorativo che passa dalla cassa integrazione, per finire alla ricollocazione dei futuri esuberi, a seguito dell’annunciata rimodulazione dei costi degli appalti. |
Inviato da: RinoTA66
il 03/06/2009 alle 16:38
Inviato da: sabvit
il 14/11/2007 alle 12:20
Inviato da: justicemau
il 02/06/2007 alle 13:25
Inviato da: penelope1974
il 09/03/2007 alle 15:34
Inviato da: orpheus07
il 18/02/2007 alle 15:45