La Taranto onesta

In una città ferita a morte da un dissesto rimangono persone oneste che continuano a lottare. Si è in pochi ormai...ma facciamo sentire la nostra voce.

 

NONOSTANTE IL DISSESTO...

 

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Novecentodieci milioni di euro.

Post n°85 pubblicato il 11 Luglio 2007 da cucuzzone

È l'altezza della montagna di debiti che emerge drammaticamente dalle pagine del fascicolo che ieri mattina Francesco Boccia ha consegnato ad Ezio Stefàno.
Nell'aula consiliare, il capo dell'Organo Straordinario di Liquidazione ha infatti incontrato sindaco, vicesindaco ed assessori tutti, da ieri definitivamente calati nella dimensione triste, e reale, che il Comune vive oramai dal 17 ottobre del 2006 (giorno del dissesto).

 
 
 

Post N° 83

Post n°83 pubblicato il 18 Maggio 2007 da cucuzzone

VI RICORDATE I FEDELISSIMI DELLA DI BELLO? ECCO DOVE SI CANDIDANO OGGI!!!!

postato da GIOCIURMA

Una pattuglia da 19.031 preferenze.
Primavera 2005: un tronco di Forza Italia si stacca e segue il sindaco che decide di mettersi in proprio.
Nasce “Con Di Bello”. Molti consiglieri uscenti e aspiranti tali si tolgono gli alamari di Forza Italia, spalancano la lista a nuovi arrivi e puntano diritto alla conquista della maggioranza relativa del Consiglio comunale.
Un risultato conseguito a metà. Perchè se da un lato quel 15,55% ottenuto rappresenta una risposta tangibile alla richiesta di consenso partita direttamente dal sindaco, dall'altro risulta insufficiente di fronte alla prova di forza dell'Udc di Tucci; 16,38%, che fa del partito il primo della città.
“Con Di Bello” si attesta seconda, appaiata ai Ds, rispetto ai quali denuncia un gap di appena 67 preferenze.
In Consiglio, sino al febbraio del 2006, la lista del sindaco è rappresentata da Valeriano Agliata (772 preferenze) , Vittorio Di Bello (1478), Donato Di Campo (1195), Pietro Pastore (1733), Mimmo Nevoli (685), Salvatore Brisci (942) e Pino Lessa (1274).
Una pattuglia che in Giunta proietta, oltre al sindaco, gli assessori Umberto Ingrosso, Enzo Papalia, Enzo Pastore (padre del consigliere Pietro), Pippo D'Ambrosio ed Emanuele Basile.
Settembre 2005: Rossana Di Bello lancia il Partito dei Moderati, formazione il cui atto costitutivo porta la firma della stragrande maggioranza dei consiglieri e degli assessori appartenenti alla Lista.
Gli stessi (quasi tutti) che dopo le dimissioni del primo cittadino scioglieranno la neonata formazione.
Alcuni faranno pronto rientro in Forza Italia, altri aspetteranno e studieranno le mosse altrui.
Il resto è cronaca, che oggi trova spazio sui tabelloni elettorali.
Alcuni ex dibelliani sostengono Gianni Florido.
Altri restano ancorati alla Cdl, che punta su Introcaso.
Non sono pochi quelli che non si schierano e decidono di saltare la corsa.
Insomma, chi era Con Di Bello un anno fa non è detto che oggi sia per forza con Introcaso.
Anzi, sono tanti quelli... con Florido.
Valeriano Agliata è nella Margherita, tra le cui fila tenta di rientrare in Consiglio comunale.
Mario Catapano (407 preferenze nel 2005) è candidato nell'Italia dei Valori, che appoggia la candidatura a sindaco di Gianni Florido.
Vincenzo Baio (nel 2005, 432 voti) è in Lista Florido.
Giovanni Guttagliere è anche lui con Di Pietrto, quindi pro Florido (497 voti nel 2005).
Nicola Montemurro si candida nella Margherita (322 preferenze nel 2005).
Salvatore Brisci è anch'egli nella Margherita, ovviamente candidato.
C'è anche chi resta nella Cdl.
È il caso di Angelo Fiore (345 voti nel 2005) che passa all'Udc.
Saverio Creazzo (586 voti) in Forza Italia.
Angelo De Pace (466 voti) potrebbe candidarsi in An.
Giuseppe Lessa è in corsa con Forza Italia.
Aldo Ranieri (522 voti nel 2005) aspira ad un posto in Consiglio ripartendo dall'Udc.
Non dovrebbero candidarsi (per alcuni è praticamente certo) Mimmo Nevoli (585 voti), Pietro Pastore (1733), Ettore Rossi (458), Vittorio Di Bello (1478) e Donato Di Campo (1195).

 
 
 

Post N° 82

Post n°82 pubblicato il 10 Aprile 2007 da cucuzzone

Cara Taranto,

Il tempo di Pasqua è il tempo del passaggio. E' il tempo del
passaggio dalla morte, che i credenti ricordano il Venerdi' Santo,
alla vita, che invece viene celebrata la domenica di Pasqua. Il
Vangelo ci narra che nel giorno di Pasqua le donne, giunte
nell'orto, videro il macigno rimosso dal sepolcro. Loro cercavano un
uomo morto di nome Gesu', ma nello stesso luogo capirono che invece
aveva vinto la vita, che quell'uomo era risorto, che il macigno era
stato rotolato, che tutto era cambiato.

Cara Taranto, città amata, ma Tu quando cambierai ? Quando smetterai
il vestito del qualunquismo e dell'ignavia, e indosserai invece i
panni buoni dell'onestà intellettuale e della partecipazione? Quando
deciderai che è giunto il momento di osare cambiamenti reali,
piuttosto che addormentarti ancora, nazzicandoti come i perdoni al
suono delle marce funebri? Quando deciderai di uscire fuori dagli
schemi di cui sei prigioniera, per lasciarti invadere dentro dal
fascino della speranza di percorsi nuovi, visto che quelli vecchi
stanno sancendo ufficialmente la Tua morte?

A me pare cara Taranto che all'alba di questa ennesima campagna
elettorale poco sia cambiato. Mi pare che il Venerdi' Santo
decretato dal dissesto poco ci abbia insegnato. Ascolto che esprimi
parole di condanna nei confronti di chi Ti ha amministrato negli
ultimi anni . Ne hai ben donde! Ma credimi, non serve a nulla se poi
non sei capace di mutare il tuo approccio alla politica. Non parlo
di Voi poveretti, che per fame vendete i vostri voti, né di quelli
che li acquistano, comprando con i voti anche la vostra dignità.
Questi ultimi sono troppo meschini e non capirebbero. Ce l' ho con
Voi imprenditori, quando avete difficoltà a cercare legalità e
sviluppo e che continuate a cercare favori e finanziate le campagne
elettorali in attesa di qualcosa in cambio. Ce l' ho con Te stampa,
quando sei intrisa di retorica e latiti nelle analisi serie. Ce l'ho
con Voi uomini della cultura, quando per eccesso di prudenza non
lanciate spunti di novità e di cambiamento. Ce l'ho con Te politica,
anche di centro sinistra, quando non hai il coraggio di rompere con
il passato e proponi ipotesi di assoluta continuità con il passato,
o punti su icone con la faccia per bene da gestire come burattini
ad ogni piè sospinto. Ce l'ho con me che credo ancora di poter
cambiare questa città da uomo libero e che ora mi stò lamentando
perfino il giorno di Pasqua.

Coraggio, non c'è delusione che possa attenuare l `esplosione
dell'annuncio: "Le cose vecchie sono passate: ecco ne sono nate di
nuove". Cambiare è possibile per tutti.

Auguri città amata .

 
 
 

IL FUNERALE DELLA SINISTRA

Post n°81 pubblicato il 02 Aprile 2007 da cucuzzone

Oggi celebriamo il funerale della sinistra.
> Di Florido e dei DS abbiamo gia' parlato piu' volte. Fa quasi
> compassione Borraccino che chiede a Florido di non imbarcare
> voltagabbana (quando Borraccino sa bene con chi fosse schierato lo
> stesso Florido quattro anni fa).
> Ma anche tra le liste che appoggiano Ezio Stefano c'e' una presenza
> inquietante: la DC di Mimmo Monfredi. Chi sia Monfredi (ex DC ai tempi
> di Antonio Fago e Roberto Della Torre, ex AT6 a sostegno di De Cosmo
> proprio contro Stefano 10 anni fa, ex Forza Taranto, ex Forza Italia
> appena pochi mesi fa) lo sappiamo tutti.
> Ma affianco a Stefano, nell'assemblea con cui la DC ha ufficializzato
> l'appoggio al pediatra, c'era un altro personaggio che e' bene
> ricordare: Marcello Cantore.
> Costui fu eletto presidente della Provincia nel 1995 (Forza Italia, se
> lo ricorda Borraccino...?). Della sua amministrazione resta solo un
> nitido ed indelebile ricordo: la composizione del consiglio di
> amministrazione del Consorzio Trasporti Extraurbani (i predecessori di
> Lello Di Campo...). Cantore vi colloco' il proprio cognato, la figlia
> dell'onorevole Del Prete e il marito di Rossana Di Bello.
> Sarebbe interessante andare a rileggere le osservazioni e le accuse di
> nepotismo mosse all'epoca dai partiti di sinistra che oggi sostengono
> Stefano.
> Buonanotte, Taranto

 
 
 

Post N° 80

Post n°80 pubblicato il 29 Marzo 2007 da cucuzzone

C'e' qualcosa di strano nella politica tarantina. C'e' sempre qualcosa
di strano nella politica in generale, ma in quella tarantina in
particolare. E' come se esistessero due livelli, uno palese ed uno
sommerso, e questo secondo livello puo' risultare comprensibile soltanto
a pochi iniziati.

Perche' a Taranto e solo a Taranto ci hanno impedito di votare per le
primarie?
Perche' un grigio burocrate di partito come Carrozzo si e'
improvvisamente trasformato in apparente idealista "radicale"?
Perche' la Margherita a livello regionale e provinciale, di tanto in
tanto, sfiducia i propri assessori?
Perche' l'UDEUR, partito di pieno centro, che due anni fa aveva
serenamente imbarcato un personaggio come Condemi, oggi si schiera con
Ezio Stefano e quindi piu' a sinistra dei DS?
Perche' con Stefano si schiera gente come Mimmo Monfredi
(ex-democristiano ai tempi di Fago e Della Torre, poi sostenitore di
AT6, poi promotore di Forza Taranto, poi confluito in Forza Italia nel
dicembre 2003) e lo stesso Monfredi accusa Florido di aver
"rappresentato un partito ombra nella giunta Di Bello" e di aver
contribuito con i suoi uomini "allo sfascio economico della citta'" (la
qual cosa puo' anche essere vera, in effetti, ma detta da Monfredi...)?
Perche' Monfredi nel 1996 sosteneva De Cosmo (che allora era gia'
pregiudicato) piuttosto che Stefano, di cui oggi loda la
professionalita', la moralita' e la competenza (stesse caratteristiche
che doveva gia' possedere dieci anni fa)?
Perche' Stefano non dice chiaramente a Monfredi e all'UDC di tenersi a
debita distanza rigettando certi voti e certi appoggi?
Perche' i giornalisti permettono a Monfredi, alla Funicello, a Grazia
Bruno, ecc., di presentarsi sfacciatamente come gente priva di un
passato ed offrono inchiostro o microfoni senza fare le domande giuste e
senza aggiungere nulla?
Perche' questa citta' sembra non avere memoria?

 
 
 

Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 29 Marzo 2007 da cucuzzone

Se il dissesto, dagli attuali 800 milioni, raggiungerà il miliardo di euro, presumo che nessun tarantino sano di mente potrebbe votare qualunque partito od esponente di destra per i prossimi 50 anni (tempo che occorrerà per sanare il saccheggio, secondo Boccia). Ma la sanità mentale è merce sempre più rara, per cui non ci meravigliamo di nulla...
immagineimmagine

 
 
 

Post N° 78

Post n°78 pubblicato il 29 Marzo 2007 da cucuzzone

La sinistra tarantina è sempre sprofondata nel suo sofà fracchiano e non riesce a levarsi più, oppure si giuggiola e si compiace della sua morbidezza e non vuole più lasciarlo. Ma di cosa discutono? Del niente e credono di farlo passare per politica; sono ancora convinti della dabbenaggine della gente, sonnecchiano sicuri del patrimonio elettorale che detengono per ragioni storiche, perché lo hanno ereditato: ma essi cos’hanno meritato? Mentre scriviamo abbiamo per le mani un antico numero della rivista Rinascita(aprile 1959); nel sommario si annunciavano i temi trattati: “Un dibattito sulla crisi della Democrazia cristiana e l’unità dei cattolici”, “La sinistra europea,…”. Non sembra essere cambiato molto dopo cinquant’anni. Oggi siamo punto e daccapo. Il centro non c’è più, diviso e frammentato com’è fra professori e segugi, messi del Vaticano e pseudo- progressisti, ma chi sono i teo-con?
I cattolici sono sommersi dai marosi dei casi di coscienza (vedi cellule staminali, D.I.C.O., eutanasia).
E la sinistra? Europea non ci sembra, piuttosto molto italiana e quindi ossessionata dal senso del peccato comunista: come uscirne? Quella che era l’anomalia della sinistra italiana, e la rendeva veramente democratica rispetto alle consorelle del continente, oggi si è trasformata in una patologia cronica che inibisce la sua crescita e la condanna a turbe evolutive. In poche parole, i progressisti italiani non sanno come crescere, e se crescere vuol dire mutare, allora non sanno proprio dove andare a parare mancando in essi non solo un ricambio generazionale, ma anche una giostra delle idee; insomma non sanno più riconoscere i propri valori di riferimento. E’ di questi che bisogna discutere, ponendosi allo specchio e guardandosi onestamente sperando di vedere qualcuno o qualcosa. Noi nutriamo molti seri dubbi che lo specchio rifletta e dia un responso, siamo piuttosto pessimisti, a meno di una svolta epocale.
E a Taranto cosa fanno? Discutono fra di loro, riunioni su riunioni, battibecchi, strizzatine giornalistiche, tradimenti, pentimenti, mentre qualche migliaio di lavoratori sbarca il lunario aspettandosi di ricevere uno stipendio dovuto. Mineo con chi sta? E Carrozzo? Florido: ma non era democristiano? Attenti che potrebbe spostarsi a destra… e allora sarebbero guai per il solito schifoso computo elettorale ottusamente matematico. Accidenti, siamo cascati nell’inghippo qualunquista di dare addosso a tutti questi bravi ragazzi; cercheremo di fidarci ancora di loro, d’altronde chi al loro posto?

 
 
 

Post N° 77

Post n°77 pubblicato il 07 Marzo 2007 da cucuzzone

La città delle morti bianche


Duemilasette fiammelle accese per ricordare le vittime del lavoro. Il movimento “La città che vogliamo” ha organizzato quest’anno la manifestazione cittadina in onore dei caduti sui luoghi di lavoro e Taranto, come noto, detiene il primato negativo in quanto ad infortuni e incidenti spesso mortali. Negli ultimi tre anni, purtroppo, lo stabilimento siderurgico dell’Ilva ha registrato una spaventosa “contabilità” tra morti e feriti. Un problema che resta drammatico anche oggi, nonostante negli scorsi mesi sia stata firmata l’intesa tra il gruppo industriale di Emilio Riva, la Regione e i sindacati per un programma pluriennale di investimenti che potenzino la sicurezza sul luogo di lavoro.

Scenario surreale Scenario surreale quello in piazza Maria Immacolata: silenzio, lucine di speranza accese e un lungo applauso per ricordare i tanti Mario, Paolo, Michele, Angelo, tutti vittime di un fenomeno che in Italia continua a far registrare numeri da emergenza sociale. A guidare il corteo Gianni Liviano, candidato sindaco del movimento, che ha ricordato l’urgenza e la necessità di una rigida applicazione delle norme di sicurezza sui posti di lavoro, dall’Ilva ai cantieri edili. Perché non c’è un luogo più sicuro di un altro: basta una piccola distrazione o la dimenticanza di indossare il casco sul ponteggio per “lasciarci le penne”.

 
 
 

CHE FACCIA DI BRONZO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Post n°75 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da cucuzzone

Pietro Lospinuso: «Il centrodestra ha già pagato per i suoi errori»

Taranto Un appello ai tarantini di «buona volontà» perché partecipino attivamente alla individuazione dei candidati e dei programmi per le prossime elezioni comunali, aprendo le proprie liste «alla Taranto che pensa, produce e lavora nel rispetto degli altri e della propria comunità, che finora è rimasta al di fuori della politica e alla quale si può riservare anche la guida della città».


 
 
 

«Non siamo la pattumiera della Puglia»

Post n°74 pubblicato il 30 Gennaio 2007 da cucuzzone




 Taranto C’è un’ordinanza di troppo tra la sinistra tarantina e il presidente Vendola. E’ la numero 53/D, quella che il territorio ionico accusa essere un vero e proprio tentativo di aggressione al proprio territorio. Luciano Mineo, vicepresidente del Consiglio regionale, torna a chiedere che il governatore revochi il provvedimento. Che la regione abbia necessità di nuovi siti per smaltire i propri rifiuti è assolutamente legittimo, ma che l’area ionica debba essere «trasformata in discarica» non è accettabile

 
 
 

Taranto-Governo, una corsia preferenziale

Post n°73 pubblicato il 23 Gennaio 2007 da cucuzzone



 Taranto Dopo Milano e Napoli anche Taranto avrà la sua corsia preferenziale con il Governo. Ad annunciare la costituzione di un “Tavolo tecnico istituzionale”, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, accompagnato dal collega del ministero della Giustizia, Maritati. Alla presenza dei rappresentanti di Regione, Provincia, Prefettura e Comune, Letta ha parlato della vertenza Taranto presentando un progetto concreto per uscire dalla situazione di emergenza. Porto, Arsenale militare e area industriale i poli su cui puntare per la risalita.

 
 
 

TARANTO ; BOMBA ECOLOGICA

Post n°72 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da cucuzzone

Rifiuti e rigassificatore: hanno la stessa iniziale le emergenze ambientali al centro della mobilitazione dei comitati di cittadini sorti negli ultimi mesi a Taranto.Il 20 gennaio, in occasione della presenza in città di Enrico Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il comitato contro il rigassificatore di Taranto e i comitati jonici che da anni affrontano a livello locale il problema dei rifiuti, organizzano un’iniziativa attraverso cui vogliono richiamare l’attenzione del Governo centrale e delle istituzioni locali sui gravissimi problemi ambientali della città. La questione ambientale di Taranto si declina attraverso una penosa articolazione di situazioni che comprendono, tenendo conto soltanto degli ultimi mesi, il potenziamento dell’area a caldo del siderurgico Ilva; la previsione del raddoppio dell’attività di raffinazione del greggio negli stabilimenti dell’Eni; la previsione della costruzione di un impianto di rigassificazione a soli 775 metri dalle cisterne Eni con conseguente rischio di “effetto domino”; la circolazione, nel porto di Taranto, di naviglio pericoloso (petroliere e sommergibili); la riapertura dell’inceneritore, prevista per il 20 gennaio prossimo. E non è tutto. Ci sono anche il rischio per la salute e l’incolumità della popolazione causato dall’emanazione di nanoparticelle provenienti dagli altoforni del siderurgico e dall’inceneritore stesso «e lo sversamento in mare di 90.000 tonnellate di rifiuti tossici nocivi provenienti da tutta Italia a opera della ditta Hydrochemical», spiega una nota dei comitati che accusano il gruppo Riva per «la deliberata volontà dell’Ilva di non allinearsi con i provvedimenti previsti dal Protocollo di Kyoto riguardo la riduzione di emissioni nocive e il vergognoso ricatto occupazionale che ne è conseguito, con la minaccia di licenziamento di 4.000 unità lavorative». Taranto è stata dichiarata con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 30 luglio 1997 come «area ad elevato rischio di crisi ambientale». Annovera sul proprio territorio la presenza di dieci impianti industriali definiti, secondo il decreto legislativo n.334 del 17 agosto 1999, «a rischio di incidente rilevante»; vede il suo porto militare ufficialmente riconosciuto «a rischio nucleare». Secondo i dati del Registro delle emissioni inquinanti dell’Unione europea, Taranto è, dopo Seveso, la città a più elevato rischio di diossina (il 30 per cento delle emissioni in Italia, l’8,8 di tutta Europa). L’Ilva di Taranto si posiziona al secondo posto in Europa per le emissioni di Co2 e produce il 10 per cento di Pm10 di tutta Europa. Taranto è, stando all’ultimo Rapporto congiunto Legambiente/Sole-24Ore, ultima tra le province italiane per qualità ambientale.

 
 
 

A CASA...GRAZIE!!!

Post n°70 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da cucuzzone

Credevamo che dopo le feste qualche chiarore sarebbe sorto sulle vie della politica tarantina, ma il buio e la confusione la fà da padrone. Tutti si arrabbiano con tutti. Floridone , già presidente della provincia non  ne vuoe sapere delle primarie e forse nonn si candida proprio . Il centrosinistra è spaccato come non mai . Non è che il vero problema in questi anni a Taranto era il centro sinistra ? Quanto vecchiume , quanti riciclati, quanta burocrazia, quanta antichita', quanta incapacità di parlare alla gente , nel centro sinistra. La conclusione che viene logica sarebbe uesta : perchè non si fà pulizia in ambedue i poli? Tutti a casa , troppo vecchiume, andate a casa , la gente non vi capisce più...siete distanti dalla realtà.

 
 
 

EVVIVA SIAMO PENULTIMI

Post n°69 pubblicato il 22 Dicembre 2006 da cucuzzone

Secondo la classifica del Sole 24 ore Taranto è:

PRIMI PER INQUINAMENTO

TRA LE ULTIME PER VOLONTARIATO

TRAI PRIMI PER DIVORZI

TRA I PRIMI PER INCIDENTI STRADALI

PENULTIMI PER QUALITA' DELLA VITA

però in compenso viviamo in media quasi fino a 81 anni...

DA QUESTA SITUAZIONE NON I PUO' FAR ALTRO CHE MIGLIORARE....AVANTI CON FIDUCIA...

 
 
 

DECISO DALL'ALTO

Post n°68 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da cucuzzone

IL NOSTRO FLORIDONE GIA' PRESIDENTE DELLA PROVINCIA STA TESSENDO LA SUA TELA PER DIVENIRE NUOVO SINDACO DI QUESTA TARANTO DISSESTATA. SI STA METTENDO DALLA SUA PARTE ORAMAI QUASI TUTTI I PARTITI DI CENTROSINISTRA.ORA HA APERTO ANCHE LA POSSIBILITA' DELLE PRIMARIE. RIMANGANO I DUBBI CHE UN CAMBIAMENTO DI UNA CITTA' VENGA DECISO DALL'ALTO , DALLE STRUTTURE DI PARTITO LOCALI E NAZIONALI E NONN DAL BASSO E CIOE' DAL POPOLO. A QUESTO PUNTO DEVO PENSARE CHE CI RITENGONO INCAPACI DI DECIDERE PER IL BENE DI QUESTA CITTA'.

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L'IMPERATORE DI TARANTO

Post n°67 pubblicato il 15 Dicembre 2006 da cucuzzone

L'IMPERATORE Florido scappa a Roma per difendere i lavoratori delle ditte di pulizia...ma forse anche per parlare con d'Alema che lo vuole sindaco di Taranto. Ecco cosa vuol dire LONGA MANUS. Per chi non lo sapesse FLORIDO è chiamato da queste parti IMPERATORE perchè è già Presidente della Provincia e vorrebbe fare il Sindaco di Taranto senza passare neanchaedalle promarie ...se non è IMPERATORE questo.........!!!

 
 
 

SIAMO ALLE SOLITE...

Post n°66 pubblicato il 14 Dicembre 2006 da cucuzzone

Come una città dissestata tenta di uscire fuori dal suo pantano . I soliti marchingegni politici , la stessa voglia di potere, gli stessi meccanismi perversi di prima. Il centrosinistra che litiga per fare e non fare le primarie. I candidati ufficialemtne sono ancora in alto mare . Paradossalemente ora è allettante fare il sindaco a Taranto perchè chi lo farà si farà tanta pubblicità , tanto potrà solo migliorare.

 
 
 

CAMBIARE PER NON CAMBIARE

Post n°65 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da cucuzzone

Siamo alle solite , colonizzazione dall'alto come fu con l'Ilva 40 anni fà. E' possibile che non ci possiamo costruire il futuro con le nostre teste e con le nostre mani? Florido , l'uomo calato dall'alto , sponsorizzato da d'Alema. Vuole fare il sindaco senza passare dalle primarie . Secondo me li danno fastidio pure le elezioni vere e proprie . Florido consente al sistema di conseravre gli stessi equilibri. Cambiare per non cambiare. uesto è lo slogan di questi giorni.

 
 
 

COLONIA MAGNOROMANA

Post n°64 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da cucuzzone

I DS si sono spaccati sulla candidatura Florido. Il potere di Taranto si sta riorganizzando per trasformarsi senza cambiare nulla. IL futuro sindaco farà sicuramente meglio anche perchè non ci vuole poi tanto. E poi dagli interventi di D'Alema si capisce che questa è ancora una colonia MAGNOROMANA. Ci impongono l'ennesimo sindaco. Siamo alle solite.

 
 
 

FLORIDO : IMPERATORE ALL'ASSALTO

Post n°63 pubblicato il 02 Dicembre 2006 da cucuzzone
Foto di cucuzzone

L'imperatore ha fatto il suo assalto. Da Presidente della Provincia ora vuole fare il Sindaco. Stesse attento Prodi , perchè a questo punto potrebbe insidiare il suo posto o anche quelllo di Kofi Annan All'Onu. No abbiamo certo bisogno di impratori in questa città.

 
 
 
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Un blog di: cucuzzone
Data di creazione: 05/08/2006
 

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