Cara Taranto,
Il tempo di Pasqua è il tempo del passaggio. E' il tempo del
passaggio dalla morte, che i credenti ricordano il Venerdi' Santo,
alla vita, che invece viene celebrata la domenica di Pasqua. Il
Vangelo ci narra che nel giorno di Pasqua le donne, giunte
nell'orto, videro il macigno rimosso dal sepolcro. Loro cercavano un
uomo morto di nome Gesu', ma nello stesso luogo capirono che invece
aveva vinto la vita, che quell'uomo era risorto, che il macigno era
stato rotolato, che tutto era cambiato.
Cara Taranto, città amata, ma Tu quando cambierai ? Quando smetterai
il vestito del qualunquismo e dell'ignavia, e indosserai invece i
panni buoni dell'onestà intellettuale e della partecipazione? Quando
deciderai che è giunto il momento di osare cambiamenti reali,
piuttosto che addormentarti ancora, nazzicandoti come i perdoni al
suono delle marce funebri? Quando deciderai di uscire fuori dagli
schemi di cui sei prigioniera, per lasciarti invadere dentro dal
fascino della speranza di percorsi nuovi, visto che quelli vecchi
stanno sancendo ufficialmente la Tua morte?
A me pare cara Taranto che all'alba di questa ennesima campagna
elettorale poco sia cambiato. Mi pare che il Venerdi' Santo
decretato dal dissesto poco ci abbia insegnato. Ascolto che esprimi
parole di condanna nei confronti di chi Ti ha amministrato negli
ultimi anni . Ne hai ben donde! Ma credimi, non serve a nulla se poi
non sei capace di mutare il tuo approccio alla politica. Non parlo
di Voi poveretti, che per fame vendete i vostri voti, né di quelli
che li acquistano, comprando con i voti anche la vostra dignità.
Questi ultimi sono troppo meschini e non capirebbero. Ce l' ho con
Voi imprenditori, quando avete difficoltà a cercare legalità e
sviluppo e che continuate a cercare favori e finanziate le campagne
elettorali in attesa di qualcosa in cambio. Ce l' ho con Te stampa,
quando sei intrisa di retorica e latiti nelle analisi serie. Ce l'ho
con Voi uomini della cultura, quando per eccesso di prudenza non
lanciate spunti di novità e di cambiamento. Ce l'ho con Te politica,
anche di centro sinistra, quando non hai il coraggio di rompere con
il passato e proponi ipotesi di assoluta continuità con il passato,
o punti su icone con la faccia per bene da gestire come burattini
ad ogni piè sospinto. Ce l'ho con me che credo ancora di poter
cambiare questa città da uomo libero e che ora mi stò lamentando
perfino il giorno di Pasqua.
Coraggio, non c'è delusione che possa attenuare l `esplosione
dell'annuncio: "Le cose vecchie sono passate: ecco ne sono nate di
nuove". Cambiare è possibile per tutti.
Auguri città amata .
Inviato da: RinoTA66
il 03/06/2009 alle 16:38
Inviato da: sabvit
il 14/11/2007 alle 12:20
Inviato da: justicemau
il 02/06/2007 alle 13:25
Inviato da: penelope1974
il 09/03/2007 alle 15:34
Inviato da: orpheus07
il 18/02/2007 alle 15:45