nomizo
"....direbbero, io penso, che quell'uomo è fuori di sè, e che, per aver sentito qualcosa da qualche libro, o per aver usato casualmente dei modesti farmaci, ritiene di essere diventato medico, senza avere alcuna competenza dell'arte..." (PLATONE-"Fedro")
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Post n°8 pubblicato il 09 Aprile 2013 da nobileateniese7
il problema dell'Arte dell'imitazione dal SOFISTA di Platone (235D-236E) &&&&&&& "....................................................... ........................................................ OSPITE Secondo il modo di divisione già percorso, a me pare di vedere, anche a questo proposito, due aspetti dell'imitazione; ma l'idea ricercata da noi, in quale delle due parti mai si trovi a essere, non credo di essere ancora capace di intravederlo. TEETETO Ma di' pure per prima cosa e fa la distinzione di quali due parti tu parli. OSPITE Una prima arte che si osserva nella rappresentazione è quella del copiare. E questa avviene soprattutto quando uno, secondo le dimensioni del modello, in grandezza, estensione e profondità e oltre a ciò attribuendo anche colori adatti a ciascun esemplare, compie il principio della imitazione. TEETETO Cosa? Ma non aspirano a fare questo tutti quelli che imitano qualcosa? OSPITE Certo non quanti dipingono o plasmano un soggetto di grandi dimensioni. Se infatti rendessero la vera dimensione delle cose belle, tu sai che più piccole del dovuto apparirebbero le parti di sotto, più grandi invece quelle di sopra, per il fatto che le prime sono viste da noi da lontano, le seconde da vicino. TEETETO Certamente. OSPITE Ma non è vero dunque che gli artisti, non tenendo in gran conto il vero, danno alle rappresentazioni non le dimensioni reali, ma quelle che sembrano belle? TEETETO È assolutamente così. OSPITE E non è giusto allora chiamare copia la seconda rappresentazione, essendo essa copiata? TEETETO Sì. OSPITE E questa parte della imitazione sotto questo aspetto non va chiamata, come abbiamo detto prima, arte della raffigurazione? TEETETO Va chiamata così. OSPITE Cosa? Quel che pare somigliare al bello per averne la vista non da una buona posizione, mentre, se uno acquisisce la forza di vedere in profondità tutta l'ampiezza, non rassomiglia al modello, come chiamarlo? Non dovrebbe forse essere chiamato apparenza, dal momento che pare, sì, ma non è la copia? TEETETO Ebbene? OSPITE Ora non è dunque questa una gran parte della pittura e di tutta l'arte della rappresentazione? TEETETO Come no? ............................................. ..............................................." &&&&&&&&&&&&&&&&&&&& penso che Platone avesse già posto le basi di tutta la pittura dal formale all'informale, dal vero all'astratto, da Giotto a Picasso. Il mondo non ha fatto altro che seguire il suo pemsiero. Questo è stata la Grecia
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