Creato da tuacyrano il 25/11/2011

Tua Cyrano

piccante quanto basta, ma anche con un retrogusto un po' amaro ...

 

 

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Amorevolmente t . . . .

Post n°22 pubblicato il 27 Novembre 2011 da tuacyrano
 

"Amorevolmente tro.." è stato tra gli ultimi post di un diario che ho deciso di chiudere anni fa, e che ho poi riproposto sempre, in quanto è parte di me.

A pensarci bene sono nata in una famiglia fuori dalle righe - ritornando indietro nel tempo, tra i ricordi rivedo una vecchia zia che nella classifica delle divorziate in Italia era tra le prime 10 - preceduta da uno zio del 1908 internato nel manicomio di Imola perchè s'era rifiutato di andare ad uccidere altri uomini come lui ...
Fossero vissuti oggi sarebbero stati una "normalissima" divorziata e lui un apprezzabile obiettore di coscienza, a quei tempi invece eran ben altro:

una donna poco seria e un pazzo.

Già! Far scelte simili ai tempi della guerra nel Bel Paese era qualcosa che faceva scalpore, in realtà erano semplicemente persone che pensavano oltre al "suo tempo."
Gli schemi non son quindi mai stati ben accetti dentro le mura di casa mia, v'e nel sangue la necessita e voglia d'esser liberi ad ogni costo. Per questo ritengo di esser stata una di quelle giovani adolescenti che ha bruciato rapidamente le sue tappe in ogni senso e circostanza - all'età di undici anni con l'arrivo del mestruo non scoprì solo che stavo crescendo e diventando donna ma anche della mia sessualità!
Tra le amiche mi espirmevo senza troppi giri di parole o pudori e ricordo con gran limpidezza quel loro ostinarsi a fingere che certi istinti non rientravano nella loro quotidianità.

- per lunghi anni pensai d'esser quella accellerata, forse "malata" e solo dopo decenni alcune di loro si decisero a confidarmi che provavano e facevano esattamente ciò che io dicevo senza mettermi alcun problema.
Per quanto mentalmente libera non ero e son mai stata una disposta a gettarmi tra le braccia del primo che incrociavo, ma non aver problema a parlar di masturbazione apertamente faceva di certo più vociferare nelle case e piazze che i pomp... fatti in ultima fila in un cinema buio di molte mie amiche.
Crescendo non ho mai però voluto venir meno alle mie idee e convinzioni, non l'ho fatto nemmeno per salvaguardare l'immagine di brava madre, moglie o amante. Il parere altrui mi ha sempre interessato poco e quando mi ha fatto male non era certo per l'offesa che conteneva in sè, se mai a ferirmi era perchè proveniva da chi mi conosceva da vicino per chi ero veramente e frutto magari di un mio "no".

Guardando indietro di 30 anni, mi rivedo quattordicenne alle prese con la prima compagnia del paese, dove come se fosse una missione puntualmente trascorrevo il tempo dietro a quelle persone che iniziavano ad avere i problemi con l'eroina, dove impeccabilmente nel provar di cercarli prima che si facessero nei luoghi più isolati ci trovavo le mie amiche a far sesso con il primo che le faceva un complimento.
Il tempo passa, da allora ne è passato non poco e quando oggi le rincontro mi soffermo a guardarle, mi chiedo cosa mai faranno dentro ai loro abiti, sotto alle capigliature aggiustate da una parrucchiera poche ore prima, cosa precede o segue la domenica in Chiesa o si nasconde dietro alle feste di piazza. Mi diverte guadarle mentre osservano le mie scollature, mentre parlano dei miei mariti, del mio ripartire da zero ogni volta, della mia presenza in certi locali notturni e persino di chi in quel momento cammina o è seduto al mio fianco.
"La libertà ha un caro prezzo" diceva mia nonna e più gli anni si aggiungono alle mie spalle e più mi accorgo di quanto sacrosante fossero quelle parole. Avverto da sempre il peso dei pettegolezzi su di me solo per il gusto di dire "sai quella ..." -
solo per poter parlar di sconcezze senza mettesi in ballo ma invece di offendermi ho sempre percepito questo atteggiamento come il frutto più avariato della loro repressione.

Quella che poi sarei e sono io però è in realtà una donna che ha amato tanto e sin da bambina, una che mai ha accettato di far sesso solo per risolvere una grana economica o per garantirsi un livello lavorativo più alto senza merito, ho fatto tutto questo senza mai nascondere che amo far sesso e persino godere da sola se mi gira, ma mai tanto per, e questo di me chi ci ha provato lo sà.

Per quanto libera ho sempre avuto un padrone e quel padrone è stato e sarà sempre il mio cuore. A lui non ho mai saputo dire di no, quando mi diceva "lo ami" non conocevo barriere, limiti o perbenismi, slegavo i cavalli e via che partivo. Non mi mettevo il problema di fottere con chi amavo ovunque, ne che potessero per certi versi vedermi o sentimi e quando amavo - ma amavo così tanto da riuscir a desiderare ogni cosa pur di vedere sul viso di chi amavo i segni dell'appagatezza, intrecciata all'amore - Non ho mai incontrato per questo una perversione che riuscisse a spaventarmi o così "sporca" da farmi retrocedere o rinviare, perchè in quel bisogno animalesco che v'è in me da sempre la parola amore ha sempre avuto il previlegio di essere la prima, l'unica.
Per questo non ho mai usato un preservativo ...
per quanto utile e salutare, era ed è qualcosa che non faceva al caso mio, fottere per amore comportava ad accettare ogni cosa e pur se può non esser condiviso da molti, per amore son sempre stata disposta sia a diventar madre, che a morire.

Qualcuno sostiene il mio modo di pensare malsano, di malsano per come vivo la mia sessualità e l'amore ci vedo il dare me stessa senza provar nulla o rinunciarvi per la paura di avere un dito puntato contro.

Giustifico l'animale per mancanza di mani. Accetto chi sa separare cuore e sesso, qualsiasi decisione altrui, ma su me tutto questo non ha mai funzionato - ne mai funzionerà, da sempre sostengo ne valga del mio essere femmina e credo sia il pensiero antagonista più interessante alla mia mente libertina e ne vado così fiera della mia femminilità che ogni volta che ho avuto davanti l'amore, fare ed essere la peggior tro.. del mio uomo era l'unico titolo nobiliare che mi si addiceva e preferivo.
Alcune per esser troie devon svuotare miriadi di coglio.. a me è bastato solo esser sfacciatamente femmina, e in quel femmina ho dato sempre il meglio di me e forse ci ho giocato così bene da esser confusa con chi per esser tro.. ha bisogno d'entrare in un privè indossando una maschera o da chi sedendosi a cena con figli e marito ha ancora l'utero che cola miscele di sperma che son frutto di una giornata multi prolifera.
Certo che a guardar ora indietro di pensieri me ne vengono davvero milioni, ma tra i tanti che percepisco attorno a me, ci respiro una profonda solitudine, anni ed anni di matrimoni mal tollerati o vissuti da perfetti sconosciuti o infelicemente rassegnati.
Ma che ci posso fare se il mio utero porta i battiti del mio cuore, se ho bisogno di avere sopra o sotto qualcuno che sento come una mia seconda pelle, se mi piace vedere il suo sperma sul mio corpo come perle di meraviglioso color avorio, se adoro leccare il suo sapore come uno dei piatti più prelibati che mai abbia assaggiato ... già che ci posso fare se di chi amo nulla mi schifa e sentendo colare su di me gocce di pipì non mi sento una latrina ma un'anima profodamente sua, profonda come il ricordo della pipì delle mie figlie quando all'improvviso bagnavano il mio abito mentre le tenevo orgogliosamente in braccio tra la gente ...


by LU
[lo specifico già da ora, questo mio scritto non vuole essere un giudizio alle persone come può in certi attimi sembrare. Non sono nessuna per giudicare male quel che altre fanno, ma sono abbastanza per dire che non mi appartiene e tanto meno mi piace]

 
 
 
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