ancora pezzettini
Quasi una pizza margherita... ma senza pomodoro
Mi piacciono le parole...mi piacciono più di quel che mi piace la gente...
le mie parole (a volte) piacciono alla gente...più di quanto piaccio io...
e comunque...sono le mie parole,sono mie queste parole...le partorisco io...ma non sono io...loro hanno una vita diversa...le partorisco,vero,ma come i figli (che non ho né avrò)fanno poi la loro vita...propria e sua...come detto,diventano molto,troppo,tanto,diverse da me... a me piacciono le parole...a volte il senso a volte il suono a volte il disegno che fanno sulla carta,a volte il disegno che fanno sui miei pensieri... e sembrano chiare le parole,sembrano obiettive... sembrano,solo sembrano...il senso non è mai lo stesso per tutti... sembra,solo sembra... è quello che un po’ mi fa soffrire, o qualcosa come soffrire...perché ogni parola porta un senso diverso per ognuno...sembra lo stesso il senso,ma solo sembra...
dico viaggio e fioriscono sensi dappertutto...e fioriscono pure parole intorno attorno sotto e sopra,e fioriscono sensi dappertutto, e per ognuno il senso è altro,e viaggio, luce, amore, casa,piscina,porta,ascensore,locomotrice...scappano...non sono le stesse per me che per gli altri...dico viaggio luce amore casa piscina porta ascensore locomotrice e il profumo è diverso per ognuno...e tutto scappa e tutto scorre e dico scappare e scorrere e scappare e scorrere fioriscono ed il profumo è diverso per ognuno...
a me piacciono le parole...a volte il senso a volte il suono a volte il disegno che fanno sulla carta,a volte il disegno che fanno sui miei pensieri... ma pure il suono è sempre altro... ritmo... respiro... e pure disegnate sulla carta son diverse...chi tratti lunghi,chi piccoli tratti,chi tondo,chi ordinato...e poi sul pensiero,diverse pure... ma adesso vado a nanna,sono stanca... anche se il mio "stanca"… solo io so cosa significa...
« Certi click |
"Mi manchi" mi ha scritto il caro Belfone.
L'ha scritto proprio qui, in questo posto dove ho le mani piene di pioggia, dove le mie guance sono ciliegie e tu te ne vai sempre con un pezzettino nella bocca.
"Mi manchi", mi ha scritto il caro amico.
E l'ha scritto proprio qui, dove divento esperta tessitrice e mi tramo ragnatele di parole per perdermi dentro.
E ah! che bello.
Com'è facile qui fermare il tempo e guardare tutto con gli occhi appena nati. Ah com'è bello qui, dove le onomatopee bastano per dire esattamente quello che voglio dire.
"Mi manchi", mi ha scritto il generoso Belfone e l'ha scritto proprio qui, dove respiro eccome! quando l'aria sembra poca oppure esagerata.
Qui, dove spesso sono io ma non tanto a volte sono io pure troppo e quasi sempre sono io ebbene sì.
"Mi manchi" mi scrive con dolcezza perché so che c'è dolcezza in quel suo lento schiacciare di tastiera.
Sappi che pure io mi manco, caro Belf. Mi manca questa che sono in questo posto.
Ma prima o poi doveva succedere di dover guardare in faccia la realtà e diventare un po' adulta (solo un po', del tutto non ci riesco).
Questo posto è stato a lungo la mia Torre d'avorio ma non posso più sfuggire a certi fatti.
Nulla di straordinario, nulla che non succeda a tutti.
Solo e soltanto la vita.
Ma cavolo, non è per niente facile imparare che non possiamo cambiar posto con chi amiamo o che non sappiamo come cavolo far meno doloroso il suo dolore.
E già, son troppi cavoli ma il vegetarianismo va di moda e chissà se non sono anche un tanto snob.
E no. Non è per niente facile e a volte non so più come si fa.
A volte non ho più voglia e a volte mi sembra che solo faccio finta di aver voglia.
Ma poi mi passa. Mi passa presto.
Sono stanca, vero.
Il corpo pure, ma è sopprattuto la testolina ad essere molto molto stanca.
Purtroppo il cervello non ha l'interruttore e se c'è l'ha, mi sa che non funziona a volontà.
Peccato, perché di quando in quando sono davvero stufa di tutte queste zanzare feroci che zac zac e le farfalle che sip sip e la continua accetta che gnac gnac.
Ma un po' si silenzio, no? Ebbene no, almeno in questo periodo no.
Sintetizzando, ho un po' di cose da sistemare. Anche in me stessa (dentro e fuori).
Ho un po' di cose da imparare e un po' di cose da accettare.
...
Qui mi sono fermata (non ancora per controllare la ortografia ma solo per rileggere).
Uff... e sì lo so, una vera e propria noia, scusatemi. Anzi, scusami belfone. Avrei voluto far di meglio, ma...
E sì...una lunga lunga lamentela...
...
Ri rileggo
Devo dire che anche se sembra un lamento non lo è pero'.
Vabbe' lo so, ho uno strano modo di "non lamentarmi" io. Abbiate pazienza, sono straniera, anzi, magari lo sono sempre stata.
Pure a casa mia e forse anche dentro di me. Sempre straniera.
Ormai non più. È tempo di rimboccarmi le maniche.
Hasta la vista, baby!
(che sia magari una minaccia di ritorno? Non lo so, ho cose da sistemare, cose da accettare...)
Grazie Belfone, ti voglio molto bene.
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