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« Il karma collettivo | Karma ed espansione di coscienza » |
L'effetto farfalla
“Urusvati conosce il valore interiore dei successi e fallimenti terreni. Anche dopo breve tempo se ne nota il significato karmico, e si vede che a volte una sola piccola azione fece pendere la bilancia: allora il fallimento aprì la bella porta della vittoria, o il successo mutò in perdita.
“Nella vita accadono tanti eventi di ogni genere, e solo lo studio del passato ne indica le cause. E soltanto chi sa le cause riconosce la giustizia superiore. Ciò che sembra sfortuna può essere la conseguenza inevitabile d’azioni remote.” (Serie dell’Agni Yoga, Sovramundano III, 518)
Nel precedente post ho citato la teoria del cosiddetto “effetto farfalla”, secondo la quale il piccolo battito di ali di una farfalla potrebbe essere in grado di provocare un tornado in un’altra parte del mondo.
Per chiunque fosse interessato ad approfondire questo argomento, rimando a pagine certamente più autorevoli di questo blog, poiché per i fini che qui ci si propongono, ci è sufficiente soffermarci al concetto che sta alla base di tale teoria.
Ho più volte parlato dell’interdipendenza di tutto ciò che esiste, e di come tale interconnessione trovi riscontro nell’Insegnamento, dove si sottolinea spesso che ciò che osserviamo altro non è che la manifestazione di Una ed Unica Energia. La prima diretta conseguenza di tale fatto (e di non poco conto!) è che qualsiasi evento che interessi la più piccola forma di coscienza contenuta nella Manifestazione Una, ha ineluttabilmente effetto nell’insieme tutto.
E se l’uomo è arrivato a teorizzare che un battito di ali di farfalla può provocare un disastro altrove, allora vuol dire che non soltanto siamo più vicini, rispetto al passato, al comprendere tale interconnessione, ma anche che siamo in grado di immaginare che qualsiasi piccolo elemento può veramente fare la differenza nel Grande Tutto.
A tal proposito, voglio citare un pensiero, attribuito al matematico e logico Alan Turing (considerato uno dei padri dell’informatica), che ritengo oltremodo interessante: “Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza”.
So che si tratta di parole che potrebbero lasciare quanto meno perplessi. Ma, se si accettano queste premesse, si possono trarre due conclusioni che ritengo molto importanti, se non addirittura fondamentali.
La prima è che, per quanto possiamo sentirci separati dal resto dell’universo, pure siamo parte di un complesso sistema di coscienze, ciascuna delle quali ha la capacità di influire sul tutto. Anche H. P. Blavatsky suggerì questo concetto, allorché affermò che “l’Universo è un insieme di stati di coscienza”.
La seconda, che ci riguarda molto più da vicino, è che per quanto possiamo considerarci piccoli ed insignificanti, pure – se lo vogliamo – siamo in grado di contribuire (e di fatto lo facciamo ad ogni istante!) al destino di quell’Uno di cui siamo parte integrante.
Credo che da quest’ultimo pensiero possiamo trarre fiducia e comprendere un poco più a fondo la responsabilità che è nelle mani di ciascuno di noi… nessuno escluso!
Pensieri di luce.
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Inviato da: Morven61
il 25/07/2011 alle 12:55
Inviato da: ormalibera
il 18/01/2011 alle 22:35