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Post N° 290

Post n°290 pubblicato il 12 Luglio 2008 da nuvola.rapida

Ieri sera nella meravigliosa cornice del Castello Cini di Monselice, all'interno della settima edizione dell'Euganea Movie Movement è stato proiettato il film "La giusta distanza". Il regista, Carlo Mazzacurati, non presente per impegni di lavoro ha lasciato a Giovanni Capovilla, il giovane protagonista, il compito di raccontare il film ambientato nel paesino di Concadalbero. Proprio a lui, giovane promessa del cinema italiano, che nel film interpreta un aspirante giornalista, testimone delle vicende del paese e della storia d'amore che nasce tra il meccanico tunisino Hassan e Mara, la nuova maestra arrivata dalla Toscana. Viene proiettata così la vita tranquilla della campagna del Polesine, che ricorda un po' i film di Olmi e Fellini, ma tutta questa pace viene bruscamente interrotta da una  tragedia. E' per trovare un assassino che il giovane Giovanni deve trasgredire alla regola della "giusta distanza" per la quale non  dovrebbe essere nè indifferente nè troppo coinvolto. La giusta distanza tra giornalista e notizia dovrebbe essere non troppo lunga ma neanche troppo corta insomma. Regola da infrangere quando la verità viene celata perchè troppo difficile da digerire per un paese intero, quando è giusto prendere posizione e difendere l'onore di una persona innocente. Suggestivi anche se quasi anonimi i paesaggi di pianura, resi spettacolari dalla fotografia di Luca Bigazzi. Prima fra tutti la scena iniziale del film, che ci regala un volo aereo verso il paese in questione. Azzecata la scelta del regista di affidare i ruoli da protagonisti a tre attori alle prime esperienze, tutto ciò rende il film più reale, più genuino. Perfetto Giuseppe Battiston nel ruolo del tabaccaio arricchito (ma questo non fa testo perchè io lo adoro). Non voglio aggiungere altro, mi sento solo di consigliarlo a chi vuole vedere un film vero con gente semplice, con luoghi atemporali, quasi dimenticati tra le nebbie padane, un film che rispecchia la sensibilità di Mazzacurati e il suo amore per i personaggi, per tutto ciò che i film più commerciali non vogliono raccontare. Per lasciare da parte tutto ciò che è glamour e sfavillante e respirare finalmente aria di normalità...

 
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