Relative

[ri]copule

occhei.
qui nella camera accanto tra un po' si copulerà.
ne avevo già scritto qualche mese e un blogghe fa.

il primo obiettivo sarebbe quello di non svegliarmi di colpo di notte, rubato dalle braccia di morfeo dai gorgheggi estatici d'inequivocabile ispirazione. le pareti sono sottili, ho il sonno leggero e sarebbe oltremodo fastidioso. mica per altro, domani ho lezione. inoltre metti che poi mi convinca che, quei gorghegghi, potrebbero incrociarsi anche in un letto donde sono coricato [o similari] pure io: non sia mai che mi vengano in mente simili assurdità.

inoltre.
ho ripensato a questo post di vega.
ecco, per certi aspetti ho l'impressione che questo mio ed il suo siano imparentati. come incastrati dualmente.
il mio coinquilino copulatore infatti è uno che è impossibile riuscire a fare star zitto.
e spesso parla in maniera manieristica. tarantellosa. guappesca.
gratta gratta però, sostanza poca.
e mi chiedo come un bel po' di donne, apparenemente intelligenti, non lo sgamino nel suo bluffare sornionamente e sorridentemente. e non solo. mi fa strano di come si prestino affinché lui riesca a [parole sue] "portare punti in porta". reiteratamente.

alcune banali considerazioni finali.

• evidentemente deve riuscirgli molto bene. copulare, intendo.
  un giorno gli ho chiesto se oltre la ventrazza abbia anche l'uccello prensile.
  s'è fatto una crassa risata.
  
• lui ha comunque un'altra considerazione di se. io per niente: l'opposto. ci sto lavorando, ma sono ancora un po' lontano da una piena obiettività.
• palesemente sono un po' invidioso. oltre che esentato dalla pratica licenziosa. quindi acidamente commento [e la mia componente femminile soffia sul fuoco]. anche per questo motivo la mia obiettività [ancora] va a farsi un bel giro. poi ogni tanto torna, per fortuna...
  
• ... a leggerlo da qui questo post fa un po' cacare...