da La Nuova Sardegna DOMENICA, 05 APRILE 2009 LA BATTAGLIA PER LE INFRASTRUTTURE Il grido del Nord-Sardegna per lo sviluppo La lunga marcia sulla Sassari-Olbia, la strada promessa e negata dal governo di TIZIANA SIMULA SU CANALE. Il corteo per il diritto alla vita ha marciato composto sulla statale 199, due chilometri d’asfalto che in quattro anni hanno fatto cinque vittime, un tratto di quella “strada maledetta” che da sola basta a dimostrare la necessità della quattro corsie, opera viaria promessa e poi negata dal governo che ha cancellato insieme ai soldi, la possibilità di sicurezza, lavoro e sviluppo. L’operaio e il sindaco, l’imprenditore e il parlamentare, ieri, hanno fatto sentire la loro protesta: battaglia di tutti, senza colore politico. La seconda manifestazione, dopo quella di Oschiri, la prima promossa dal comitato “Pro strada Olbia-Sassari” che rappresenta le comunità di Su Canale, Monti, Chirialza, Enas e Olbia, e di sicuro non l’ultima. Una protesta partita dal basso, che andrà avanti: l’obiettivo è recuperare i 474 milioni di euro dei fondi Fas sottratti alla Sardegna e risalire sul treno delle procedure accelerate del G8. Nel corteo, forze politiche, sociali, sindacali, imprenditoriali e semplici cittadini. C’erano i compagni di università di Ivana, l’ultima vittima della strada, persone che hanno perso i loro cari, «30 anni fa, è morto il mio unico fratello, la strada è ancora la stessa», ha detto Teresa Pira. C’erano genitori con i loro bambini, «era giusto partecipare, per la sicurezza nostra e dei nostri figli», ha aggiunto Grazia Soru. E, poi, gli angeli del soccorso, la Croce Bianca di Olbia e l’Intervol Sardegna, a sottolineare l’emergenza sicurezza. Il percorso, scortato dalle forze dell’ordine, si è fermato in uno slargo. E qui, si è dato il via agli interventi. «Fate di tutto per riportare indietro i soldi», ha detto la presidente del Comitato Rita Padre, rivolgendosi alle istituzioni. «È assurdo che nel 2009 si debba manifestare per rivendicare una strada sicura», ha incalzato Patrizia Desole, altra componente del Comitato, che ha portato anche la solidarietà dell’ex assessore regionale ai lavori pubblici Carlo Mannoni. Poi, le parole di condanna di sindaci, amministratori provinciali e regionali, parlamentari ma anche proposte. Come quella del sindaco di Monti, Giovanni Maria Raspitzu, promotore di una richiesta d’incontro dei sindaci col ministro Fitto. O quella di un coordinamento provinciale con a capo le due province di Olbia-Tempio e Sassari. Tutti hanno plaudito all’iniziativa popolare. A cominciare dal sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, che non ha esitato a criticare lo scippo subìto, riferendo di aver ricevuto rassicurazioni dal presidente della Regione. «Anche le istituzioni hanno più forza se hanno al loro fianco la gente», ha sottolineato il vicepresidente della provincia Olbia-Tempio Antonio Satta. «Abbiamo davanti una battaglia durissima che non potrà essere vinta solo con le fasce tricolori, dovrà essere una battaglia di popolo, per la vita», ha aggiunto Giampiero Scanu. «È una manifestazione che mette in campo l’orgoglio del nord Sardegna che lotta unito», ha evidenziato l’assessore alle politiche sociali di Sassari, Cecilia Sechi. «Dobbiamo essere capaci di guidare questa battaglia con una strategia chiara», ha rimarcato il sindaco di Ozieri, Leonardo Ladu. «Dobbiamo concentrarla laddove si conquistano le pagine delle cronache nazionali», ha suggerito Antonio Perinu. «Bisogna sconfiggere un mostro che si chiama burocrazia e arrivare agli uomini che governano il portafoglio dell’Italia» ha aggiunto Fedele Sanciu. Una lotta che finirà solo con la costruzione della strada, ha fatto notare il vice presidente della provincia di Sassari, Pinuccio Vacca. Sul palco, anche Gavino Sale: «questa è la rapina del secolo, se Berlusconi non ci restituirà i soldi, assedieremo Villa Certosa», ha annunciato il leader dell’Irs. Matteo Sanna ha fatto sapere che la commisione urbanistica trasporti e lavori pubblici da lui presieduta, si riunirà dopo le feste a Olbia. Il tema dello sviluppo è stato toccato dal vicesindaco di Berchidda Antonio Meloni e da Gian Simone Masia della Confindustria, mentre il sindaco di Santa Teresa Piero Bardanzellu ha invitato a una vertenza del nord Sardegna sul fronte viabilità. ------------------------------ |
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il 16/03/2009 alle 09:44