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QUANDO CANTA IL GALLO

Post n°49 pubblicato il 19 Novembre 2006 da JayVincent
Foto di JayVincent

Milano si sveglia.
Ed è bello, bellissimo, che dalle sabbie mobili del PalaScapriano l'Olimpia ne esca grazie alla prova straordinaria di Danilo Gallinari.
A fronte di un primo tempo normale, il nostro Golden Boy risponde con un terzo quarto eccezionale, guidando Milano alla rimonta, dopo che il folletto Grundy e un discreto Nolan ci avevano fatto sprofondare a -12, all'inizio del terzo quarto.
Gallinari chiuderà con 19 punti, 7 rimbalzi, 2 assist e 1 stoppata rifilata, per un 24 di valutazione in 30 minuti di campo.
Ed è meravigliosamente importante che un ragazzo di 18 anni abbia già la maturità di capire quando è il momento di pigiare sul gas e fare girare una partita.
Un'Olimpia che soffre, che incontra l'ennesima serata orribile al tiro dalla lunga (al 24' il primo tre punti della partita, proprio di Danilo), che controlla la situazione a rimbalzo, soprattutto offensivamente, anche senza sfondare con i lunghi.
Insomma, a tratti una serata sinistramente simile a quella di Udine, fortunatamente con una conclusione differente.
La rimonta e il sorpasso si concretizzano grazie all'ottimo terzo periodo di Calabria, che con 8 dei suoi 10 punti riscatta una prova fino a quel momento buia che più buia non si può, grazie alla sicurezza di Garris, che con un paio di penetrazioni e dalla lunetta fa vedere la corda a Teramo.
Una menzione importante per TJ Watson, che in 20 minuti piazza una doppia doppia da 12 punti e 11 rimbalzi, per un eloquente 23 di valutazione, ben al di sopra della prestazione di Blair.

Insomma, una vittoria nel suo complesso non esaltante, non figlia di un gioco fluido, anche se le palle perse sono state per lo meno limitate a quota 12 (che dovrebbe comunque essere una soglia massima oltre la quale non spingersi mai, tassativamente).
Una vittoria che è il miglior viatico per affrontare il derby di domenica, contro una Cantù tutt'altro che irresistibile, che perfino nel suo fortino non riesce più a fare paura.
Banale, assolutamente, dire che la concentrazione deve essere massima, altrettanto superfluo dire che i due punti sono da conquistare, senza se e senza ma.
Nella speranza che il nostro Gallo pulcino possa lasciare il primo di una lunga serie di marchi a fuoco sui derby di presente e futuro.

 
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