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Post N° 284

Post n°284 pubblicato il 25 Agosto 2006 da oltrelamente1970
Foto di oltrelamente1970

Vecchio, si era proprio vecchio quel palazzo, dove ho passato i miei primi 23 anni di vita,come potrei dimenticarlo?!

Possente era il portone in legno rosso tarlato, con due pomelli d'orati, che la portiera con cura, ogni giorno lucidava con il Sidol, quell'odore mi piaceva in un modo esagerato.

Cento e uno scalini, che salivo a quattro a quattro, per ritrovarmi al quinto piano,
il mio piano,
interno quindici, la mia porta, l'aprivo ed ero a casa,
piastrelle in marmiglia, che mia madre lucidava ogni giorno,
lasciando per casa il profumo di cera,
come mi divertivo calzando le pattine, a scivolare per l'ingresso.

La cucina bianca, una cappa che mia madre aveva addobbato con nastrini di raso arancione, riprendendo il colore della carta da parati, da bimba credevo che quella cappa fosse magica,
perche' ogni anno il giorno della befana, li' sotto c'erano tutti i miei regali, era li' la mia prima bicicletta, una Graziella arancione, il mio primo strumento musicale, un piccolo pianoforte della Bontempi.

La mia cameretta, il mio nido, mi piaceva viaggiare con l'immaginazione, sdraiata sul mio lettino, appoggiando i piedi alla parete, la testa che penzolava fuori dal letto, fissavo il soffitto,
e via per i miei viaggi di fantasia, spesso era mia madre a riportarmi alla realta' sgridandomi,per i piedi appogiati sul muro.

Nella mia stanza c'era una piastrella che dondolava, e si poteva alzare, e quindi io sotto quella piastrella,nascondevo i miei segreti, mi ricordo che avevo nascosto 5 lire ero convinta fosse il mio portafortuna, poi c'era una figurina di topogigio, che mi piaceva molto,
perche' poi li tenevo nascosti li' ! questo proprio non lo so.

La sala da pranzo, era per me il salone dei balocchi, era piena di cose che non potevo toccare,
il lampadario enorme con gocce di cristallo, illuminato dai raggi del sole che entavano dalla finestra,
donava a quella stanza riflessi fantastici e surreali, appoggiata su un mobile,
c'era una gondola con carillon ,ricordo di venezia, una conchiglia enorme che mio padre aveva trasformato in lampada, alcune bottiglie erano in mostra nella cristalliera, rivestite di abiti fatti all'uncinetto, ed ognuna rappresentava qualche cosa, la piu' bella era una che aveva come copritappoil muso di un cagnolino, con tanto di orecchie occhioni e linguetta rossa.

L'ho lasciata tredici anni fa la mia vecchia casa......... ma la porto dentro di me , come un'amica da non dimenticare.

(oltrelamente)

 
 
 
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