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La mia isola

Post n°67 pubblicato il 18 Aprile 2006 da maredolce72
Foto di maredolce72

Era da tempo che desideravo farlo. Dopo tutte le querelle politico societarie, oggi vi parlerò del posto in cui vivo. Ischia ha un'origine vulcanica, come i Campi Flegrei. Eruzioni e terremoti hanno condizionato la vita degli antichi abitatori. Prima che sbarcassero i coloni greci dell'Eubea che intorno al 770 a.C. fondarono Pithecusae . Gli abitanti preistorici fecero i conti con i "sussulti" del territorio. Pithecusae divenne, come ricorda il grande archeologo Giorgio Buchner, che ne ha portato alla luce i preziosi tesori, il "crocevia del mondo antico". Fu fondata prima di Cuma e la gente che la popolava era dedita prevalentemente all'attività metallurgica e alla produzione di vasi: abbondava argilla e la produzione di vasi dipinti in stile tardogeometrico o di ispirazione corinzia e protocorinzia, fioriva di pari passo. L'esempio che ha sancito per Pithecusae il posto di assoluto prestigio nella storia dei Greci d'Occidente, e fornito dalla coppa che reca inciso un epigramma ormai notissimo. E' la cosiddetta Coppa di Nestore, e la sua iscrizione è tra le più antiche conosciute: "Coppa di Nestore, buona a berci ... Chi beve da questa coppa subito sarà preso dal desiderio per la ben coronata Afrodite". In Eta Romana, Silla diede vita alla repressione perchè sull'isola fu concessa ospitalità a Mario, nell' 82 a.C. ed il nome di Ischia fu sostituito definitivamente con quello di Aenaria. La presenza delle terme, poi, contribuì ad aumantare l'interesse anche dei primi "turisti". Nel medioevo si risentirà della minaccia delle invasioni barbariche e delle scorrerie piratesche dei Saraceni. "Assalti" dal mare che costrinsero gli isolani ad affollare il Castello, il Castrum Gironis. Tra incursioni e saccheggi, lo sviluppo urbanistico ebbe una sua continuità intorno al lago del "Pantanellum" (il porto attuale di Ischia).
Spicca la città di Ischia con il Castello Aragonese, cui nel versante Occidentale fa da pendant il già cresciuto agglomerato foriano. Il Castello , dopo il completamento voluto da Alfonso D'Aragona si era trasformato in un affascinante cenacolo di artisti e letterati. La prima metà del XVI secolo, grazie a Costanza D'Avalos, Vittoria Colonna, Giovanna e Maria D'Aragona, vide esplodere un enorme fermento intellettuale. Poi, ancora le incursioni piratesche: è l'epoca della costruzione dei Torrioni di avvistamento. E quando questi pericoli cominciarono a scemare, ricomincia l'espansione urbanistica, mentre gli avvenimenti politici fanno spopolare il Castello, e si intensifica la conquista della campagna. Si arriva all'apertura del lago di Ischia al mare, in modo tale da trasformarlo in porto, grazie al re Ferdinano II di Borbone (1854). L'arso, reso tale dalla colata del 1301, viene trasformato in pineta grazie all'intuizione geniale del botanico Gussone, "padre" del verde ischitano. Negli anni '50 Ischia ritrova un attivismo culturale di grande respiro e, soprattutto, grazie alla scoperta di Angelo Rizzoli, mecenate ed ispiratore del benessere economico dell'isola, la rampa di lancio del turismo. La bellezza dei paesaggi, l'atmosfera magica che si può godere dai numerosi panorami dell'isola nonchè le proprietà terapeutiche hanno fatto dell'isola d'Ischia un luogo di villeggiatura da sogno, tra i più ambiti del mondo.
Ischia è la maggiore tra le isole dell'arcipelago del Golfo di Napoli, città dalla quale dista 18 nautiche, ed occupa storicamente una posizione strategica nel cuore del Tirreno e del Mediterraneo ( vi è anche una base Nato ), a 40-44' di Latitudine Nord e a 13-55' di Latitudine Est. Sono stati i marinai d'Oriente che frequentavano queste acque, ad attribuirle il nome di "Ischia", che significa " a sinistra", perché in questa posizione la incontravano avvicinandosi al porto partenopeo. L'estensione di 46,33 Kmq, la pone all'ottavo posto tra le piccole isole italiane. E' un vero e proprio piccolo continente, per la varietà dei climi e dei microclimi, favoriti da un territorio molto vario: boschi estesi, pinete, colline e montagne, tra le quali svetta il monte Epomeo (788 metri sul livello del mare), che nascondono i misteriosi fenomeni secondari del vulcanesimo, e la straordinaria ricchezza di acque minerali e termali, che "ribollono" anche lungo le spiagge. L'isola, che ha una popolazione complessiva di circa 75.000 abitanti, è divisa in sei Comuni che costituiscono altrettante stazioni di cura termale: Barano, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana. Io vivo nel comune di Forio ( il comune dei saraceni, infatti dicono che abbiamo la discendenza dai greci ed il sangue dei turchi ) . Vi invito a visitare il link che vi lascio per farvi un'idea di dove invece lavoro: http://www.santangelo.org/first.asp 

 
 
 
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