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Un blog creato da mallarme2005 il 20/06/2007

Si sta come dautunno

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« Passeggiata autunnale (O...Nazim Hikmet. »

Dove dormono le stelle, Rimbaud incontra Ofelia e la sua dolce angosciante follia.

Post n°31 pubblicato il 02 Novembre 2007 da mallarme2005


 





I

Dove dormono le stelle, nell'onda calma e nera

la bianca Ofelia ondeggia come un grande giglio,

ondeggia lentamente, stesa nei suoi lunghi veli...

- Arrivano dai lontani boschi i gridi della caccia.

Sono più di mille anni che la triste Ofelia

passa, bianco fantasma, sul lungo fiume nero.

Sono più di mille anni che la sua dolce follia

mormora una romanza alla brezza della sera.

Il vento bacia i suoi seni, sciogliendo in corolle

i suoi grandi veli cullati mollemente dalle acque;

i salici fruscianti piangono sulla sua spalla,

sulla sua ampia fronte sognante s'inchinano i fuscelli.

Le sfiorate ninfee intorno le sospirano;

talvolta Ofelia sveglia, in un ontano che dorme,

qualche nido, da cui sfugge un breve fremito d'ala:

- un canto misterioso scende dagli astri d'oro.

II

O pallida Ofelia, bella come le nevi!

Tu sei morta bambina rapita dalle correnti!

- I venti di Norvegia dalle alte vette

ti avevano parlato dell'aspra libertà;

e un soffio, scompigliando la tua folta chioma,

al tuo animo sognatore portava strani rumori;

e il tuo cuore ascoltava il canto della Natura

nei pianti degli alberi, nei sospiri notturni;

e la voce dei mari folli, immenso rantolo,

spezzava il tuo sesso fanciullo; troppo dolce e umano,

e un mattino d'aprile, un bel cavaliere pallido,

un pazzariello, si accoccolò muto ai tuoi ginocchi!

Cielo! Amore! Libertà! Quale sogno, o pazza mia!

Tu ti scioglierai in lui come la neve al sole:

le tue grandi visioni strozzavano la tua parola

- e l'Infinito terribile sbigottì il tuo occhio cupo.

III

- E il poeta dice che ai raggi delle Stelle

vieni a cercare, di notte, i fiori che cogliesti;

e d'avere visto sull'acqua, distesa fra i suoi lunghi veli,

la bianca Ofelia, come un gran giglio, ondeggiare.

 

 
 
 
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