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VIAGGIARE CON LA MENTE.Qualche volta si ha l'impressione,viaggiando,di andare a picco,di avere la nebbia intorno a se'.Viaggiare e' un istinto,una inquietudine,un movimento che viene da dentro che spinge ad andare

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Post N° 417

Post n°417 pubblicato il 16 Giugno 2006 da rockdreamer
 

LA BEAT GENERATION 1944-1965





Beat è il viaggio dantesco, il beat è Cristo, il beat è Ivan, il beat è qualunque uomo, qualunque uomo che rompa il sentiero stabilito per seguire il sentiero destinato

(G. Corso)

Ho passato i miei teens….secoli fa…a sognare sulle pagine di Kerouac,a simpatizzare per tutti i dannati del dharma,gli outsiders e ho continuato
alla ricerca  della mia strada  per far emergere ciò che Cooper  chiama ‘il primo rivoluzionario che è in ciascuno di noi’ e Laing ‘le possibilita’ autentiche’ da cui siamo estraniati.
La strada…
 del dharma…bisogna avere il coraggio  di riconoscerla e seguirla..e continuo ad andare
A me piacciono troppe cose e io mi ritrovo sempre confuso e impegolato a correre da una stella cadente all'altra finché non precipito.
.Non ti preoccupare della morte, quando ci arrivi, perché non lascia impronte.( Kerouac-On the road) 

1944 NEW YORK,l’inizio
Kerouac e Burroughs a  New York scrivono insieme ‘And the Hippos were boiled in their tanks’
1965 Londra,la fine
Reading al Royal Albert Hall. 7000 persone rivendicavano il proprio diritto a esprimere nuovi valori. I poeti leggevano poesie contro la guerra in Vietnam.Fernanda Pivano scrisse che quell’evento introdusse in Europa i Figli dei Fiori
BEAT..BEAT..BEAT
1947: Kerouac da’ il via alla beat generation.
Beat - diceva Kerouac - vuol dire  ribellione. ritmo della musica jazz, be-bop, la scoperta di se stessi,la vita sulla strada, il sesso libero,l’alcool, la droga, i valori  umani,la coscienza collettiva, il buddismo zen :l’unica religione rispettosa dell’individuo, della sua differenza, rifiuto del lavoro fisso,di una fissa dimora.Si vive  da soli o in gruppo in qualche buco nella metropoli .
In vent’anni durante la beat generation: la bomba atomica,la guerra del Vietnam,la rivendicazione razziale,i movimenti pacifisti.
LA LETTERATURA BEAT
Lo stile beat si ispira a Walt Whitman (Leaves of Grass -1855),al jazz di Charlie Parker, Miles Davis, Dizzy Gillespie, Thelonious Monk, Dexter Gordon.
La parola’beat’ nasce nel 1952 con un racconto di John Clellon Holmes  intitolato’Go’.
Kerouac, Ginsberg, Borroughs, Ferlinghetti, Corso, Diane Di Prima, Mailer, intorno alla Columbia University prima e alla City Lights Books designarono i principi della filosofia beat.
Erano stati in riformatorio,i nospedale psichiatrico,in prigione.
On the road, scritto nel 1951, su un rotolo di carta da telescrivente, portato nello zaino per sei anni in giro per l'America fu respinto dagli editori per molti anni.
Fu pubblicato nel 1957 un anno dopo ‘Howl’ di Ginsberg ritenuto allora osceno
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la din-amo stellata nel macchinario della notte,che in miseria e stracci e occhi ínfossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz
LA POESIA
http://tenaviv.interfree.it/poesie/urlo.htm

Da quel momento vari romanzi saranno alla base del fenomeno hippie negli anni Sessanta.
IL LIBRO CULT: ON THE ROAD
Che cos'è quella sensazione quando ci si allontana dalle persone e loro restano indietro sulla pianura finché le si vede appena come macchioline che si disperdono?...E' il mondo troppo vasto che ci sovrasta,ed è l'addio.Ma noi puntiamo avanti verso la prossima pazzesca avventura sotto i cieli.
Dopo 50 anni e’ rimasto un libro che prima o poi si legge.Il racconto di un viaggio verso sud dei due protagonisti, Sal e Dean.
Nel libro l’ ansia di vivere i proprio ideali,il vivere il qui e ora senza una méta all'irrequietezza e al mal di vivere della highway americana, della quale oggi non rimane ormai che il mito.
Un viaggio senza destinazione
Sal, studente universitario di origini italiane, incontra per la prima volta Dean Moriarty a New York.Dean conduce  una sua vita forsennata, alla ricerca di quel padre, che rimarrà vivo solo nei suoi ricordi.Iniziano il viaggio.
Il viaggio e’ la metafora della vita, un viaggio senza meta, dove l'essenziale è vivere ogni istante on the road.
 da New York a Denver
a Denver si unisce agli amici Chad King, Carlo Marx e Dean: dopo Kerouac si sposta in California, dove conosce Terry e decide di tornare a New York in autostop, ma alla fine lei deve rinunciare.
New York
Salvatore Paradise (Kerouac) vive con la zia, scrive un libro e va a scuola; dopo riceve la visita di Dean ed altri due amici arrivati dalla California, con i quali comincia a bazzicare la casa di Marx. Decidono di tornare in California in auto, ma arrivato a Frisco s'accorge di non legare più con loro e riparte in autobus.
Un secondo periodo di follie da Denver a Frisco, e poi un viaggio in Messico, sempre dietro  Dean, finché questi non si stanca di quella vita e torna a Frisco da sua moglie Camille.
il tema della amicizia

piu’ importante dell’ amore ma non abbastanza per fermarsi.
Mary Lou, Chad King, Carlo, Tim Gray: sono soltanto alcuni dei nomi degli amici, tutti appartenenti alla stessa banda, ma destinati a prendere ognuno la propria strada.

nella foto: Lo "scroll", il manoscritto originale su cui Jack Kerouac scrisse "On the road" il capolavoro della letteratura beat

 
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