Creato da roman.dransky il 07/09/2010
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Pił di qualunque altra cosa

Post n°166 pubblicato il 14 Maggio 2015 da roman.dransky

Siam sempre stati uguali
io e te
uguali si
ma nel senso che
in una maniera differente
uguali
come il giorno e la notte
che sempre calano e poi risorgono
si accendono e poi si spengono
complementari eppure
agli antipodi di se

ti ho amata oltre i confini del mondo
e per un pò
odiata anche di più
e ancora adesso non so
se cosa sono per te
un passatempo oppure
un ritrovo per la sera
di glaciale atonia
in cui ritirarti assorta
se fuori è freddo e hai paura
di rimanere così
selvaggia e sola
nera
inaccessibile e fiera
come madonna di frontiera
in un rifugio parigino

avrei voluto così
tenerti con me
una notte dopo l'altra
guardandoti dormire
e ancora poi
difenderti da te stessa
dai dubbi e le paure
che coltivi sotto il sole
e con le quali ti torturi
per l'ansia od il timore
di essere ciò che sei

e non stupisca
se dopo tutto questo tempo
io sono ancora qui
a rotolarmi nel ricordo
di quest’amore sotto sfratto
che dell’incanto canti
di quella ruvida meraviglia
della mistica che si schiuse
sulle leggi della chimica
e mi rapì il cuore
in quei tuoi occhi scuri
fra i tuoi capelli neri
nel nido ossessione
il desiderio il sangue
e la passione che diventò
e ancora lo diventa
insana e folle
dapprima incubo e possesso
e poi malinconia

ma non ho mai smesso
di sentirti così
intimamente mia
più di qualunque altra cosa

 
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