Post n°12 pubblicato il 21 Agosto 2009 da innocenti3
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Post n°11 pubblicato il 20 Agosto 2009 da innocenti3
Caro Ministro Brunetta, permette una domanda sulla corruzione? di bastiano insegnante di storia dell’arte, imprenditore dei beni culturali, libero pensatore disorientato a sinistra Pochi sanno che tra i primissimi atti del Governo Berlusconi c’è stata la soppressione dell’Alto Commissariato contro la corruzione nella Pubblica Amministrazione. Si tratta di un Governo il cui capo non è incriminato per aver corrotto David Mills, il proprio consulente esperto in paradisi fiscali, affinchè testimoniasse in modo da evitargli un mare di guai nei processi che lo vedevano coinvolto, solo grazie al Lodo Alfano. Sembra un controsenso ma è la tragedia in atto nella scena del teatro politico italiano. Un governo che promette di sconfiggere la mafia ed è guidato da un partito fondato da due personaggi: uno condannato a nove anni, in primo grado, per mafia, l’altro condannato in via definitiva per corruzione in atti giudiziari. Anche il dichiarato impegno dello stesso governo contro la corruzione cozza contro decisioni esattamente contrarie ad ogni intervento utile per contrastare e reprimere il fenomeno. Il dicastero del ministro Brunetta ha ereditato le funzioni dell’anticorruzione ed ha presentato il suo primo atto di analisi e indirizzo del fenomeno corruzione. Caro Ministro Brunetta, ho accolto con sincero interesse i suoi propositi di migliorare il funzionamento della Pubblica Amministrazione. Interesse che è scemato nel constatare la discrasia tra la risonanza mediatica ed i reali effetti prodotti dal suo “piglio decisionista” che sembra accanirsi contro categorie più deboli del pubblico impiego mentre usa guanti vellutati quando deve agire con le alte sfere che detengono e maggiori responsabilità dell’inefficienza. Con uno dei primi atti - il Decr. L. n.112 con l’art. 68, comma 6, lettera a) recante "disposizioni urgenti per lo sviluppo economico" il suo governo ha soppresso l’Alto Commissario per la prevenzione ed il contrasto alla corruzione, creato nel 2003, le cui competenze col nome di SAET sono state trasferite al Suo Ministero. Nel corso del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio scorso, Lei, Ministro Brunetta ha illustrato i contenuti del Primo Rapporto al Parlamento sull’attività del Servizio anticorruzione e trasparenza (SAeT) del Dipartimento per la Funzione pubblica. Con tutto il rispetto, signor Ministro, considero la relazione (me la sono letta tutta) una COLOSSALE PRESA IN GIRO, oserei dire anche offensiva dei suoi concittadini. Per sua memoria ne riporto uno stralcio, tratto dal sito del Governo: (testuale) http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/servizio_anticorruz_trasparenza/ "Nelle conclusioni del Rapporto vengono evidenziati quali sono gli elementi più importanti per combattere la corruzione: la volontà politica, (sic!) la pressione dell’opinione pubblica, e gli strumenti adatti per analizzare, valutare e trattare il rischio corruzione. Insomma, per sconfiggere la corruzione, secondo Lei non servono strumenti di indagine scientifica (intercettazioni, comparazioni, rigorose statistiche sulle aggiudicazioni, profili dei componenti le commissioni d’appalto, albo dei dirigenti responsabili dei procedimenti, autority regionali presenti nel territorio, sanzioni immediate per coloro che tralignano) Ma, secondo il Suo Ministero è SUFFICIENTE la VOLONTA’ POLITICA, la PRESSIONE DELL’OPINIONE PUBBLICA!!!! Si tratta di azioni per le quali SUO governo non dimostra molta passione, visto che vuole ridurre al 10% le intercettazioni e sta per approvare norme che limitano il diritto di cronaca, l’unico strumento per formare la pubblica opinione. Mi scusi la franchezza, signor Ministro, da socialista (serio) ad ex socialista (sennò non farebbe ste figuracce) lei pensa che nessuno si sia accorto che della lotta alla corruzione al Suo governo non gliene può fregare di meno? Come farà a far digerire al Capo del Suo Governo - il quale, glielo rammento nel caso se lo fosse scordato, è sfuggito ad un processo per corruzione solo grazie ad una legge ad personam - qualsiasi iniziativa seria finalizzata a reprimere il fenomeno? Lei è perfettamente conscio della sua impossibilità di praticare quel sano istituto che prende il nome di “buon esempio” Mi dimostri, se può e se vuole, che Lei vuole combattere questo fenomeno molto più pericoloso e dannoso dei tanto odiati fannulloni. La corruzione, come ha detto la Corte dei Conti, sta devastando la nostra debole economia ed è permeata in tutti i gangli della P.A. I corrotti ed i corruttori non sono affatto una piccola minoranza ma stanno condizionando le procedure sfruttando l’impotenza degli strumenti repressivi e la pavidità della parte sana del paese che preferisce adeguarsi per sopravvivere o al massimo tacere. Il Suo rapporto, caro ministro Brunetta, si conclude così - e spero davvero Lei lo abbia presentato senza averlo letto altrimenti sarebbe davvero da preoccuparsi: Il SAeT, dunque, vuole essere, anche se per il momento solo nelle intenzioni, una struttura all’avanguardia nel panorama europeo ed internazionale. Le premesse per diventarlo ci sono tutte e la volontà di esserlo dovrebbe trasparire con evidenza dal presente rapporto. Solo per galateo le risparmio, ministro Brunetta, che cosa TRASPARE da questo suo vergognoso "Rapporto" che ha minor peso dell’aria fritta. Ogni altro commento guasterebbe. So benissimo che non risponderà. Questa lettera sta nel suo sito dal 16 marzo 2009 e, nonostante vari solleciti, non s’è degnato di rispondere. Del resto la capisco. All’imbarazzo dell’ammettere che a capo del suo governo c’è chi sulla corruzione ha fondato il suo impero mediatico, e politico, lei preferisce un più igienico silenzio. Un vero peccato per la sua intelligenza e, mi permetta, per la sua dignità di moralizzatore di cui mena fiero vanto. fonte: http://www.agoravox.it/Caro-Ministro-Brunetta-permette.html |
Post n°10 pubblicato il 15 Agosto 2009 da innocenti3
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Post n°9 pubblicato il 08 Agosto 2009 da innocenti3
di Marco Travaglio - 8 agosto 2009 Oggi partono le ronde, ma questa non è una notizia. Il braccio destro del fornitore di mignotte del presidente del Consiglio è in galera per spaccio di droga, ma anche questa non è una notizia. Ieri Al Pappone ha detto che la crisi non c’è e minacciato i giornalisti, almeno quei pochi che non sono suoi dipendenti e non vorrebbero diventarlo (“delinquenti” quelli di Repubblica, nemici quelli del Tg3), ma anche questa non è una notizia. L’altroieri a Milanello aveva auspicato interviste e conferenze stampa senza domande, ma anche questa non è una notizia. Il Corriere della sera s’è portato avanti e ha nascosto la notizia dell’Espresso su Cappuccetto Cicchitto indagato a Pescara con un titolo da Settimana Enigmistica (“Abruzzo, accuse sulle candidature pdl. Coinvolto Cicchitto: calunnie, ho spiegato tutto ai pm. Ipotesi archiviazione”), ma anche questa non è una notizia. La notizia, intesa come fatto sorprendente, tipo uomo che morde cane, è la lettera aperta di Nichi Vendola, governatore della Puglia e segretario di Sinistra e Libertà, a uno dei pm antimafia di Bari che indagano sulla sua vecchia giunta, Desirèe Digeronimo. Farà piacere agli elettori della cosiddetta “sinistra radicale” sapere che il loro leader definisce un’indagine giudiziaria “strumento di una campagna politica e mediatica che mira a colpirmi”, a “costruire scientificamente la mia morte”, in cui “i briganti prendono il posto dei galantuomini”. Dopodichè pretende di scegliersi il pm che più gli aggrada, intimando alla Digeronimo di “astenersi per la ovvia e nota considerazione che la sua rete di amici e parenti le impedisce di svolgere con obiettività l’inchiesta”. Le insegna il mestiere, invitandola a spogliarsi di “una mole di carte trattenute dalla Procura antimafia” mentre avrebbero “attinenza con eventuali profili di illiceità nella Pubblica Amministrazione”. La accusa di aver acquisito “atti che costituiscono il processo di gestazione di alcune leggi, come se le leggi fossero sindacabili dall’autorità inquirente”. E conclude brillantemente con un ultimo copia-incolla del prontuario berlusconiano anti-giudici: “polverone”, “spettacolarizzazione delle indagini”. Mancano solo il “giustizialismo” e la “giustizia a orologeria”, e poi pare di sentir parlare un Berlusconi, un Ghedini o un Bondi qualsiasi. Il tutto dalle labbra di Nichi Vendola, già icona dell’antimafia “de sinistra”, già paladino della legalità e della questione morale, già animatore degli incontri di Libera con don Ciotti e col fior fiore della magistratura più impegnata. E’ bastato che i magistrati cominciassero a ronzare nei suoi paraggi, e il compagno Nichi è diventato come tutti gli altri politici. Un Berlusconi Rosso. Che non ce l’ha, beninteso, con la magistratura in generale né con tutti i magistrati: solo, bontà sua, con quelli che si occupano di lui o dei suoi amici. Proprio come il Cavaliere, il quale non s’è mai permesso di prendersela con i pm di Vipiteno o di Peretola: ma solo con quelli di Milano, Palermo, Napoli e via via delle altre procure che s’imbattono nei reati suoi e della sua corte. Naturalmente la pm Digeronimo, iscritta a Magistratura democratica (la corrente che Berlusconi considera popolata di “toghe rosse”…) non ha il dono dell’infallibilità: può darsi che abbia commesso errori, e perfino abusi. Nel qual caso, a un potente come il governatore di Puglia, non mancano le sedi a cui rivolgersi: il Csm (ultimamente molto sensibile alle lagnanze dei politici contro i magistrati che indagano “troppo”), i vertici della Procura di Bari, il Gip, il Riesame, l’Appello, la Cassazione e così via. Il fatto è che di questi abusi e/o errori, nella sua incredibile lettera aperta al “suo” pm, non c’è traccia. La competenza del pool antimafia o di quello specializzato nei reati contro la Pubblica amministrazione la decide il procuratore capo, non l’amico degli indagati. Le indagini sulle leggi regionali non violano affatto l’insindacabilità – prevista dalla Costituzione – dei “voti dati” nelle assemblee elettive: se uno, per dire, si vende una legge in cambio di tangenti, è un corrotto e deve finire in galera. Ciò che viene punito non è l’aver votato una legge, ma l’aver ricevuto qualcosa in cambio. Le leggi, tanto per essere chiari, si fanno gratis, non a pagamento. Quanto alla “spettacolarizzazione dell’inchiesta”, non si capisce di che parli questo signore: non risultano interviste della pm incriminata, risulta invece che la sua indagine sia stata doverosamente seguita da alcuni mass media, visto che riguarda un vorticoso malaffare intorno alla giunta Vendola. Ma questa si chiama informazione, non spettacolarizzazione. Quanto, infine, alla “rete di amici e parenti” che dovrebbe indurla a sloggiare, Vendola avrebbe il dovere di fare nomi e cognomi, anziché alludere con linguaggio obliquo: finora si sa che la Digeronimo era sposata con un imprenditore poi finito in politica col centrodestra, da cui però è separato da 8 anni, e che fra i suoi amici c’è la sorella di Vendola, Patrizia. Tutto qui o c’è dell’altro? Se non ci fosse dell’altro, verrebbe da dubitare della sanità mentale di un leader che in un sol giorno, con una sola lettera di nessuna utilità per lui e per la sua parte politica, ha buttato alle ortiche un patrimonio di credibilità conquistato in vent’anni di battaglia anche nobili. Ha gettato nella costernazione milioni di elettori che l’avevano votato proprio perché si illudevano di una sua “diversità” dal resto della casta politicante. E ha fornito il destro a gente come Fitto e Gasparri di rinfacciargli, rispettivamente, “un atto arrogante e intimidatorio” (parola di uno che ha fatto sguinzagliare gli ispettori di Alfano contro i magistrati che lo stanno processando) e “un linguaggio mafioso” (senti chi parla). Intanto ha seguitato a non rispondere alle questioni politiche (quelle penali si vedranno) grosse come una casa che hanno dato via allo scandalo della Sanità pugliese: il suo assessore dimissionario Alberto Tedesco, di cui opposizioni e Idv denunciavano da anni i conflitti d’interessi famigliari, sempre difeso da Vendola finchè fu inquisito per corruzione e dunque prontamente promosso senatore dal Pd; e i rapporti del governatore con alcuni figuri legati a brutti giri di rifiuti che avrebbero minacciato a picchiato un giornalista coraggioso, Alessio Dipalo. Il mese scorso Nichi sembrava aver compreso la portata dello scandalo, infatti aveva azzerato l’intera sua giunta, rifacendola tutta nuova. Tutta, tranne un elemento: se stesso. Squadra che perde si cambia, fuorchè l’allenatore-presidente che l’ha scelta. Comodo battere il "mea culpa" sul petto degli altri. http://antefatto.ilcannocchiale.it |
Post n°8 pubblicato il 03 Agosto 2009 da innocenti3
Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia |
Post n°7 pubblicato il 02 Agosto 2009 da innocenti3
Tutto ciò che l'italiano medio conosce, lo deve alla televisione. Ma l'italiano medio non sa che la televisione mente in modo sistematico o, se lo sa, se ne infischia e se la beve tutta. La televisione è nata per mentire e vendere fumo, è nata per fare propaganda, per soggiogare in maniera subdola le coscienze, per poterle modificare. Chi crede di informarsi accendendo il televisore è solo un ingenuo. Occorre sapere che la tv è sempre manipolata e maipolante e che i programmi sono progettati per un pubblico di 12 anni di età media. Questo non lo diciamo soltanto noi, ma fior di studiosi. Ora si dà il caso che il primo ministro del nostro governo detenga il potere di tutte le reti nazionali e che lo stesso primo ministro, plurinquisito, corruttore, piduista, voltagabbana, puttaniere, stia letteralmente nascondendo la verità agli italiani. Gli esempi da fare sarebbero tanti, troppi, ma quello relativo alla ricostruzione delle zone terremotate d'Abruzzo è veramente inconcepibile. La tv mostra Berlusconi trionfale, sul tetto di una nuova palazzina a piantare la bandiera italiana (manco fosse Armstrong sulla luna) e tutti i cronisti, pseudogiornalisti, a emanare dispacci di regime sugli ottimi risultati ottenuti dal governo e sulla promessa che entro il 30 di novembre (massimo dicembre) si daranno le case ai cittadini sfollati. Quattro mesi di bugie e non sono ancora finite. La realtà è ben diversa, quattro palazzine di cemento appena costruite non dànno un tetto a 50 mila sfollati. Conoscendo Berlusconi, non ci stupirebbe sapere che quelle palazzine siano state costruite per fare da scenografia alla messinscena della bandiera italiana con le riprese dall'elicottero. L'Italia è offesa da quel gesto! La realtà è diversa, i terremotati d'Abruzzo sono incazzati all'inverosimile, ma la tv non lo fa vedere, non mostra le proteste dei cittadini (proteste clandestine, visto che -pensate un po'- sono state vietate), non rivela il fatto che vengono sequestrati striscioni e che loschi e arroganti energumeni con occhiali neri urlano in faccia ai manifestanti 'quello che bisogna fare lo decidiamo noi, è chiaro'?. E' tutta una menzogna, in cui gli italiani vivono beati e beoti. Tutto è falso, anche le cifre dell'ISTAT, anche le informazioni circa il numero degli studenti bocciati (più alto, secondo il Ministero, ma solo per giustificare la severità di una 'riforma' che, in verità, è stata severa soltanto con i lavoratori della scuola, mandandoli a spasso con un calcio in culo). False sono le informazioni, le promesse di Berlusconi e tutti i dati emanati dalla televisione. Persino le notizie di cronaca non rivelano il vero stato del Paese, poiché i direttori dei TG scelgono ad hoc le notizie, in base a quel che conviene al governo. Allora, ad esempio, si cercano con il lanternino notizie di stupri commessi da stranieri per giustificare una legge anticostituzionale con ronde annesse. Si nascondono i morti sul lavoro per far sembrare che in Italia non esista il problema. In compenso, se muore un militare, la prima pagina è sempre garantita, come minimo! E' tutto falso, signori! Le interviste sono montate ad arte, tagliando le parti sconvenienti, eliminando testimonianze scomode o piazzandole in punti di facile rimozione cerebrale. E che dire di questa fantomatica pandemia da influenza suina -che suina non è più- e contro la quale la tv sta vendendo terrore (e vaccino) a tutto spiano? A tal proposito, per inciso, abbiamo realizzato delle VERE interviste su questo argomento, per vederle cliccate QUI o sul banner 'il nostro Youtube'. La televisione dipinge un paese di tette e culi, dove ogni prostituzione è lecita per far carriera, salvo ingerenze clericali e scomuniche papaline (ma mai rivolte al vero puttaniere d'Italia). Nota a piè di pagina: non è un caso se gli studi televisivi di tutto il mondo, quando c'è un golpe o una guerra, vengono immediatamente occupati militarmente e gestiti dalle autorità preposte alla propaganda. Una propaganda che sostituisce quella precedente. Una menzogna che sostituisce quella precedente. Avanti così, italiani imbecilli! http://italianimbecilli.blogspot.com/2009/08/la-televisione-e-la-menzogna-permanente.html |
Post n°6 pubblicato il 24 Luglio 2009 da innocenti3
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Post n°5 pubblicato il 24 Luglio 2009 da innocenti3
Delitto di Stato DELITTO DI STATO Di Solange Manfredi Un libro che consiglio di leggere. |
Post n°4 pubblicato il 16 Luglio 2009 da innocenti3
sabato 13 ottobre 2007Il Signoraggio bancario e la frode del debito pubblico (cosa significa essere schiavi) Il signoraggio è la più colossale truffa che sia mai stata organizzata nella storia. È il mezzo usato da pochi uomini per ottenere un potere supremo: il potere di controllare, governare, intere nazioni. Eppure probabilmente non sapete niente a riguardo, perché se i media non parlano di un argomento, questo di conseguenza è come se non esistesse. Ma il signoraggio è il problema mondiale più serio che esisti, perché è il padre di ogni malessere economico e sociale.
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Post n°3 pubblicato il 16 Luglio 2009 da innocenti3
Carni e allevamenti intensivi ALLEVAMENTI INTENSIVI. MUCCHE E BOVINI: i trattamenti con ormoni d'origine animale, di sintesi, sperimentali, sicuramente non sono stati interrotti. In America i trattamenti con ormoni sono non solamente ammessi, ma incoraggiati, e continuano ad essere sperimentati: zeranolo, estradiolo, testosterone, progesterone, treribolone acetato sono in continua sperimentazione e inoculati in vitelli, mucche e tori. Riescono a farli crescere più velocemente del 50%. Per fortuna l'UE continua a tenere le proprie frontiere chiuse all'importazione di carne trattata con ormoni: l'ultimo rifiuto ufficiale data luglio 1999. Allora la ormai celebre (o famigerata?) W.T.O. (World Trade Organization) avrebbe ordinato di “lasciare che il bando venga disatteso", e gli USA hanno chiesto miliardi in risarcimenti. Ma in Europa l'importazione di carne americana è ancora vietata. In Italia le condanne penali della Cassazione si susseguono, poche ma senza soluzione di continuità, mentre l'Istituto Superiore di Sanità trova diversi corticosteroidi illegali nel latte, e 17-betaestradiolo nel siero bovino (usato per i vaccini). D'altronde, il D.lgs. 27/1/1992 n.118 vieta, è ovvio, la somministrazione di ormoni, ma li autorizza a scopo terapeutico e nel periodo successivo al parto, cioè: volendo, sempre. Dell'ormone D.E.S. (Dietilstilbestrolo), che provoca cancro al seno, è difficilissimo accertare la presenza, essendo attivo anche in dosi infime (parliamo di milionesimi di grammi). Secondo il Comitato Scientifico dell'Unione Europea, che doveva pronunciarsi a proposito del doping, anche dosi infinitesimali di queste sostanze danneggiano la salute umana, innescando tumori e alterando le risposte del sistema immunitario. Inoltre, i valori residuali di ormoni ritenuti innocui fino a dieci anni fa, sono oggi, grazie a dati scientifici più raffinati, considerati rischiosi per i consumatori, specialmente per i bambini in età pre-puberale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ripetutamente messo sotto inchiesta i residui di certi farmaci veterinari nel cibo (solo tra il '97 e il '98): abamectina, clorotetracicline e tetracicline, il famigerato clembuterolo, cipermetrina, a-cipermetrina, neomicina, ossitetraciclina, spiramicina, thiamphenical, tilmicosina, xilazina, e ancora ceftiofur, cyfluthrin, danofloxacina, di-idrostreptomicina e streptomicina, fluazuron, flumequine, moxidectina, spiramicina. In Italia, è matematicamente certo (lo dimostra la sproporzione tra le ricette "ufficiali" e il numero di animali: solo 5 ogni 100) che i farmaci vengono acquistati sul mercato nero per non doverne segnalare l'uso. Poi, poco prima della macellazione, viene somministrato agli animali un fortissimo diuretico che cancella le tracce delle sostanze illegali. Nei mangimi può esserci ogni genere di rifiuti ripugnanti: carogne di animali, scarti dell'industria di trasformazione, lettiere o escrementi animali, residui della lavorazione dello zucchero, dell'olio, paglia trattata con ammoniaca, olii esausti di motori, addirittura i reflui inquinanti delle distillerie di whisky e di gin; in Francia finivano nei mangimi le acque nere, bollite, delle puliture dei macelli e delle stalle, "condite" con gli scarti della spremitura a caldo dei resti dei macelli. Il mais, che nella dieta dei poveri bovini ha sostituito il più costoso fieno, fermenta nel loro colon e favorisce la proliferazione di batteri, causa di pericolose infezioni che, in Italia, costringono ogni anno decine di bambini alla dialisi per danni ai reni. Nelle città non dotate d'inceneritore, diventano "farine per animali” le carcasse di animali raccolti dal la Nettezza Urbana (cani e gatti randagi, topi, ratti e pantegane). Anche gli animali portati dal proprio veterinario per la "morte dolce" fanno la stessa fine: attenzione, potremmo ritrovarci Fido o Micio nella catena alimentare! Addirittura, potrebbero essere reimmesse (con o senza il consenso dell'ASL) nel mercato dei sottoprodotti (art.5 c.1 del D.lgs suddetto) le carni e i derivati sottoposti a trattamenti vietati! Così, nei grassi degli animali si accumulano le diossine, pesticidi come il 4-4' D.D.T., D.D.E., D.D.D., E.D.T.A. e metalli pesanti come il cadmio (per colpa del quale nel '95 si è scoperto che una fettina di cavallo su due è fuorilegge), piombo, arsenico e cromo. Però, la sanzione (depenalizzata) per chi commercializza mangimi scadenti va da lire 600.000 a lire 3.000.000; se sono nocivi "per il bestiame... ammenda da lire 250.000 a lire 2.000.000” (art.22 l.15/2/1963, depenalizzata e aggiornata nel 1981). Importazione illegale di carne. Ne ha parlato con coraggioso tempismo Antonio Delitalia, dalle colonne de “Il Giornale" (16 giugno '97): "Ci sono due tendenze tutte italiane di fronte a un argomento scomodo e ingombrante: chiudere un occhio e fare finta di non avere visto, o spalancarli tutti e due e denunciare situazioni che travalicano la realtà. Il problema della carne contaminata da clembuterolo e affini rischia di essere uno di questi. Scomodo perché si parla di frode alimentare, ingombrante perché la carne arriva nel piatto di oltre quarantacinque milioni di italiani". L’Europa ha imposto il marchio di qualità, però il governo è inadempiente. Per evadere l'Iva si è creato un mercato clandestino lucrosissimo. Ma anche nell'importazione legale il controllo è possibile solo sulle mezzene, non sulla carne pezzata e confezionata che finisce sul banco di macelleria. E non ci sono solo veleni "artificiali". Come se non bastasse, anche i “contaminanti naturali" sono un'insidia per chi mangia carne: le aflatossine (un tipo di micotossine, sostanze tossiche prodotte dalle muffe) possono contaminare i cereali destinati a diventare mangime per animali prima e durante il raccolto o per immagazzinamento e conservazione sbagliati. Quando gli animali mangiano cibo contaminato, perdono peso e diminuisce la produzione di latte; i metaboliti di queste tossine infettano i tessuti animali commestibili, e si riversano nel latte. Sono pericolose per la salute umana concentrazioni di aflatossine superiori a 20 miliardesimi di grammo nei mangimi e a 0.5 miliardesimi di grammo nel latte! VITELLI: il sistema per mantenere la carne pallida, rosea e delicata consiste nel tenerli in condizioni enormemente innaturali. Al terzo-quarto giorno di vita, strappati alle madri inseminate artificialmente, vengono collocati ognuno in un box largo 40 cm . e lungo un metro e mezzo. I vitelli sono legati con una catena al collo per impedire ogni movimento (la catena potrà esser tolta quando saranno cresciuti tanto da occupare tutto il ristretto spazio del box). Essi non vedranno mai né paglia né fieno, poiché mangiarne potrebbe rovinare il tenue colorito delle carni. Gli studiosi, per questi poveri vitellini, parlano di stress acuto e cronico, le cui conseguenze sono immunodeficienza (i vitellini si ammalano), infezioni, necessità di antibiotici. Nutriti con budini semiliquidi iperproteici che causano un’inestinguibile arsura (l'acqua è loro assolutamente negata, per indurli a ipernutrirsi, mangiando più budino e più velocemente) e un’inarrestabile dissenteria per spingerli all'anemia al fine di sbiancare le carni, disordini digestivi e ulcere sono frequenti; sottoposti a cicli costanti di trattamenti antibiotici, dopo tredici-quindici settimane si portano al macello. L’allevamento intensivo di bovini e vitelli è anche un rischio ecologico e biologico, oltre che sanitario. I vitelli sono la “residenza” preferita di germi e infezioni, di Escherichia Coli 0157:H7, VTEC e STEC, parassitemie theileriali da Theileria buffeli, Neospora caninum (diffusa dal Canada all'Argentina, e in Spagna) e altre malattie epidemiche. Per esempio, nel novembre '99 un modello di simulazione dinamica realizzato dal Dipartimento di farmacologia, microbiologia e igiene alimentare della Scuola norvegese di scienze veterinarie di Oslo ha stabilito che, anche qualora l'importazione di carne di vitello in Norvegia cessasse nel volgere di due anni, per oltre dieci anni continuerebbero a crescere le infezioni da Taenia saginata nei vitelli domestici, e di conseguenza gli episodi epidemici di infezioni negli uomini. Nell'agosto del 1999 è stato isolato in Malesia un Enterococcus Faecium quasi invincibile, resistente alla vancomicina e a un'ampia gamma di antibiotici. E dov'era? Era in 10 campioni di tessuto molle di carne bovina. Carne trita. La carne trita è soggetta ad annerimento più di altri "tagli di carne”. Non possiamo escludere la possibilità che "additivi non consentiti” (come scrive la Pretura di Torino in una sentenza di condanna di un macellaio) vengano aggiunti per ritardare questo processo. Abbiamo iniziato a sospettare qualcosa di simile quando ci siamo accorti che i gatti di nostri amici, ghiottissimi di carne, invece annusavano con diffidenza e non assaggiavano neppure la carne trita quando gli veniva offerta. Comunque, nei supermarket, ove ormai spesso è confezionata "in atmosfera protettiva' (C02), è più difficile che quest'eventualità si verifichi. MAIALI… |
Inviato da: antoniotummy
il 22/08/2009 alle 00:15
Inviato da: innocenti3
il 20/08/2009 alle 22:08
Inviato da: PournioCiurlisko
il 15/08/2009 alle 18:45
Inviato da: niglo
il 03/08/2009 alle 23:32
Inviato da: innocenti3
il 02/08/2009 alle 20:00