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Beata ignoranza

Post n°10 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da ouisted

 

Altre vittime italiane in Afghanistan. Come sempre accade in queste occasioni fioriscono ovunque riflessioni e commenti. A volte sensati, spesso molto meno, in qualche caso davvero demenziali. Poteva forse mancare in quest'ultima categoria il nostro beneamato Eugenio? Certo che no!!! E infatti arriva il suo articolo, puntuale come il sommovimento addominale dopo una scorpacciata di prugne.
L'articolo è ovviamente infarcito di tutti i luoghi comuni che costituiscono il pane quotidiano del nostro amico, e non vale di conseguenza la pena di commentarlo in ciò che riguarda strettamente la questione afghana. Degno di nota è invece questo paragrafo:

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, le multinazionali delle armi si sono trovate in difficoltà... per continuare a fare soldi ci si doveva inventare qualche altro stratagemma, non una ufficiale guerra mondiale ma qualcosa di mascherato, e quindi si è fatto ricorso alla guerra “religiosa”, la guerra all'Islam. Per scatenare il tutto è stato sufficiente far occupare la Palestina dagli Israeliani, e da lì fino ai giorni nostri passando per l'11 settembre, quell'11 settembre in cui sono morti migliaia di innocenti, morti per far arricchire Bush e Bin Laden, organizzatori di quella strage. Già, perchè Bush e Bin Laden sono soci in diversi affari, non nemici, e quella strage di innocenti è servita a dare il volto ad un nuovo e terribile nemico da combattere, appunto Bin Laden, in modo da alimentare nuove guerre, Iraq, Afghanistan, e far lievitare i guadagni dell'industria delle armi, e quando in medio oriente si è diffusa la notizia della morte di Bin Laden, ad opera proprio di un altro arabo, l'occidente ha fatto di tutto per nascondere la cosa o ha cercato di farla sembrare una bufala, perchè la morte di Bin Laden avrebbe fatto crollare il business della guerra ad al-Qa'Ida.

Bisogna riconoscere una certa genialità al simpatico Eugenio: era difficile concentrare tanta ignoranza in così poche righe.

Presunta morte di Bin Laden: notizie sulla presunta morte di Bin Laden sono state ampiamente e ripetutamente diffuse anche in occidente. Ma la morte è rimasta presunta ed indimostrata, così come l'ipotesi che questa eventualità avrebbe causato il “crollo del business”.

Bush e Bin Laden sono soci: il padre di Bin Laden fondò la sua compagnia all'inizio degli anni '30 e la portò ad essere una delle più importanti del mondo arabo prima ancora che Osama nascesse. Alcuni dei circa cinquanta fratellastri di Bin Laden ne occupano oggi posizioni dirigenziali, e il gruppo partecipa al fondo Carlyle, in cui sono anche presenti i Bush. La famiglia di Bin Laden è d'altronde la più ricca famiglia non di sangue reale dell'Arabia Saudita ed è inevitabile che sia attivamente presente sul mercato finanziario internazionale. Altrettanto ovvio il fatto che Osama non abbia mai avuto nulla a che fare con la gestione degli affari di famiglia.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale le multinazionali delle armi si sono trovate in difficoltà...: in effetti una difficoltà ce l'avevano: non esistevano! La nascita delle grandi multinazionali è un fenomeno ben posteriore alla fine della guerra. E, in ogni caso, il dopoguerra fu un periodo d'oro per le industrie belliche. Il clima era quello della guerra fredda (te lo eri scordato, Eugenio?) e fu proprio allora che cominciò l'escalation degli armamenti. In pochi anni vennero costituiti enormi arsenali atomici, l'aeronautica militare passò dall'elica ai reattori, si costruirono migliaia di carri armati....non c'era proprio nessun bisogno di guerre locali per far soldi a palate! 

….è stato sufficiente far occupare la Palestina dagli Israeliani: l'occupazione dei territori risale al 1967, al termine della guerra dei sei giorni. Geniali i dirigenti delle multinazionali: ci hanno messo 22 anni ad escogitare questo stratagemma!

 

Ma forse i commenti più appropriati a questi deliri li hanno scritti proprio i suoi accoliti. Leggete queste perle:

Margo29: ..conosco benissimo i motivi di questa guerra in'utile..

Nagi51: Cosa rimane dopo la messa e i funerali ? aspettiamo fino hai prossimi!!!

Antoniettamaria02: parole sante k di certo fan male a qualcun il k dir la verita x quel k hai detto ma se ne fregan dei soldati bast k s arriscon loro e tutto ok xke nonvan loro invece di resta r parlar e non fa run cavolo certo e facile arrikirsi con la vita altrui.

 

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Commenti al Post:
Quintana5
Quintana5 il 26/03/11 alle 18:36 via WEB
Circa il fatto che Osama e Bush siano soci, balla da complottista, rivelo un segreto: sono socio di Gheddafi. Vero. Gheddafi possiede una quota di Unicredit ed io della stessa azienda possiedo un po' di azioni: giuridicamente siamo soci. Voglio dire che non è strano che due famigle importanti possiedano quote di varie aziende. Al nostro pozzo di scienza sfugge un altro dettaglio: lo Stato di Israele fu fondato il 14 maggio del 1948: il giorno dopo Egitto, Siria, Giordania, Iraq e Transgiordania dichiararono guerra ad Israele, non fu il contrario e la storia che l'Occidente avrebbe dichiarato una guerra all'Islam con la creazione dello Stato di Israele significa ignorare ciò di cui si parla: l'OLP non aveva davvero radici islamiste e la questione islamica nascerà diversi decenni dopo.
(Rispondi)
Vince198
Vince198 il 27/03/11 alle 16:05 via WEB
Beata ignoranza.. Hai ragione! Riguardando - a proposito di tale faccenda e nel particolare l'associazione Bush-Bin Laden - nei miei appunti, vorrei rammentare a questi "professori" quanto segue:
Atteso che due recenti risoluzioni Ue (2005-09) hanno equiparato nazismo e comunismo, atteso che il nazismo è stato sonoramente sconfitto, il comunismo sgretolato anche se non alienato completamente (qualche enclave di cariatidi nostalgiche resiste stoicamente qua e là.. sognando impossibili stravolgimenti ideologici..), riunificata l'Europa, noi tutti abbiamo sognato che fossero abortiti tutti i totalitarismi capaci di mobilitare un largo consenso delle masse. Evidentemente ci siamo illusi che fosse finito il secolo sanguinario delle ideologie. E ci siamo sbagliati. Il secolo scorso ci ricattura con una visione del mondo totalitaria e feroce appoggiata da un ampio consenso popolare: l'Islam fondamentalista. Osama bin Laden e Al Qaida hanno ragione su un solo punto: non sono terroristi, ma fondamentalisti islamici con una lunga e prestigiosa tradizione religiosa che legittima le loro azioni.. "Uccideteli ovunque li incontriate" (Corano, Sura II, della giovenca)!!! Essi rivendicano, purtroppo a ragione, una continuità con pensatori islamici recenti di un certo calibro. Le loro aberranti idee hanno padri autorevoli e rispettabili: Jamal ai-Din ai-Afghani, Hassan al-Banna, Sayyid Qutb, Abul A'ia Maududi, Ruhollah Mussawi Khomeini. Anche per questo godono di un larghissimo consenso. Questa loro legittimità, anche se ai confini estremi e più controversi dell'Islam, è all'origine di tante ambiguità, di tanti ammiccamenti da parte di moltissimi esponenti islamici. Nel loro progetto si riconosce una massa crescente di musulmani, anche se l'offerta culturale arabo-islamica non integralista, per il momento, è ancora maggioritaria, ma è spenta, calante, impacciata, come le immagini vecchie di tutti i leader dei governi del mondo musulmano. Tulli i regimi musulmani condannano il terrorismo a parole, ma nessuno osa realmente, con impegno concreto e prolungato, prendere le armi contro Al Qaida a viso aperto, senza sotterfugi, perché tutti hanno paura per il loro consenso popolare già precario e corrottissimo. Qui è il grande pericolo: il laicismo declina con il tramonto dell'ideologia kemalista e del panarabismo, mentre il socialismo arabo annega nelle guerre civili. Ma il motore della tempesta integralista e terrorista non é il conflitto arabo-israeliano come tutti ripetono con impotente inerzia. È vero il contrario: Israele è lo scandalo per la coscienza arabo-islamica, perché lo scandalo è l'Occidente. La nazione araba tenta di riaffacciarsi alla storia nel 1947 negando legittimità all'Onu e di riflesso a Israele e all'Occidente. Quindi l'infinita guerra attorno a Gerusalemme è la conseguenza, non la causa, di un drammatico e perverso nazionalismo arabo-islamico, per di più in crisi ideologica. La crisi della leadership del fu Yasser Arafat in Palestina e il favore popolare crescente degli estremisti islamici di Hamas e di Hyzbollah non sono solo il prodotto del complesso e inestricabile conflitto con Israele. Arafat perse consensi non solo per ragioni di tattica politica, ma perché il suo progetto, il suo orizzonte laico, panarabo e vagamente socialista sta sfociando nella corruzione e nell'impotenza in tutto il mondo arabo-musulmano. Al contrario, Hamas ed Hyzbollah ora si rafforzano perché navigano trasportati dalla corrente in piena di un integralismo islamico montante che travolge le dighe fragilissime delle leadership arabe e musulmane formatesi negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. È una marea integralista che ha la sua origine non solo nell'Iran rivoluzionario di Khomeini, ma anche e soprattutto in quell'Arabia Saudita che l'Occidente si ostina a ritenere moderata, ma che è invece la più forte finanziatrice dell'espansione di un Islam dittatoriale e dogmatico (leggasi la dichiarazione universale islamica dei diritti dell'uomo, promulgata a Parigi nel 1981 dall'Arabia Saudita e fortemente influenzata dalla scuola musulmana handbalita, cioè la più rigorosa nell'applicazione alla lettera delle prescrizioni coraniche). Trionfano e si espandono ovunque solo il wahabismo saudita, lo sciismo di Khomeini e altre sette minori dell'Islam, levatrici dell'integralismo religioso più fanatico. L'elemento insopprimibile che li caratterizza è il contrasto con tutti i valori su cui si basa l'Occidente: formazione democratica della legge, parità della donna, abolizione delle pene corporali, libertà di religione, di coscienza, di parola e di ricerca scientifica. In questo alveo nasce, cresce ed è finanziato il terrorismo islamico: il jihad. Gli Usa spesso tendono a minimizzare e, per interessi di tipo economico, preferiscono parlare dell'Islam pietoso e pacifista come del vero Islam perchè in casa loro, al contrario, è tenuto fortemente al guinzaglio. Molti intellettuali occidentali minimizzano ugualmente, tendono a spiegare il fenomeno del terrorismo islamico come se derivasse da ingiustizie subite. L'importante per loro è non dire la verità: la religione islamica, come viene interpretata dalla grande maggioranza dei musulmani, è quella che DETTA le regole e i rapporti dentro alle loro società (la shari'a) ed e' quella che genera la dittatura, il fondamentalismo, il fanatismo e il terrorismo. Un esempio di un paradosso che fa "rizzare i capelli": Abdurrahim Karakoç, giornalista e musulmano, al giornale Akit, ha avuto parole di elogio per Hitler e per BinLaden.

"È impossibile non ammirare la preveggenza di Adolph Hitler, che viene invece presentato all'opinione pubblica come un 'razzista, sadico e persona orribile'. Già all'epoca, Hitler aveva previsto ciò che sarebbe successo in questi giorni [attuali] e fece un repulisti degli ebrei imbroglioni, che credono nel razzismo come religione e godono nel gettare il mondo in un bagno di sangue, perché sapeva che sarebbero divenuti [questa] grande maledizione per il mondo."..

"..Hitler era davvero un uomo previdente .. Quindi Hitler fece il suo lavoro, ma Israele viene comunque presentata all'opinione pubblica mondiale come la vittima innocente."

Un altro uomo dotato di preveggenza è sicuramente Osama bin Laden. Se una pietra colpisce un cane a una zampa da qualche parte nel mondo, la colpa viene data a Osama bin Laden..
Bin Laden aveva previsto ciò che sarebbe accaduto in Iraq, Palestina e nella prigione di Guantanamo.

"Da solo, o forse con pochi amici, lui [Osama] sfida le superpotenze del mondo e diffonde la paura all'interno del rifugio stesso degli oppressori. …Ieri c'era Hitler e oggi c'è Osama bin Laden.."

Come dire, aggiungo io, che semmai nazismo e fondamentalismo islamico possono andare a braccetto! E poi c'è chi si schiera a favore di certa gentaglia fondamentalista giusto per essere contro gli Usa, "il Satana" etc. e ignorare il grande pericolo che rappresentano questi avamposti della dottrina musulmana applicata alla lettera come esige quella religione! Ignorantia "docet", purtroppo..
(Rispondi)
ouisted
ouisted il 02/05/11 alle 09:51 via WEB
Non che ci fosse bisogno di nessuna ulteriore dimostrazione, ma è divertente tornare oggi su questo post, dopo la notizia della morte di Osama. Rileggiamo quello che scriveva Eugenio sulla necessità di mantenere segreta la morte di bin Laden per non distruggere il business della guerra ad Al Qaida e facciamoci una bella risata. Già, perché un cretino che parla è solo un cretino, ma un cretino che si ritiene un astuto dietrologo diventa esilarante.......Mi sa che qualche mercoledì sera lo inviterò a cena.... Ma mi aspetto che rapidamente troverà su internet una qualche foto in cui si vede che uno dei militari americani impegnati nell'azione assomiglia stranamente al cugino di Tartaglia e che ha in mano un modellino del Duomo di Milano, e sarà così svelato l'ennesimo complotto........
(Rispondi)
forward62
forward62 il 25/07/11 alle 22:11 via WEB
L'esodo dei rapinatori di terre altrui , gli ebrei , comincio' ben prima del '67 , se non lo dici sei un po' malaccorto o in malafede ...
(Rispondi)
 
ouisted
ouisted il 26/07/11 alle 08:43 via WEB
Lo stato di Israele è nato nel 1948. L'occupazione di ciò che oggi viene chiamato Palestina è avvenuta nel '67, alla fine della guerra dei sei giorni. Piuttosto non capisco cosa intendi con "L'esodo dei rapinatori di terre altrui..." Forse non hai ben presente il significato della parola "esodo"?
(Rispondi)
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