Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

AREA METROPOLIS 2.0

CALDERINA (LUGLIO)

 

Area personale

 

Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Testi e immagini

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica né può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001. I testi sono liberamente riproducibili citando la fonte. Le foto presenti su questo blog sono prese in larga parte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarmelo. Provvederò prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

 

Le mie radio

 

Messaggi di Dicembre 2010

ANELLI CONTRO I TAGLI AL TRASPORTO PUBBLICO

Post n°1370 pubblicato il 22 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Ricevo dal consigliere comunale Mauro Anelli (PRC-PdCI):

Caro Giuranna,

questa è l'ultima interrogazione che il gruppo consiliare che rappresento ha protocollato oggi e se vuoi puoi tranquillamente pubblicarla per informazione ai nostri concittadini, visto che sul sito del Comune nulla si dice a proposito.

Anno nuovo tagli e aumenti per il trasporto pubblico, questo è il regalo che l'amministrazione provinciale riserva anche alla  nostra città. Il tanto decantato NON METTEREMO LE MANI NELLE TASCHE DEI CONTRIBUENTI si risolve aumentando i costi dei servizi, tagliando gli stessi e diminuendo la qualità della vita.

Sperando che l'anno a venire porterà un'adeguata reazione a questo paese alla deriva, auguro a te e a tutti i tuoi lettori, buone feste.

Mauro Anelli


*   *   *

 

Al Signor Sindaco di Paderno Dugnano


Oggetto: Interrogazione URGENTE sul trasporto pubblico locale.

La società Brianza Trasporti, con un Avviso datato  13 dicembre 2010, comunica che dal 1 gennaio 2011 verranno soppresse le linee di collegamento “Nova–Palazzolo M. e Sesto San Giovanni-Bicocca (z219 e z221).

Ritenendo il trasporto pubblico locale strategico ed importante perché investe tutto il sistema della mobilità nell’hinterland verso il centro, pertanto con la presente chiediamo:

  1. Se è stata avvisata l’Amministrazione Comunale.
  2. Quali sono gli intendimenti che l’Amministrazione Comunale intende intraprendere per  ovviare alla soppressione del servizio.
  3. Quali sono le motivazioni addotte da Brianza Trasporti.
  4. Come sono stati avvisati i nostri  cittadini

In attesa di una risposta scritta chiedo che la presente venga discussa nel prossimo Consiglio Comunale.

Il capogruppo del PRC-PdCI
Mauro Anelli

Paderno Dugnano 18 dicembre 2010

 
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LA QUESTIONE LAVORO AL CENTRO DEL PRESEPE

Post n°1369 pubblicato il 22 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Guarda le foto del Presepe Vivente organizzato dagli Oratori di Paderno e del Villaggio Ambrosiano, ma soprattutto fermati a pensare.

Perché quest'anno il tradizionale Presepe Vivente ha preso le mosse dal Presidio Lares?

Un vezzo? Una concessione alla lotta sindacale? Un segno che sta a confermare l'impegno di lungo periodo del parroco don Gabriele e della Comunità pastorale a favore dei cassintegrati delle due note aziende padernesi?

L'editoriale di don Paolo Brambilla aiuta a mettere a fuoco la prospettiva corretta.

Il lavoro non è solo un fatto economico, ma esprime l'operosità dell'uomo chiamato a realizzare nella società il bene comune.

 
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CATTOLICI CON BERLUSCONI? SONO D'ACCORDO CON DON SERAFINO

Post n°1368 pubblicato il 21 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Sul quotidiano Europa di oggi si può leggere questo articolo di Aldo Maria Valli che segnalo ai lettori cattolici, soprattutto a quanti si riconoscono nel centrodestra:

Il cardinale, don Serafino e il Signor B. (Europa, 21 dicembre 2010)

 
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RHO-MONZA, L'APPALTO SCADE IL 10 GENNAIO 2011

Post n°1367 pubblicato il 21 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Questa è l'Italia del fare, non si scherza.

Per la riqualificazione della S.P. 46 Rho-Monza nulla è ancora deciso eppure la procedura per l'appalto è già partita.

Per ora, certo, si tratta di una fase previa, nulla di definitivo, ma è meglio portarsi avanti...

Se hai voglia di curiosare, ecco i link:

- Visualizzazione Bando lavori

- Bando integrale

- Procedura ristretta per l'affidamento tramite appalto concorso

 

Cittadini, non vi preoccupate: ci pensa il Sindaco a fermare questo treno in corsa!

 
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RHO-MONZA, PADERNO 7 NON VUOLE L'INTERRAMENTO

Post n°1366 pubblicato il 21 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Bravi, bravissimi, incredi-boys...

Con il "post" pubblicato oggi la redazione del blog Paderno 7.0 dimostra di non essere interessata a ottenere l'interramento. Invece di guardare al futuro  per scongiurare il peggio continuano a fissare il passato cercando i colpevoli.

Se volessero davvero l'interramento combatterebbero da leoni contro chi vuole realizzare un'autostrada a 14 corsie a cielo aperto in mezzo alle case... Invece no.

Hanno fede cieca nel ricorso al TAR promesso dal Sindaco e, nel frattempo, non muovono un dito per fermare il progetto. Anzi offendono chi sta dando anima e corpo per difendere la salute e l'ambiente.

 
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CONSIGLIO COMUNALE: PIU' TEMPO PER LA COMMISSIONE ANTIMAFIA

Post n°1365 pubblicato il 21 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Il Consiglio Comunale si riunisce stasera (se vuoi, segui la diretta audio) per concedere fra l'altro una proroga alla "Commissioncina" Antimafia incaricata di fare chiarezza su questioni preliminari.

Bene, se serve più tempo non sono contrario.

Mi chiedo soltanto: quando prenderà il via a Paderno Dugnano un vero e proprio lavoro di contrasto alla cultura e ai comportamenti mafiosi? Quando la parte buona della nostra città metterà il naso negli affari gestiti da quanti prediligono il torbido? Quando e come ci organizzeremo per arginare la cosiddetta "economia criminale"?

Per cominciare prendiamo esempio dal Comune di Ravenna, dove il 16 dicembre è stato presentato il Progetto 'Liberi dalle mafie', percorso formativo che coinvolge 1200 studenti di cinque scuole medie della Provincia. Lo scopo è la comprensione del fenomeno mafioso in Italia per i giovani cittadini. Nel filmato che segue interviene Electra Stamboulis (Assessore comunale Under 13, infanzia, politiche scolastiche e formazione superiore).

Per Teleravenna il servizio di Margherita Giambi:

 

 
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CONTRO LA VIOLENZA, CONTRO IL RITORNO DEL FASCISMO

Post n°1364 pubblicato il 21 Dicembre 2010 da Giuranna
 

www.vermidirouge.com

 

Esprimo un no convinto alla violenza durante le manifestazioni, ma aggiungo un no ancora più forte verso il ritorno di logiche e linguaggi fascisti.

Arresti preventivi???

Certo: arrestate la lingua prima di dire stupidaggini, volgarità, insulti...

Questi sono i "fermi preventivi" di cui la società ha estremo bisogno.

Come dice il Salmo 39:

    Ho detto: "Vigilerò sulla mia condotta
    per non peccare con la mia lingua;
    metterò il morso alla mia bocca
    finché ho davanti il malvagio".

 
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I VERDI ALLA RICERCA DI NUOVO SLANCIO

Post n°1363 pubblicato il 20 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Dopo un breve periodo di silenzio il sito locale dei Verdi (certamente il più vivo tra quelli delle forze politiche padernesi, seguito a distanza da quello del PD) torna a farsi sentire.

Gli ecologisti padernesi si rendono conto che "stare dentro" (Consiglio Comunale, Provinciale, Regionale, Parlamento) è meglio che "stare fuori". Per questo stanno lavorando per recuperare visibilità e capacità di incidere.

Leggi sul sito locale dei Verdi il "post" dal titolo enigmatico e contratto: Accade

A cosa stanno pensando gli amici del "Sole che ride"? Si rendono conto che per "stare dentro" occorre abbandonare la politica di nicchia e dare il proprio contributo ad un progetto politico di ampio respiro?

 
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AL VILLAGGIO L'INTEGRAZIONE PARTE DAI BAMBINI E DALLE MAMME

Post n°1362 pubblicato il 20 Dicembre 2010 da Giuranna

 

Venerdì 17 dicembre le associazioni del Villaggio Ambrosiano, messe in rete grazie al Progetto "Luoghi Comuni" che si è da poco concluso, hanno realizzato una partecipata iniziativa natalizia con i bambini delle scuola dell'Infanzia di via Tunisia e della Primaria Eugenio Curiel.

 

 

All'uscita da scuola, accompagnati da Babbo Natale e dal suono della chitarra, i bambini e i loro genitori sono confluiti davanti all'Oratorio per addobbare un albero di Natale, cantare insieme la canzone "La pace si può" e ricevere un piccolo dono.

 

 

Dopo il canto e i discorsi d'occasione le mamme arabe hanno offerto dei dolci e un ottimo té alla menta.

Al termine si sono uniti al gruppo anche due simpatici zampognari...


 
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RHO-MONZA, UNA FIRMA PER CHIEDERE RISPETTO

Post n°1361 pubblicato il 20 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

L'assessore De Nicola non vuole sentire parlare di interramento della Rho-Monza e Paderno Dugnano non vuole sentire parlare di De Nicola, a giudicare dai cartelli apparsi in città.

Sembra uno scherzo di carnevale, ma la petizione online per chiedere le dimissioni dell'Assessore De Nicola è un'iniziativa da prendere in considerazione per far sentire il disappunto della nostra città.

Firma anche tu.

http://www.petizionionline.it/petizione/petizione-dei-cittadini-della-provincia-di-milano-per-chiedere-le-dimissioni-dellassessore-giovanni-de-nicola/2720

 
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GIANNI BOTTALICO AL CIRCOLO ACLI DEL VILLAGGIO AMBROSIANO

 

Si è svolta ieri mattina l'assemblea del Circolo ACLI del Villaggio Ambrosiano, a cui hanno preso parte anche Gianni Bottalico (presidente provinciale Acli Milano) e Paolo Giambelli (Presidente della Zona nord e direttore del CAF Acli Nord Milano).

Michele Crapuzzo ha presentato le attività del Circolo, che esiste dagli anni '60 e attualmente conta 30 soci. Nell'ultimo periodo non è stato possibile fare molto sul versante formativo, ma al Villaggio Ambrosiano le Acli sono rimaste come un presidio di erogazione di servizi (CAF e Patronato) che rappresenta un punto di riferimento per il quartiere e anche per le aree vicine.

Per una valutazione del lavoro svolto dall'associazione Crapuzzo ha offerto anche qualche dato: per quanto riguarda i servizi fiscali solo quest'anno sono state effettuate 680 dichiarazioni dei redditi (Modello 730 e Unico), 200 modelli ISEE e ISEU, 160 RED. A queste vanno aggiunte le attività di Patronato che sono più difficili da misurare: per un centinaio di pratiche  INPS all'anno si deve considerare che ogni fruitore ha avuto accesso tre/quattro volte al servizio Acli. Quando è aperto il Patronato, curato da due volontari, c'è sempre la fila...

Inoltre Crapuzzo ha anticipato che dal prossimo mese di gennaio Rosalba Brambilla (fino al 31 dicembre responsabile dello Sportello Immigrazione del Comune) garantirà a titolo volontario l'apertura dello Sportello Immigrati  per conto delle Acli tutti i giovedì presso la sede di via Messico.

Dal punto di vista "culturale" il Circolo è stato attivo nel progetto "Luoghi Comuni" (promosso da Comin e A77) che si è appena concluso e che ha permesso la costruzione di una rete associativa al Villaggio. Inoltre ha partecipato al Comitato per l'Acqua, ha raccolto le firme per l'interramento della Rho-Monza e contro l'Inceneritore, ha sostenuto la lotta dei lavoratori di Lares e Metalli Preziosi...

Paolo Giambelli (Presidente della Zona nord e direttore del CAF Acli Nord Milano) ha detto che questo Circolo ha mantenuto le caratteristiche originarie delle Acli. E' un vero avamposto inserito in un quartiere caratterizzato da varie problematiche (immigrazione, disgregazione sociale causata dalla crisi del lavoro...). I servizi offerti ai cittadini sono un mezzo per far passare una "visione" della socialità.

In questa zona, distribuiti su tre/quattro Comuni, ci sono 11 Circoli Acli che intrattengono un dialogo costante con le istituzioni. Per fare un esempio Giambelli ha riferito di essere stato convocato dall'Assessore ai Servizi Sociali di Paderno, Alberto Ghioni, per la Family Card e le famiglie numerose.

Dopo una rapida presentazione dei soci e simpatizzanti presenti alla riunione, ha preso la parola il Presidente provinciale Gianni Bottalico:

Sono contento di essere venuto, anche perché questa del Villaggio Ambrosiano è una delle poche sedi che ancora non avevo visitato. Grazie per aver tenuto duro nei momenti di difficoltà! Dopo la salita si intravede ora qualche prospettiva di sviluppo...
Vi ho ascoltato molto attentamente. Non è un Circolo in affanno o cieco di fronte ai problemi che stiamo vivendo. Sapete che cosa volete e che cosa è necessario fare e questo gioca a favore del rilancio.
Se fossi venuto due anni fa, vi avrei detto cose diverse in quanto lo scenario nazionale e globale è cambiato. Oggi la storia si presenta molto diversa da due anni fa. Si impone il tema del lavoro che non c'è più. Occorre chiedersi: che cosa fare perché torni a esserci il lavoro? Questo è un tema basilare.
Le Acli sono un'associazione di ispirazione cristiana. Dobbiamo saper leggere i "segni dei tempi". Come associazione siamo di fronte ad un lavoro importante e serio. La morfologia del territorio sta cambiando e non solo per l'immigrazione, ma anche per la crisi economica (lo vediamo quotidianamente con il Fondo Famiglia Lavoro!). Emerge un tratto di forte fragilità dei nuclei familiari sottoposti alla crisi occupazionale ed economica.
Scopo delle Acli non è solo erogare servizi, ma entrare in relazione, porsi in ascolto della realtà e  - da questa precisa collocazione - elaborare delle risposte concrete e culturali-politiche alla situazione.
Occorre fare tre cose:
1) Dobbiamo abitare il territorio, stare sul territorio. Il fatto di aver mantenuto una "casa" sul territorio del Villaggio Ambrosiano è un fatto molto importante. Tenete conto che per aprire una sede è necessario fare un lavoro duro, mentre per chiudere bastano cinque minuti...
2) Dobbiamo saper leggere i bisogni di questo territorio. Oggi è più complesso perché tanti schemi sono saltati e la situazione è fluida.
3) Dobbiamo saper organizzare dei servizi.
Fino a non molto tempo fa all'interno delle Acli c'era il dibattito se si dovesse dare la precedenza alla formazione o ai servizi. Oggi ci rendiamo conto che le due cose devono camminare insieme.
Inoltre oggi emerge un fatto nuovo: c'è l'esigenza di dare una rappresentanza nelle sedi opportune alle tante persone che non si sentono rappresentate dai partiti. Con ciò non intendo dire che le Acli debbano sostituirsi ai partiti o creare un partito, ma sono chiamate a porre i problemi giusti nelle sedi istituzionali ed essere di stimolo.
A livello provinciale si sta realizzando un grosso lavoro per offrire dei servizi integrati tra loro. Un tempo era più semplice: la persona sapeva di cosa aveva bisogno e dove rivolgersi, oggi invece  occorre aiutare le persone a orientarsi nella
complessità. Per quanto è possibile dobbiamo semplificare la vita complessa del cittadino. I vari servizi non possono funzionare come se fossero dei compartimenti stagni.
Inoltre è necessario puntare sulla formazione: aiutare le persone a formarsi e a costruire dei percorsi coerenti. Il nostro Presidente nazionale Andrea Olivero dice: "Dare più politicità ai nostri servizi". Serve una formazione che sappia costruire una classe dirigente. Occorre aiutare il territorio a capire che cosa sta succedendo e a cercare le possibili vie di uscita. Su questo ci giochiamo il futuro: se le Acli non riescono a fare formazione dentro la realtà sociale, saremo spazzati via dalla storia perché non saremo utili a nessuno...
Come Fondazione Acli Milanesi (la struttura deputata a stimolare una riflessione) stiamo avviando un Osservatorio permanente sull'impoverimento delle famiglie in collaborazione con l'Università Cattolica. In pratica si tratta di dare una lettura ai tanti dati raccolti dai CAF e dai Patronati per offrire al mondo della politica dei dati leggibili su cui ragionare. La politica ha estremo bisogno di elementi di comprensione.
Tradizionalmente le Acli non si occupano della marginalità (come fa la Caritas), ma del cosiddetto ceto medio popolare. Nei prossimi anni, secondo il Prof. Campiglio dell'Università Cattolica (impegnato anche nel Fondo Famiglia Lavoro promosso dalla Diocesi di Milano) ci sarà un diffuso corpo sociale che  sarà costituito da un ceto medio popolare che vivrà con 1.500 euro mensili. Su questo occorre avere le idee chiare.
Per rispondere alla questione dell'impoverimento delle famiglie occorre puntare sui cosiddetti nuovi stili di vita, ispirati a criteri di sobrietà. Su questo il Cardinale Tettamanzi insiste molto. Non deve però essere una scelta elitaria e addirittura un po' snob. Nuovi stili di vita non significa andare in giro con le pezze sul sedere, ma avviare un processo politico e culturale forte che porti a una revisione dei modelli di consumo.
Un ultimo elemento: abbiamo bisogno di far sentire che le Acli stanno dentro la comunità cristiana, non sono un corpo estraneo. Sono dentro le parrocchie perché queste imparino ad uscire, perché osino percorsi nuovi... Non siamo dei "chierichetti", ma dei laici adulti maturi che si assumono le loro responsabilità.
Per stimolare l'ambito ecclesiale ripartiamo dalle Settimane Sociali! Io sono stato a Reggio Calabria e, nonostante i limiti, ho visto cose molto interessanti che vanno riprese e sviluppate sul territorio. Bisogna avere il coraggio di dire che questi ultimi 15 anni incentrati sul Progetto Culturale del Cardinale Ruini sono stati devastanti.
Occorre ripartire dalle Settimane Sociali, facendo attenzione a non cadere nella trappola del movimentismo che alla fine risulta inefficace. Come una culla che oscilla ed è sempre in movimento ma in realtà non si muove dal posto in cui è. Bisogna evitare il "tanto movimento e zero spostamento". E' necessario produrre dei veri spostamenti, delle reali trasformazioni nella società!

Dopo l'intervento del Presidente provinciale il Circolo ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo che risulta così composto: Agoni Sigismondo, Benigni Giovanni, Crapuzzo Michele, Giuranna Giovanni, Grandini Pierluigi. Prossimamente, secondo lo statuto, il Consiglio procederà all'elezione del presidente del Circolo del Villaggio Ambrosiano.

 
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PADERNO 7 E I PIACERI DELLA TAVOLA

Post n°1359 pubblicato il 19 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Da qualche tempo il blog Paderno 7.0 si è dato all'arte culinaria con risultati apprezzabili, almeno a giudicare dalle ricette: farrotto al gorgonzola e radicchio rosso, involtini di lonza alla zucca, cous cous, calotte di patate con salmone...

Quanti piatti appetitosi che fanno venire l'acquolina in bocca!

Se Paderno Dugnano non stesse vivendo un tempo di grave emergenza, metterei anch'io le gambe sotto il tavolo e mi lascerei andare ai piaceri della tavola.

Ma la situazione non lo permette: conviene restare vigili e lottare senza risparmio di energie contro quanti tramano il male per la nostra città.

Ragazzi... non fate come gli spensierati del Titanic, non datevi ai bagordi mentre la nave affonda!

Uniamo le forze per ottenere l'interramento della Rho-Monza!

Quando avremo raggiunto l'obiettivo, potremo festeggiare insieme "e con il ghiaccio dentro al bicchiere faremo un brindisi tintinnante"!



 
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TRADIZIONE: REPLICANTI O INNOVANTI?

Post n°1357 pubblicato il 19 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

I movimenti simil setta trasmettono il proprio patrimonio ideale suscitando dei replicanti, in tutto simili alle matrici di provenienza.

I movimenti autenticamente liberi e critici non producono copie conformi all'originale, ma si comportano come gli esseri viventi che nel trasmettere il codice genetico non seguono percorsi ripetitivi o del tutto prevedibili. Nel processo generativo il passaggio da una generazione all'altra è caratterizzato infatti da scarti innovativi.

Del resto Dio stesso, creando l'uomo, l'ha voluto creativo. A immagine e somiglianza del Creatore, dunque sempre nuovo. Maschio e femmina.

In breve:

  1. Quando gli adepti di un gruppo sembrano fatti con lo stampino, si deve supporre l'esistenza di un cliché tendenzialmente settario.

  2. Quando invece i membri di una comunità si moltiplicano percorrendo strade nuove in modo plurale e sincrono, siamo di fronte ad una comunità di spiriti liberi, correttamente autonomi. Hanno le radici ben piantate nella tradizione e con le fronde seguono il vento che, come è scritto nel quarto vangelo, "soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito" (Gv 3,8).

 

Fortunato Depero, Il ciclista attraversa la città (opera futurista, 1945)

 
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IL VESCOVO DI LOCRI SI RIVOLGE ALLA 'NDRANGHETA

Post n°1356 pubblicato il 19 Dicembre 2010 da Giuranna
 

Per liberare la società dalla 'ndrangheta occorre usare anche le parole della fede.

Lo sa bene il Vescovo di Locri-Gerace, Monsignor Morosini (nella foto), il quale venerdì mattina ha presentato alla stampa la sua lettera pastorale intitolata “Riprendete coraggio, o voi tutti che sperate nel Signore”.

In essa il Vescovo si rivolge agli affiliati alla 'ndrangheta per lanciare un forte appello alla conversione e alla riconciliazione.

I lettori più attenti ricorderanno che Monsignor Morosini non è nuovo a questi messaggi. Nel "post" del 2 settembre avevo segnalato il messaggio indirizzato ai boss della 'ndrangheta e lo scambio epistolare con un usuraio pentito.

In attesa di leggere il documento che sarà  disponibile nei prossimi giorni sul  sito della diocesi di Locri riporto il "lancio" dell'agenzia stampa SIR:

SIR - venerdì 17 dicembre 2010, 17:52

'NDRANGHETA: MONS. MOROSINI (LOCRI-GERACE), “RESTITUITECI SERENITÀ E PACE”

“Ritornate sui vostri passi in nome di quel Dio, nel quale dite di credere, e in nome della Vergine Maria, verso la quale ostentate devozione e affetto. Restituiteci serenità e pace. Riconciliatevi tra voi, ricordando il sangue versato inutilmente negli anni passati, durante i quali si sono sviluppate faide sanguinose, che hanno distrutto famiglie e svuotati paesi”. È l’appello di mons. Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo di Locri-Gerace, nella sua prima lettera pastorale alla diocesi dal titolo “Riprendete coraggio, o voi tutti che sperate nel Signore”. Il documento è stato presentato questa mattina in curia. Nella Locride “si vuole vivere sereni, lavorando, soprattutto i giovani che rischiano in piccole imprese, senza il timore di tangenti ed estorsioni; si vuole aprire alla collaborazione senza temere l’usura; si vuole allevare figli – scrive il vescovo - senza la paura dell’insidia della droga”. Per mons. Morosini, “se non dovesse bastare il richiamo religioso e morale, pensate ai rischi civili che correte: una vita sempre insicura con il timore di essere arrestati, il carcere duro, il sequestro dei beni, non poter godere la gioia della famiglia, soprattutto dei figli, che crescono senza le vostre carezze”.
Il vescovo della Locride si dice “pronto ad aiutarvi in ogni modo, nel rispetto assoluto delle leggi dello Stato, a compiere questo ritorno alla legalità”. Mons. Morosini è stato spinto a scrivere la prima lettera dopo due anni nella Locride per “consolidarvi nella speranza sulla salvezza del nostro territorio”, dicendo di volersi rendere “interprete dei desideri della gente, che è stanca sia del vuoto parlare privo di contenuti credibili, sia dell’alone di male con il quale si fa riferimento alla Locride nei media nazionali e internazionali”. Secondo il vescovo, “solo la purificazione della nostra memoria può renderci veramente liberi e credibili nell’annunciare la speranza per la Locride”: una speranza che “appartiene al bene, che non sarà mai definitivo, perché deve essere conquistato sempre dall’uomo attraverso l’esercizio della libertà”. La speranza per la Locride è legata alla misericordia e deve tener conto di due “referenti particolari: le vittime della violenza e quanti la praticano” infondendo a tutti “il coraggio di denunciare il male senza paura”. Infine, mons. Morosini ricorda che quanti commettono reati non possono considerare loro “protettori né la Madonna né alcun Santo” perché “tra religione e malaffare con ci può essere alcun punto di incontro, mai”.

 
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