Ebbene si lo ammetto, anche se non l'ho mai negato: sono vittima di una fissazione mentale. Per fortuna la soluzione al problema la trovo sempre in casa: sono anche mentalmente dissociato. Quindi si, faccio e sfaccio tutto da me, una penelope d'altri tempi (e d'altro sesso) che intesse paranoie mentali che non hanno neanche la soddisfazione di uscir di bocca. E' divertente, è come stare in tre, o come guardare due che litigano come politici in campagna elettorale. E' divertente, davvero, giudicate voi da quanto segue.
L'ambientazione di questo dialogo è una macchina, in tre stanno seduti davanti e il quarto, silenziosamente, dietro.
I protagonisti: me, la mia mente dissociata e distorta, un mio caro amico ed una cara amica della mia fissazione mentale.
Il tema trattato è ovviamente Lei, la mia fissazione mentale.
In corsivo la mia mente, in grassetto le risposte della cara amica, il mio caro amico ride in silenzio ma non parla.
-Quindi come sta? E' un pò che non la sento - chissà perchè ste domande tocca farle sempre a noi.
-Sta stronza! Avesse fatto una chiamata!
- Lei bene, l'ho vista l'altro ieri - dice lei tranquilla.
-Hai capito! Si vedono pure. Immagino che discorsi.. - subito aggressiva la mia mente.
-Beh io è un pò che non la sento, diciamo che siamo un pò spariti..- timido io.
-Ci manca solo che la chiamo. Lei poi, una cazzo di telefonata!- quanto gli brucia ancora sta storia alla mia mente.
-Ma se ti chiamasse? Ti darebbe fastidio?
-Mah! Oddio fastidio..
Stavolta la mia mente è presa alla sprovvista..
-Minchia! E se mi chiama! Che dobbiamo dirci?Devo dirle quant'è stronza o che..
-Tu ci pensi?
Touchè. Non so che cazzo dirle.
-Beh! Pensarci! - sprovvisto di risposte.
-Minchia quanto!
-Insomma non proprio..
-Quando mi alzo la maledico, quando lavoro la maledico, quando torno a casa la maledico, quando mi si avvicina una ragazza la maledico, quando vedo una ragazza la maledico, quando mi masturbo la maledico..
-Cioè, no..
Qui lo sento, anche se non esiste, è il rumore del sorriso del mio amico. Penso a tutte le volte che la maledico con lui e mi ricordo delle sue carezze, delle carezze di una che non so più come definire.
-Quindi se ti chiamasse non ti darebbe fastidio?
-No.
-...
Le ho detto no e forse mentro lo dicevo ero anche convincente. Sconsolato e deprimente riaccompagno i rispettivi cari amici a casa. Restiamo soli io e la mia mente dissociata, non riuscendo a parlare io per lei, lo fa lei da sola, un pò in silenzio, un pò ad alta voce. Leggo chiaramente tra i suoi pensieri..
Ma se mi chiami, aborigeno, io e te.. che cazzo se dovemo dì?
Inviato da: panicameusa83
il 13/06/2008 alle 02:44
Inviato da: gipageraci
il 13/06/2008 alle 01:40
Inviato da: panicameusa83
il 07/06/2008 alle 02:32
Inviato da: ridicolaleggerezza
il 05/06/2008 alle 15:49
Inviato da: panicameusa83
il 09/04/2008 alle 23:35