Creato da pantarei_2005 il 22/08/2005
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Post n°952 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da pantarei_2005
Come ogni giorno…scontato quel sibilo desta il tuo mattino, irrinunciabile raccoglie ogni quotidiana forza e ti avvolge nello spazio dei giorni che si sommano. Segui come automa quei movimenti che sono propri di chi si sveglia, per poi avviarti nel breve tratto che ti separa dal tuo dovere. Alle sei e trenta del mattino spesso è la penombra a circondare gli spazi intorno. Tu corri via verso quella strada che talvolta cerchi di variare, ma l’unica cosa che ancora sa sorprenderti è quello spicchio di mare che riesci da lontano ad intravedere. Uno scorcio che specchia le due coste, la tua calabra e quella siciliana, nei giochi di luce che variano nell’istante. Vi tuffi l’immaginazione, respiri la voglia di libertà, che sai bene ha uno spazio breve, abbracci con lo sguardo la natura in cui trovi sollievo. Poi è già lavoro, venticinque anni di un ritmo che cerchi di riaccendere ad ogni tocco di sveglia. Ti chiedi ogni tanto cosa succedesse se ti fermassi a comprendere, cosa dentro di te sia rimasto di tutto un periodo, tra le vicende che hai raggiunto, la parte di una realtà che non puoi smarrire, che ti rende prigioniero mentre quei sogni che da ragazzo avevi nel cuore sono andati a sbriciolarsi nei giorni che hanno saputo scavalcarti. Fermarti…ora!! Mentre davanti a te si allarga il giorno e saper cancellare il progetto d’ogni domani per lasciarti al piacere degli istanti. Senza desideri lasceresti affondare l’avanzare di un oggi troppo uguale a quello di ieri, come se rinascesse senza storia, senza radici, per sentire la parte di te che ama la libertà che non fa’ calcoli. Quella che nel quotidiano respira il fiato che nasce dentro, che negli occhi ha una luce che illumina ogni ombra, nel battito del cuore il ritmo di una danza che non ha catene per sentire il tuo giorno, così da abbracciarlo senza per questo inventarti un sogno, perché è l’attimo che hai davanti il tuo stesso sogno. Fermarsi…un attimo!! Per provare dentro questa sensazione, per non accendere un momento falso che non sa lustrare i tuoi occhi, che senti affanno e il tuo battito rende sordo, e non può che scorrere senza captare le onde che tramontano col giorno. |
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