Il fiume delle idee

Parafrasando Eraclito, nulla resta identico a se stesso nella vita, tutto muta dall'avvicendarsi delle persone, degli stati d'umore, dei pensieri...scelgo allora il qui e l'ora ma consapevole dei miei vissuti

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

 

« Ad un anno di distanza...quasi!DRAQUILA di Sabina Guzzanti »

L'UOMO CHE VERRA'

Post n°29 pubblicato il 17 Maggio 2010 da pantarei.2008
Foto di pantarei.2008

Già si era fatto apprezzare qualche anno fa questo regista che assimila in pieno la lezione del cinema del neorealismo nella sua fedeltà alla storia, alla microstoria dai dialetti ai costumi, Diritti (anche il cognome sembra intonato;) ) con il suo bel "il vento che fa il suo giro" laddove filma il fenomeno dell'intolleranza ma con una minuzia dei particolari tali che uscii incantata...

Ritorna nelle sale, e stavolta spero giri di più davvero questa pellicola, perché importante anche nel tema: racconta infatti la strage di Marzabotto, vista dagli occhi  di una bambina, parte integrante di una cultura contadina essenziale e pudica nelle esternazioni d'affetto, nei riti rurali, nella vita semplice. Il passaggio alla strage è descritto con drammatica lentezza, non si può immaginare una diversa regia che diviene esasperante e angosciante a mano a mano che va avanti. Grandi i primi piani e quasi l'assurdità della storia nella quale si salva la bimba ed il fratellino nato su un intero villaggio, la crudeltà rappresentata con l'occhio della telecamera neutrale, ma non per questo ci si riesce a tenere lontani emotivamente dalla storia, sottolineata da una musica che sa di nenia triste e malinconica.. 
La cinematografia ha bisogno di film così, soprattutto di registi così precisi nel farci entrare nel clima e far capire a chi, ancora oggi si ostina nel portare avanti una sorta di pareggio dei conti in nome di una pacificazione che vuole soltanto cancellare quello che è stata la Resistenza. Sicuramente il dolore per le perdite è lo stesso, da Totò a Pascal tutti sappiamo che la morte è triste ed uguale per tutti, ma ovvorre sempre scavare nei significati e porsi delle domande. Le mie sono sempre le stesse: come si può aver collaborato ad aver fatto uccidere 700 persone alla volta in nome di un ideale così sbagliato? Fortuna che film così ancora ci sono e vengono anche premiati :)! Spero che a vederlo e ad apprezzarlo siano in molti.
                                                         
 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: pantarei.2008
Data di creazione: 29/08/2008
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

mariomancino.mbrunik00eric65vfrancescoqfLouloubellemareman68squitieri94ovidio50vesevo50pantarei.2008tdsarnosonosaffitrinaRoby6789giuntoalpuntodrproximo
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963