Creato da paoloalbert il 20/12/2009

CHIMICA sperimentale

Esperienze in home-lab: considerazioni di chimica sperimentale e altro

 

 

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Buon 2015... col vischio!

Post n°301 pubblicato il 31 Dicembre 2014 da paoloalbert
Foto di paoloalbert

L'ultima bellissima quercia che ho visto "invischiata" come un addobbo natalizio (simile all'albero qui sotto raffigurato) l'ho trovata tanti anni fa nella foresta a nord ovest del paesello di Lungro, in Calabria.
Lungro tranquilla, col suo monumentino a Giorgio Castriota, detto Scanderbeg (ci sarà ancora il pope laggiù? Si continuerà a parlare la lingua alto-albanese? E cosa ci facevo in quella foresta sperduta? Siccome ha a che fare vagamente con la chimica, magari ne parlerò...).

 

Vischio 2015


Quando mio nonno era giovane il vischio era usato, in una terra di cacciatori come la mia montagna, per impaniare gli uccelletti, che allora si cacciavano non per mero esercizio venatorio ma solo per aggiungere qualche proteina alla tavola della domenica.
In ogni caso le piante di vischio sono sempre state rare nei boschi della mia zona, tant'è che adesso sono del tutto scomparse e addirittura negli ultimi decenni non le ho mai incontrate nelle mie passeggiate.

Il vischio è una pianta dalle bacche assai velenose per la presenza, assieme ad una miriade di altri componenti, di due sostanze citotossiche complesse: le glicoproteine Lectine e i polipeptidi Viscotossine.
Le Lectine sono basate su una struttura a 264 aminoacidi, per un peso molecolare medio di circa 60.000; meno complesse (si fa per dire) le Viscotossine, che con una catena di "solo" 46 aminoacidi hanno un p.m. di circa 5.000-
E' interessante notare che le viscotossine sono strettamente correlate con il gruppo di cardiotossine presenti nel veleno dei cobra! Fatte le debite proporzioni...

Nella medicina tradizionale il vischio era usato per le sue proprietà ipotensive, sedative e cardiaco-depressive, mentre oggi ci sono studi clinici orientati al suo possibile impiego per alcune terapie antitumorali, dal momento che l'attività citotossica dei due componenti principali è ben documentata.
Le altre sostanze contenute in questa pianta sono flavanoidi, flavanoni, flavoni, terpenoidi, lignani, fenilpropanoidi e polisaccaridi, dei quali ometto evidentemente formule e quant'altro.
Per queste quattro notiziole che ho ristretto il più possibile mi sono basato sul bel libro "Herbal Medicines", di J.Barnes, L.Anderson e D.Phillipson (Pharmaceutical Press, Londra 2007).

Perchè ho parlato del vischio? Per augurare a tutti

        B U O N   D U E M I L A Q U I N D I C I  !!!

 
 
 
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