Creato da: tredipi il 07/10/2004

Granello di sabbia
 
     
sono solo un granellino di sabbia trasportato dal vento...

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   Messaggio N° 18 27-10-2004    
  

Post N° 18

Vorrei dedicarti una bella poesia
purtroppo non so scrivere poesie


vorrei cantarti una canzone dolce
purtroppo non so comporre canzoni, né cantare


vorrei ritrarti bella come sei
purtroppo non so neanche dipingere


che cazzo ci sto a fare allora?
be’…
so sognare
so sperare
so amare
so proteggere
so rispettare
so perdonare
so coccolare
so sorprendere
so piangere


abbi pazienza con me
sono solo un uomo
se mi starai vicina
farai di me un angelo.



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Inviato da tredipi @ 10:51

   Messaggio N° 16 19-10-2004    
  

Post N° 16

ragazzi... mi sono fatto un giretto sul “trovamici” per qualche profilo - di donna, ovviamente - non ho parole...
vi voglio dire una cosa, ragazze, se uno è giù una sera risorge semplicemente con le vostre paginette. Quelle con la foto da fica, forse, sono quelle che fanno meno impressione un po' perchè ti senti inadeguato un po' perchè dici magari è il macellaio davanti al bar che ha fatto 'sto profilo... quelle che si capisce che sono troppo timide, quelle che hanno un profilo intrigantissimo – non necessariamente in senso sexy, quelle che hanno semplicemente messo una propria foto, quelle che hanno scritto una poesia e quelle che non dicono niente… verrebbe voglia di scrivere a tutte, sul serio, se ci fosse il tempo – ma purtroppo, o per fortuna, ci sono altre mille cose da fare e allora finisce che guardi solo una minima parte di tutte le persone che ci sono, generalmente quelle con la foto, si sa, e scrivi a pochissime… è quasi un peccato, in fondo dietro queste paginette ci siamo noi persone normali-speciali che in rete riusciamo a confessarci con una sincerità che mai sapremmo sfoderare davanti a chi ci vive vicino tutti i giorni… ovviamente non parlo di chi scrive un sacco di cazzate nella speranza di farsi qualche scopata o per paura di scoprire le proprie carte… io parlo della bellezza e della magia, di questa strana intimità che si crea tra di noi quando non ci conosciamo, non abbiamo neanche idea di chi ci sia dall’altra parte, e tiriamo fuori qualcosa di veramente intimo…
grazie a tutte le persone che su questa community si mettono in gioco SINCERAMENTE (gli altri… pazienza, ci sono pure loro)… la notte vola sperando di conoscervi… =) ciao ciao



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Inviato da tredipi @ 02:15

   Messaggio N° 14 19-10-2004    
  

Post N° 14

PER STASERA BASTA
ma l’elenco è ancora lungo. Ci sono quelli che stanno tutto il pomeriggio al bar ma quando devono ordinare o pagare hanno frettissima e scelgono sempre il momento che hai più da fare, crepassero, poi ci sono quelli che prima pagano poi ti chiedono un bicchier d’acqua gassata ben sapendo che è imbarazzante chiedere loro di ritirare fuori il portafoglio, s’affogassero almeno, c’era la signora che comprava il cioccolatino per il cane (sic!) e ci metteva mezz’ora a sceglierlo – e dovevi starle lì perché di ognuno ti chiedeva il gusto, c’era quello che mi vedeva tutti i sabati al bar da 10 anni e ogni sabato mi diceva “ci sei tu oggi?” – il fatto è che non lo diceva ironicamente, cadeva davvero dalle nuvole… hai voglia non basterebbe tutta la notte per descrivere quanta gente ci sarebbe da incenerire. Per oggi basta…



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Inviato da tredipi @ 00:41

   Messaggio N° 13 19-10-2004    
  

Post N° 13

QUELLI CHE NON VOGLIONO LO SCONTRINO
“Ma non me lo faccia lo scontrino, che me lo fa a fare, a me non serve!” e strizzatine d’occhio. Poi lamentatevi che le pensioni fanno vergogna e la Sanità fa schifo e la Polizia non si vede mai e le strade son tutte buche.
Se siete disonesti non vuol dire che lo sia chiunque altro intorno a voi, almeno non il vostro barista… già c’è anche qualche barista che cerca a volte di provare a essere un pochino onesto.
Vabbè è vero non bisognerebbe pagare le tasse a Berlusconi, avete ragione.



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Inviato da tredipi @ 00:41

   Messaggio N° 11 19-10-2004    
  

Post N° 11

QUELLI CHE A MALAPENA MI SALUTANO PERCHE’
NON SONO NEMMENO LAUREATO
(non ancora, pezzi di merda, ci rivediamo tra un anno)
Per fortuna sono pochi, sono sincero. Ma qualcuno c’è. Non guardate dall’alto in basso chi vi lava il vetro al semaforo o chi porta su mattoni a spalla. Forse nel suo paese è Dottore in Medicina, o Matematica. Forse ha un livello di conoscenze e di cultura generale che non ve lo sognate nemmeno. Non parlo di me, ovviamente, però guardando le facce di qualche gran signora o signore che si schifa di rivolgermi la parola mi rendo conto che c’è gente che vive su un piedistallo, Dio li fulmini, fortuna mia che non sono nero e che parlo bene e non si sente che sono straniero. C’è davvero qualcuno che ha iniziato a rispettarmi solo dopo aver saputo che studio. Andasse a cagare.



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Inviato da tredipi @ 00:40

   Messaggio N° 10 19-10-2004    
  

Post N° 10

QUELLI CHE PUZZANO
Allora, c’è gente che va in giro e puzza. Attenzione, la mia non è una critica indiscriminata. Ho notato che al bar mi arrivano muratori o operai che si sono fatti un culo così dalle 6 del mattino, e tanto non puzzano. Perché si lavano, perché lavano i propri vestiti, perché si schiferebbero di puzzare, e anche se puzzassero non li biasimerei. In ogni caso vi assicuro, di solito non puzzano.
A volte entrano i venditori ambulanti. Ragazzi del Senegal, del Camerun, anche loro girano tutto il giorno, la notte dormono in qualche garage in sei persone senza neanche l’acqua calda e forse un vaso per pisciare, e ci pagano pure un affitto vergognoso a qualche zozzo – pulito fuori, ma zozzo dentro – anche loro, se e quando puzzano, non mi danno fastidio. Al loro posto, puzzerei molto di più.
Quelli che mi fanno incazzare sono bravissime persone di una certa età e posizione, generalmente italiani maschi di mezza età, residenti a non più di 100-200 metri dal bar, che riescono ad andare in giro olezzando come balene in putrefazione. LAVATEVI, PORCA PUTTANA! Cambiate quelle camicie schifose, fatevi il bidé, una doccia ogni tanto, perdio! E lavatevi quei denti che avete un fiato tremendo!
C’è gente che quando entra mi sento già che mi cala la pressione. Mi tocca fare un bel respiro, prima di avvicinarmi, e servirli in apnea. Non è possibile. Non parliamo neanche della puzza di fumo, c’è qualcuno che lo senti arrivare prima di vederlo. E magari si lamenta che “gli africani puzzano”. Il mondo non ha pietà di nessuno, perché dovrei averne io di voi? Lavatevi i vostri problemi col sapone, e guardateli andare giù nel lavandino.



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Inviato da tredipi @ 00:40

   Messaggio N° 9 19-10-2004    
  

Post N° 9

Allora, parliamo un po’ di cose che non vanno. Cominciamo dagli altri, su di me attaccherò poi, quando sono ispirato. Faccio il barista da 14 anni. Premesse:
- i baristi sono una categoria stronza ma stronza forte, peggio degli idraulici forse. Quindi prima di parlare mi devo fare un esame di coscienza.
- io sono un coscritto, al bar mi ci hanno piantato senza chiedermi un parere, non sono uno di quei ragazzi in gamba che imparano a fare il barman e vanno in locali più o meno strafighi e si gustano il mestiere. Io ero la persona meno adatta a fare il barista.
- da giovane fare il barista è comunque una figata, quindi non mi posso lamentare. Ho imparato un sacco di cose che nessuna università mi avrebbe mai potuto insegnare, e questo lavoro mi ha preservato dal diventare un laureatello tanto più testa di cazzo quanti più punti di laurea rubati con CEPU. Ho incontrato un miliardo di persone e ho imparato da quella che si chiama università della strada. So che tutta questa merda mi mancherà per tutto il resto della mia vita e me la sognerò la notte.
Le suddette premesse le ho presentate perché non mi giudichiate un ingrato o uno che si lamenta dormendo tra cuscini di piume. Apprezzo quello che ho ma stasera mi girano e voglio sfogarmi civilmente e democraticamente.
Parliamo di alcune cose e persone che mi fanno schifo al bar.



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Inviato da tredipi @ 00:40

   Messaggio N° 8 19-10-2004    
  

Post N° 8

Stasera umore nero.
Oggi mentre lavoravo mi sono presi i brividi di freddo. Quelli che mi prendono nei momenti di solitudine brutta. Solo che così, in pieno giorno, in un bar pieno di gente… non è un segno buono. Per carità, colpa anche della radio – quando anche la tua radio preferita trasmette musica di merda è normale che tutto diventi merdeggiante, se sei un musicodipendente come me – è come avere la mamma che cucina male.

Sono stanco di questo volo
sotto di me un mare
nero come l’abisso
terra non si vede mai

Si vabbè, ci sono le stelle a guidarmi
le nuvole mi fanno compagnia
ne sono grato e felice
perché ne ho imparato il valore
ma è difficile accontentarsi
se sai che la vita offre ancora molto di più
se cerchi una terra calda e accogliente

se sai che quella terra se la gode
ogni stronzo ogni sciacallo
se sai che questo mondo riserva
tanta accondiscendenza verso chi piscia in testa agli altri
quanto disprezzo verso chi si trova sotto

sono stanco di questo volo
vorrei fermarmi, chiudere gli occhi
dormire, dormire come da bambino
e risvegliarmi farfalla
su un prato fiorito
profumato, inondato di sole

invece sotto di me c’è solo un mare
nero come l’abisso
o è l’abisso?
vorrei lasciarmi andare
fermare tutto
chiudere le ali
smettere di respirare persino

ma non ci riesco
ho imparato che dopo notti come questa c’è
sempre
un’alba bellissima
(peccato solo non poterla condividere con nessuno)
per questo non riesco a lasciarmi andare
a occhi chiusi
giù giù nell’abisso.


E’ così che inizia una crisi depressiva? O è un sintomo di crisi già avanzata? Sono stanco, per davvero. Ogni volta che mi viene voglia di lagnarmi, ci penso con calma e mi dico che l’unica cosa che posso fare è continuare a pensare positivo, a lottare con il pugnale tra i denti, con i denti, con le unghie, con le scoregge se necessario – fino alla fine, senza mollare un attimo – la sconfitta è solo parziale quando sai che non potevi fare più di così – ma la sconfitta è comunque brutta da digerire quando è l’unica portata del menù, quando ti accorgi che ogni volta ce la metti tutta e sorprendi te stesso e gli altri con la tua… come definirla? non lo so, con qualcosa che è un’energia tutta tua – forse la potrei definire positività – ma come dicevo quando ci hai messo tutta la tua positività del cazzo ed esci dal campo ancora una volta sconfitto ti prende pure male o no?
Avete presente quando passate un periodo del kaiser perché sapete che dovete tenere duro un due o tre mesetti, poi si vedrà, però porcoggiuda sono almeno due anni che sentite ‘sta musica e non vi sta più nelle palle per quanto ce le abbiate gonfie? Avete presente la sensazione che si siano già mangiati tutto e che per chi arriva solo adesso come voi ci sono solo gli avanzi? Avete presente la sensazione che vorreste buttarvi via nel cesso così, solo per farvi rimpiangere, ma poi quella vocina vi ricorda coglione, tanto faresti un danno solo a te stesso, ti tocca continuare a ballare sorridendo e imbottirti di cieca e fiduciosa speranza per tirare avanti?



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Inviato da tredipi @ 00:39

   Messaggio N° 7 16-10-2004    
  

Post N° 7

Eccoci qua!
Era un pezzo che non mi mettevo giù con calma a scrivere due righe... è buffo, ho passato un mese a scoppiare correndo tra una cosa e l'altra e avrei dato il mio regno per un'oretta o due di pausa, per respirare un po', per avere il tempo di "dare forma ai miei pensieri"... poi gli impegni che mi mettevano in croce sono passati e appena ho avuto il tempo di respirare tutta l'ispirazione è sparita. Silenzio nell'anima. Questo è un problema... altra cosa buffa, passi tutto il tempo a chiedere a Dio di mandarti i soccorsi, di esaudirti una cosa piccola piccola, dai Dio almeno questo, dai fammi questo piacerino non ti costa niente... zacchete i soccorsi non arrivano, la cosina piccola piccola che ti serviva non si realizza anzi tutto il contrario ti caga pure un piccione in testa quel giorno - si fa per dire, eh?
Più o meno ero in questo stato d'animo oggi quando - ormai avendo rinunciato a sperare nell'arrivo dei soccorsi, i soccorsi sono arrivati.
E non è arrivato niente di quello che avevo chiesto. Non mi sarei mai aspettato che potessero mandarmi quello che mi hanno mandato.
Quando meno me lo aspettavo, dopo tanto tempo che non la rivedevo più, è capitata Michela al bar. Buffo perchè abbiamo vissuto benissimo l'uno senza l'altra sempre, in fondo non siamo mai stati molto più che conoscenti-colleghi-quasiamici. Invece oggi è capitata dopo tanto tempo, ci siamo raccontati un po' di cazzi e lei mi ha praticamente spiegato tutto quello che mi è successo negli ultimi tempi con Chiara... e mi ha fatto sentire pure in colpa perchè, da un po' di tempo ormai, io con Chiara avevo mollato tutto perchè mi sembrava di sprofondare e umanamente parlando quando senti che non ce la fai, dopo tutti i tuoi sforzi alla fine può capitare che tagli la corda... eh sì io l'avevo fatto. Invece come mi ha spiegato le cose la Michela tutto ha ripreso un po' un senso e mi ha fatto capire che la mia presenza era - ed è - importante. Grazie Michela, forse non leggerai mai questa frase ma grazie da parte mia e di Chiara perchè sei tu che mi stai rimandando da lei. E grazie soprattutto da parte mia perchè mi hai fatto capire che quello che ho fatto non è stato un fallimento completo anzi...
Insomma cercando di leggere tra le righe di quello che mi è successo oggi, per trarne una lezione, mi sono reso conto che appunto la vita non si preoccupa di mandarti i soccorsi che "effettivamente" secondo te ti servirebbero, come dire che ti si ferma la macchina e non si preoccupa di mandarti un meccanico... magari ti manda che so, un fioraio. E allora la differenza tra uno qualunque e uno con le OO è che il primo resta lì bloccato a grugnire che i fiori se li sbatte dove sapete, invece l'altro qualcosa si inventa e insomma alla fine anche un fioraio vedete che ci voleva. E io coglione fino ad oggi avrò ricevuto fiorai, gelatai, idraulici e chissà quant’altro e mi lamentavo che non mi servivano certo a cambiare una gomma bucata, ma chissà quante soluzioni avrei potuto trovare se avessi voluto…
Comunque la cosa importante è che anche stavolta che cominciavo a sentirmi un po’ abbandonato in questa valle, davanti al grigiore, sopra tutta la merda è comparso un bell’arcobaleno… e oggi sono felice.
A presto!



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Inviato da tredipi @ 01:27

   Messaggio N° 6 07-10-2004    
  

Post N° 6

A un certo punto mi sono anche chiesto se tutto 'sto ottimismo non è solo un'illusione ottica per nascondere tutto quello che non va, un modo per raccontarmi la vita in ottica filogovernativa... in fondo se fosse qualcosa di veramente forte si dovrebbe trasmettere da sè...
non lo so, ci devo ancora pensare. Comunque mentre dico che sono infelice e insoddisfatto un qualcosa dentro di me mi sussurra "lo sai che sei felice, non dire cazzate..."
E sì perchè anche questo momento un giorno mi mancherà.
Me ne sono reso conto tempo fa, mentre correvo lungo il Tevere. Con questi pensieri prima o poi ci casco pure.
Una ragazza che mi piaceva da morire mi aveva, come succede spesso, mandato a buttarmi al Tevere (infatti ero lì). Quindi ero comprensibilmente un po' incazzato. Mentre ci pensavo e ci ripensavo, mi sono ricordato di tutte le volte che in passato avevo provato quella stessa frustrazione... li ricordavo tutti come i miei momenti peggiori... lo sapete che mi sono reso conto che mi mancavano da morire? mi mancavano perchè erano stati tutti momenti intensissimi, anche se "drammatici", ed erano comunque tutti seguiti poi da tante cose belle che mi mancavano ancora di più. mi prese una grandissima nostalgia, sarei tornato indietro nel tempo a rivivere anche il momento peggiore della mia esistenza, quello in cui ho desiderato di non essere mai esistito. Ho avuto voglia di riaffrontarlo, di risoffrirlo, ne ho preso più coscienza. E ho preso più coscienza della bellezza di quello che ho sempre vissuto. Mi sono reso conto che ogni momento passato valeva così tanto che non lo avrei scambiato con niente, e di conseguenza mi sono reso conto che anche il presente, schifoso presente di tristezza e di solitudine era in realtà un tesoro inestimabile che avevo in mano solo per quell'istante e che poi mi sarebbe mancato per sempre.
Quel giorno ha cambiato la mia vita, per un po' sono andato a raccontarlo in giro e vi giuro sul Tevere che una mia amica l'ho pure fatta piangere da quant'ero convinto.
Oggi questo concetto mi sembra così acquisito, una certezza più evidente del teorema di Pitagora (e non ci vuole molto).
Però resta il fatto che questa certezza, che per definizione dovrebbe rendermi felice in ogni momento della mia esistenza, oggi non basta per farmi sorridere come una volta. Fino a poco tempo fa era sufficiente, l'ultima ondata di merda ne ha intaccato lo smalto.
Vi racconterò un po' per volta, adesso mi guardo un quattro profili di belle donzelle poi vo' a nanna che l'è anca una cert'ora.



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Inviato da tredipi @ 01:04



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