I due Messia

Giovanni di Gamala e Yeshua ben Panthera

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 59
 

 

« La sofferenza e noi...Un'anima... »

Socrate e gli Archetipi

Post n°720 pubblicato il 18 Maggio 2013 da paralotti
 

Gli Archetipi non si devono identificare
con le idee platoniche, le quali sono “composte” ,
cioè fatte di numerosi Archetipi: sarebbe come
confondere gli atomi con le molecole e con i composti.
L
e idee vanno smontate nei loro componenti essenziali e funzionali, questi sono gli Archetipi.

Socrate in carcere e in attesa della morte, parlava con i suoi amici che erano andati a trovarlo, egli diceva:
“Conosco, miei cari amici, quello che voi in sommo grado desiderate in questo momento: che io vi liberi dalla paura della morte. Ebbene, questa paura, nasce dalla falsa idea dei contrari. In realtà le cose divengono per reciproco svolgimento. L’essere desto proviene dal dormire. L’essere addormentato dalla veglia. Così la vita nasce dalla morte e la morte dalla vita. I contrari, con questa visione delle cose, divengono complementari. E se le anime dei vivi hanno la loro origine dai morti e i morti dai vivi, queste anime dei morti, che noi non vediamo, in realtà esistono e si rendono visibili quando rientrano nel ciclo della nascite. Se non esistesse questo scambio tra la vita e la morte e tra la morte e la vita, tutto si arresterebbe a un basso livello e sarebbe il CAOS!
Ma vi è realmente un processo in cui la vita si ridesta: da chi è già morto rinascono i viventi. Vi ho detto tante volte che apprendere non è altro che RICORDARE.
In noi si innesta il ricordo di vite passate. E, in fondo, il mio metodo consiste nell’interrogare in un particolare modo la gente, così che ciascuno possa dire ogni cosa come veramente è. Questo metodo lo chiamo “regressione”.
Inoltre, se si conoscono e si adoperano opportune figure, che io chiamo SACRI SIMBOLI, allora questo mio metodo diviene particolarmente sicuro ed efficace.
Se qualcuno si ricorda di qualche cosa, costui deve prima, in un certo momento, averla saputa quella cosa. Quando una conoscenza nostra si viene formando nel mondo, essa è ricordo. I nostri sensi ci portano impressioni, così non soltanto conosciamo le cose ma, nella nostra mente, pensiamo anche a cose diverse che sono, in un certo modo, a esse collegate. Questo è il PENSIERO ANALOGICO.
Chi vede Platone pensa a Socrate. Chi vede il Partenone pensa ad Atene. Importanti sono queste corrispondenze. Ecco dunque un modo nuovo di osservare le cose, che io chiamo “osservazione comparata”. E’ l’unico metodo che ci permette di scoprire i segni sacri che sono ventidue, gli Archetipi.
Dunque in questa “osservazione comparata” noi dobbiamo sempre cercare le cose uguali. Vi faccio un esempio: se osservo i denti di una persona e osservo una pianta di rosa e un ago per cucire, con quel procedimento che vi ho già nominato e che si chiama “analisi”, dividiamo questi oggetti in parti e cerchiamo subito le parti che sono uguali. Rose, denti e aghi hanno in comune quei pungiglioni che noi chiamiamo punte o spini. Queste forme pungenti, anzi, questa forma, fa parte dei pochi simboli che io chiamo “segni sacri”. Questi segni ci servono per scoprire la verità.
Non possiamo dire che siamo nati sapendo, ma che, in un tempo successivo, ci veniamo rammemorando di ciò che avevamo dimenticato. Questo porta a convincerci che prima della nascita e dopo la morte esiste qualcosa. Così si disperde il terrore bambinesco che la morte spazzi via ogni pensiero. Dovremmo caso mai, temere il dissolvimento delle cose complicate e composte: le forme semplici, i segni sacri, gli Archetipi, non possono dissolversi e io li chiamo “invarianti”.
Torniamo a noi… Cosa hanno in comune, le rose, i denti e gli aghi? La funzione, tutte e tre pungono.
Quando il pensiero si stacca dal corpo può egualmente essere punto ma non da quegli oggetti materiali. Agisce allora la funzione: ciò che è puro, immortale, immutabile. La materia agisce sui sensi, la funzione sui pensieri. Ecco che nasce il retto pensiero, il pensiero vivente che crea e non distrugge.
I pensieri privi dello scafandro corporale, hanno un luogo puro e nobile dove alloggiare, in attesa che un altro scafandro li riveli. Questo luogo noi Greci lo chiamiamo Ade O torre di Dite e vi è chi lo chiama Zed, Scheol o Amenti.
Quando si rompe uno strumento musicale e se ne spezzano le corde, l’armonia rimane. Quando un uomo muore, la sua armonia rimane perché dobbiamo ammettere che nei nostri pensieri ci sono cose giuste ed eterne nell’attesa di costruirsi un altro scafandro
Archetipi- Le Chiavi dell'Universo
Mario Pincherle

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: paralotti
Data di creazione: 24/03/2008
 

ULTIME VISITE AL BLOG

peonia2006sac.schenaalex7611lollo8tstarcisiotironimauroconfrancaormaliberafritz63nike39coccomichhikmet78mark82dgl3cassetta2yogin08aluac
 

L'Onda e l'oceano

La mia storia (2006)

Clicca...

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 

ULTIMI COMMENTI

Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 30/09/2020 alle 09:45
 
....e quando una flotta di delfini giungono dal cielo a...
Inviato da: chandra.lore
il 15/04/2020 alle 14:42
 
salsi ha assolutamente ragione ! ...
Inviato da: lestai
il 16/04/2016 alle 17:43
 
Ciao Otto :-) Buon Natale di Pace e Armonia :-) Alf
Inviato da: alf.cosmos
il 23/12/2013 alle 22:28
 
oggi stesso inserirò una mia foto:-)
Inviato da: otto8dgl1
il 25/10/2013 alle 16:41
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Pertanto non può essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini, i testi e  le notizie  pubblicate sono quasi tutte tratte dal web e quindi valutate di pubblico dominio e da riassunti di letture varie ed in particolare di Giancarlo Tranfo ed Emilio Salsi, biblisti. Qualora il loro utilizzo violasse dei diritti d’autore, si prega avvertire l’ Autore del Blog il quale provvederà alla loro immediata rimozione.

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963