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No, non sono razzista, anche se il titolo potrebbe suscitare qualche dubbio.
In realtà "maledetti iraniani" non perchè siano cattivi e pronti a distruggerci tutti quanti (almeno si spera!), ma perchè maledetti dalla loro posizione geografica, o meglio, da quello che c'è sotto di loro. Insomma, in balìa degli eventi.
La tensione internazionale tra Iran e Regno Unito, scaturita da uno sconfinamento nelle acque territoriali iraniane da parte di marinai britannici poi arrestati dalle autorità di Teheran, sta creando parecchio scalpore riportando l'attenzione su annose questioni. Nonostante l'ammissione dello sconfinamento da parte di tutti i marinai arrestati, i quali non sembrano versare in pessime condizioni come i detenuti nella prigione di Guantanamo, pare che Tony Blair si sia impuntato per ricevere le scuse da Ahmadinejad.
Ma quali scuse? Le scuse dovrebbe farle proprio il primo ministro inglese; si sa che uno sconfinamento nelle proprie acque territoriali non fa mai piacere.
La posizione polemica iraniana riporta, come accennato in precedenza, l'attenzione su discorsi vecchi, e il più inflazionato risulta sempre lo stesso: "E' giusto che l'Iran abbia la bomba atomica?"
In un mondo dove anche il Pakistan, la cui popolazione quasi muore di fame, possiede circa una quarantina di testate nucleari, pare che, non si sa per quale legge, l'Iran non possa averne. Non che sia d'obbligo o che sia giusto, ma il fatto che gli Stati Uniti abbiano imposto il veto sugli esperimenti nucleari del paese asiatico dovrebbe gettare di per sè parecchio scalpore.
Ma la cosa ancora più strana è l'accanimento contro gli ex vicini di casa di Saddam. L'Iran infatti non è l'unica nazione ad essersi "adeguata" agli esperimenti nucleari del mondo intero, anche la Corea del Nord pare aver intrapreso la stessa strada ma, a parte un paio di obiezioni, nessuno si è sognato di imporre il veto allo staterello dagli occhi a mandorla.
Diventa tutto molto più chiaro se, invece di restare al livello del terreno, scendiamo un pò più giù. Ma che combinazione! In Iran c'è il petrolio, in Corea no! Bah...sarà certamente una coincidenza.
E se ci pensiamo un attimo, è normale che gli stati più ricchi di petrolio siano in realtà i più poveri economicamente perchè dilaniati da guerre decennali? E non ci si stupisce che l'Iraq sia continuamente vessato da guerre civili, dato che, uno stato creato così dal nulla, si è ritrovato a comprendere tre diverse popolazioni che non c'entrano niente l'una con l'altra, forse un pò di conflitto tra loro era inevitabile. Per non parlare del Kuwait che praticamente è uno stato-vassallo dell'Occidente, ma non addentriamoci.
Maledetti iraniani. Maledetti dal petrolio. Non ci vuole molto a rendersi conto che l'Iran resta l'ultimo paese produttore di petrolio che ancora non è dilaniato da nessuna guerra ed è, per questo, in grado di "pensare" autonomamente.
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