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Messaggi del 07/03/2014

Otto marzo: Una festa tutta per te, Donna

Post n°96 pubblicato il 07 Marzo 2014 da pasquale.zolla

Otto marzo: Donne è tutto vostro

Ma la scena è la solita: Violenza e degrado continuano a deturparle. Sembra di vederle avvolte da un mondo di parole, proprio come avviene nel campo politico

La festa della donna che si celebra annualmente l’otto marzo serve solo a ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne e non le discriminazioni e le violenze di cui sono fatte oggetto continuamente in molte parti del mondo, compreso l’Italia.

Ogni anno si discute, si prospettano interventi anche legislativi per arginare il fenomeno di stupri e morte ammazzate che quasi giornalmente fanno da corollario alle tante insulse parole, per poi finire il giorno dopo nel dimenticatoio. Proprio come tutte le cose, soprattutto in Italia, quando vengono promesse dai politici. Chissa perché, finiscono sempre a carte quarantotto perché sono solo semplici parole che gli antichi latini hanno ben saputo fotografare: Verba volant!

L’iniziativa  fu presa per la prima volta nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti su iniziativ del Partito Socialista americano.

L’anno seguente l’iniziativa venne raccolta da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza Internazionale delle donne socialiste.

Durante la seconda Conferenza delle donne comuniste a Mosca (1921) viene confermata come unica data per le celebrazioni l’8 marzo in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1917.

In alcuni Paesi si fa, invece, riferimento all’episodio in cui alcune operaie americane, chiuse in fabbrica dal padrone perché non partecipassero ad uno sciopero, persero la vita a causa di un incendio nel 1857.

In Italia e in altri Paesi si è fatto spesso riferimento a un rogo in una fabbrica di camicie del 1911 a New York, nel quale persero la vita 134 donne.

Per la festa delle donne nel 1946 venne scelta la mimosa come suo simbolo dalle organizzatrici delle celebrazioni romane che cercavano un fiore che fosse di stagione e che costasse poco, e lo trovarono appunto nella mimosa.

C’è chi afferma che la scelta fu quasi obbligata perché nei pressi della fabbrica bruciata nel 1908 cresceva proprio un albero di mimosa.

In realtà la mimosa è una delle poche piante che fiorisce all’inizio di marzo ed ha il vantaggio di essere poco costosa.

 

Fèmmene: tra tutt’i fjure ‘a cchjù bbèlle sì

Ȯtte de marze! Auàrde fóre

d’a fenèstr’è l’areve d’a memóse

ammeréje fjurute nda mille

sùle pecceninne sblennènnde

kum’a l’ucchje d’i fèmmene ka

arrjalèjene pace nd’u kambbà

de l’ummene. Fèmmene, ddelekate

pètele uduruse de m’minze

ka prufumèjene cile è ttèrre,

jènghene l’ucchje de mbbenite

è i kure d’ammóre. Nasscite

fjure è tra i tande site

i cchjù bbèlle. Mamme ka maje

ngannene, mugghjére k’akkudisscene

è rreverèjene, nu bbéne ka

a’ ‘kkurrènzze sanne addevendà

ammóre. D’è kattevèrje jate

tutulate è dd’ò munn’èsse stemate;

kure sènza pavure ka uffrite

perdune, alme mullèsske ka

arrjalate certèzze. Tanda ‘ùrje

ke tutt’u kóre è ssjìte sèmbbe

de bbunumóre pekkè site

è arrumanarrite dóce puvesìje

sóp’a stu munne da Ddìje vulute.

 

Donna: tra tutti i fiori la più bella sei

Otto marzo! Guardo fuori

dalla finestra e l’albero della mimosa

ammiro fiorita in mille

minuscoli soli sfavillanti

come gli occhi delle donne che

regalano pace nella vita

degli uomini. Donne, delicati

petali profumati d’immenso

che profumano cielo e terra,

riempiono gli occhi di infinito

e i cuori d’amore. Nascete

fiori e tra i tanti siete

i più belli. Mamme che mai

ingannano, mogli che accudiscono

e riveriscono, un bene che

all’occorrenza sanno diventare

amore. Dalle brutture andate

tutelate e dal mondo essere stimate;

cuori impavidi che offrite

perdono, anime fragili che

regalate certezze. Tanti auguri

con tutto il cuore e siate sempre

di buonumore perché siete

e rimarrete dolce poesia

su questo mondo volute da Dio.

 

 

 

 
 
 
 

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