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Messaggi del 01/06/2014
Post n°106 pubblicato il 01 Giugno 2014 da pasquale.zolla
La festa della Repubblica Italiana Ma l’ombra di separatisti veneti e lombardi, con promesse di miracoli per tutti gli abitanti di dette regioni, sembra voler ammainare il caro Tricolore! Svegliati, Popolo Italiano, e manda al diavolo chi ti sfrutta per scopi propri! La festa della Repubblica Italiana viene celebrata il 2 giugno di ogni anno. La data è stata scelta perché, proprio tra il 2 e il 3 giugno 1946, si tenne il referendum con cui gli Italiani, dopo 85 anni di regno della dinastia Savoia, di cui 20 di dittatura fascista, scelsero di far diventare l’Italia una Repubblica costituzionale, abolendo la monarchia. I risultati ufficiali furono annunciati il 18 giugno: 12.718.641 furono i voti per la Repubblica e 10.718.502 quelli per la monarchia; 1.498.136 furono le schede bianche o nulle. La festa della Repubblica venne celebrata ufficialmente per la prima volta nel 1948 e si festeggiò il 2 giugno fino al 1977, quando a causa della crisi economica fu stabilito che venisse festeggiata ogni anno la prima domenica di giugno. Il 2 giugno fu poi ristabilito, insieme alla celebrazioni, dal secondo governo Amato con una legge del novembre 2000, grazie anche all’iniziativa dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Repubblica: bene di tutti e di ciascuno; egualgianza tra tutti i cittadini di fronte alla Legge (ma spesso i governanti pensano solo a se stessi!) per contribuire tutti alla prosperità generale e vivere in libertà e secondo giustizia senza IO SONO! Purtroppo nei meandri dei Palazzi ove si governa (Enti locali, regionali, provinciali, camera e senato) non sempre si tiene presente il significato di Repubblica! Anzi si cerca, vedasi alcuni ciarlatani deputati del Veneto e della Lombardia, di separare ciò che è stato unito col sangue da tanti valorosi giovani che si sono sacrificati per darci libertà, giustizia, pace e unità! Saremo capaci di mandare al diavolo questi ciarlatani che si ritengono i profeti di una nuova Repubblica? Oggi abbiamo solo chiacchieroni che promettono monti e mari, ma poi pensano sempre e solo a se stessi. Italiani torniamo a stringerci intorno al caro Tricolore affinché possa sempre sventolare dalle Alpi alla Sicilia per darci quella pace che cresce solo se gli uomini imparano a stare insieme. U Trekulóre: simmele de lebbertà è unetà Italje, Mamme jeneróse, fòrte, unite: l’hè sapè amà è ppurtà respitte tenènnele nd’u kóre tuje pe sèmbe. Ȯgge, duje de giuggne, fèste d’a Repubbleke Italjane svendulà facime sóp’è bbalekune u Trekulóre, pure si nd’i stanze d’i palazze d’i vettune aggirene separatiste vinete è llumbarde kè angóre ‘na vóte accidene, cchjù d’i ccètte d’i bbóje, i uagghjune ka hanne saggrefekat’a vita lóre pe ddarce nu Pajése libbere è kujéte. D’è kòppe nnevate d’u nòrde d’Italje a’ Cecilje strengimece nda nu pòpele sule è a Kapecifere manname tutte kuille ka ce vònne separà pekkè l’unjòne a fórze face è a tuttekuande kujéte dace! Il Tricolore: simbolo di libertà e unità Italia, Madre generosa, forte, unita: La devi saper amare e portare rispetto tenendola nel tuo cuore sempre. Oggi, 2 giugno, festa della Repubblica Italiana facciamo sventolare sui balconi il Tricolore, anche se nelle stanze dei palazzi dei bottoni si aggirano separatisti veneti e lombardi che ancora una volta uccidono, più delle lame dei boia, i giovani che hanno sacrificato la loro vita per darci un Paese libero e in pace. Dalle cime innevate del nord d’Italia alla Sicilia stringiamoci in un solo popolo e al diavolo mandiamo tutti coloro che vogliono separarci perché l’unione fa la forza e a tutti pace dona!
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