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Messaggi del 13/07/2016
Post n°190 pubblicato il 13 Luglio 2016 da pasquale.zolla
Monte Carmelo: Maria si pesenta come mano d’uomo in una nuvoletta ”Come mano d’uomo” sul Monte Carmelo, sotto forma di nuvoletta, Maria apparve al profeta Isaia per comunicargli la fine della siccità e per dargli un segno della Grazia (Gesù) che avrebbe dato al mondo intero. Il Monte Carmelo, in Palestina, fin dai tempi dei Fenici (Filistei nella Bibbia), fu meta di asceti e di cristiani che lassù si ritirarono, dopo la morte di Gesù, per aspirare alla perfezione dei consigli evangelici e su quel monte costruirono il primo tempio che dedicarono alla Vergine Maria e che prese il nome di Madonna del Carmelo o del Carmine. Maria, Madre e Regina, ancora oggi continua ad essere il modello di quella contemplazione che rapì Elia, dopo aver ascoltato un suono di sottile silenzio sull’Oreb. I seguaci, detti carmelitani, si espansero nel mondo e moltissime persone consacrarono la loro vita a Maria. La consacrazione veniva realizzata attraverso il santo abitino, che rappresentava il manto di Maria sotto la cui protezione i fedeli volevano (e vogliono!) vivere. Era detto scapolare, perché pendeva dalle scapole. La tradizione vuole che sia stato donato dalla stessa Vergine Maria, nel 1251, come segno di protezione e predilezione per l’Ordine Carmelitano e per tutti coloro che l’avessero indossato. Una protezione non solo per la vita presente, ma anche per quella futura. La Chiesa, ha riconosciuto e apprezzato questo segno attraverso la vita di molti Santi e pontefici che l’hanno raccomandato e portato, adattandolo al costume dei tempi. L’abito della Vergine Maria fu ridotto nelle dimensioni e divenne un abitino, formato da due piccoli pezzi della stessa stoffa dell’abito carmelitano, uniti da fettucce che permettevano di portarlo appoggiato sul petto e dietro le spalle. Più tardi papa Pio X concesse di sostituire l’abitino con una medaglia recante da una parte l’immagine di Gesù e dall’altra quella della Madonna. Insieme alla corona del rosario, lo scapolare ha acquistato un forte segno mariano di protezione da parte di Maria, che ci porta a Gesù, e di impegno da parte della gente di lasciarsi guidare da lei. I fedeli portano lo scapolare da oltre sette secoli per assicurarsi la protezione di Maria in tutte le necessità della vita e per ottenere, mediante la sua intercessione, la salvezza eterna e una sollecita liberazione dal purgatorio. La promessa di queste grazie sarebbe stata fatta dalla Madonna a San Simone Stock il 16 luglio 1251, che avendola pregata di dare un privilegio ai Carmelitani, ebbe in dono uno scapolare dicendogli: «Prendi figlio dilettissimo, prendi questo scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita, privilegio a te e a tutti i Carmelitani. Chi morrà rivestito di questo abito non soffrirà il fuoco eterno; questo è un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza di pace e di patto sempiterno!» Dopo aver detto ciò, la Vergine scomparve lasciando nelle mani di Simone il pegno della sua promessa.
‘Na grazjòne te fazze, Marìje d’u Karméle
Ò Mamme d’u Karméle, ka p’a tuje
granne assaje degnetà de Mamme
de Dìje ‘a mìje ‘vvukate ngile sì,
ndreccedìje pe mè è ddamme ‘a grazje
de kambà ngumburmetà a’ vulundà
de Dìje nd’u spirde de sbrevògne
è dde grazjòne. ‘Na mane a mè dà
nd’u jì d’u kambà, nd’a féde tineme,
ògnè grazje arrjaleme ka m’ajute
a kambà ‘a krestjane vukazjòne mìje
sekònne u state mìje partekulare
de kambà. Sòpattutte, Mmakulate Marìje,
famme avè d’ò Patre celèste de krèsce
dind’a devine karetà p’arraggiunge,
nu jurne, u kambà ka maje móre!
Ti prego, o Maria del Carmelo
O Madre del Carmelo, che per la tua
sublime dignità di Madre
di Dio sei il mio avvocato in cielo,
intercedi per me e ottienimi la grazia
di vivere in conformità alla volontà
di Dio nello spirito di mortificazione
e di preghiera. Assistimi
nel cammino della vita, serbarmi nella fede,
donami ogni grazia che mi aiuti
a vivere la mia vocazione cristiana
secondo il mio particolare stato
di vita. Soprattutto, Vergine Maria,
ottienimi dal Padre celeste di crescere
nella carità divina per raggiungere,
un giorno, la vita eterna!
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