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Messaggi del 19/02/2018
Post n°240 pubblicato il 19 Febbraio 2018 da pasquale.zolla
L’amicizia Ai giorni nostri il termine amicizia sembra stonato nella vita soprattutto dei tanti ragazzi e giovani che costruiscono i loro rapporti sul bullismo e non sui valori; un rapporto nel quale non si è se stessi poiché si rifiuta la propria individualità. Fino a qualche decennio fa l’amicizia era un legame tra due o più persone caratterizzato da una rilevante carica emotiva e fondante la loro vita sociale. Era un sentimento fondamentale per la vita sociale delle persone che erano come vetrate: scintillavano e brillavano quando c’era il sole e quando calava l’oscurità rivelavano la loro bellezza perché in loro c’era la luce dell’amicizia. Era un rapporto caratterizzato dal piacere, a volte anche dal conflitto, che raddoppiava le gioie e divideva le angosce a metà. L’amicizia era il proprio bisogno corrisposto; il campo che si seminava con amore e che si mieteva rendendo grazie. Era la propria mensa e il proprio focolare che riusciva a donare pace. Perché i suoi ingredienti erano la scoperta di ciò che rendeva simili e il rispetto di ciò che faceva diversi.
U spusalizje de l’alme ‘a ‘mmecizje éje ‘A ‘mmecizje ‘na gròssa kòse n’éje, ma de kusarèlle chjù de nu meljòne; ‘na stòrje éje nda kuje se nzèrtene duje ìje ka s’arrakkunnèjene, dòje zukulèlle de pare ndune kè anzime se semmuvèjene appure si se tòkke sckitte vune; ‘na cittecitte kunzunanze éje de purtà i suffrènze dinda duje pekkè méne pesande sìjene; vune d’i sendeminde chjùbbèlle éje da kambà pekkè dà tanda rekkèzze, ‘muzjune, kunzapènne è pekkè éje gratisse. Dind’a ‘mmecizje nen ci’adda èsse n’atu fine si nun u apprufunnemènde d’u spirte è dind’a durcèzza suje s’adda fà sì ka ve sìjene rerute è pjacére kunnevise. Pekkè éje dind’a akkuare d’i kòse peccenènne ka u kòre tròv’u matine suj’è se sazje. L’amicizia è il matrimonio dell’anima L’amicizia non è una grande cosa, ma più di un milione di cose; un romanzo nel quale si intrecciano due io narranti, due corde parimenti intonate che vibrano insieme anche se si tocca una sola; è un tacito accordo di portare i malanni in due perché siano meno pesanti; è uno dei sentimenti più belli da vivere perché da tanta ricchezza, emozioni, complicità e perché è gratuita. Nell’amicizia non ci deve essere altro fine se non l’approfondimento dello spirito e nella sua dolcezza bisogna far si che vi siano risate e piaceri condivisi. Perché è nella rugiada delle piccole cose che il cuore trova il suo mattino e si ristora.
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