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LA TRASFORMAZIONE DELLA CITTA: ALCUNE QUESTIONI

Post n°107 pubblicato il 24 Maggio 2007 da passaparolads

I temi posti sui giormali in  questi giorni riguardanti la trasformazione che insistono sull'asse viario di Corso Promessi Sposi e su altre parti della città  pongono questioni importanti per il futuro di Lecco.

Naturalmente non si contesta la legittimità dell'iniziativa privata nell'attuazione del PRG vigente, e neanche la rispondenza delle trasformazioni proposte al complesso della normativa.

 Le questioni che si pongono sono invece di fondo, e io vorrei tentare di riassumerle brevemente, per come la vedo io:

 - in questi anni si sta concretamente attuando il PRG approvato negli anni scorsi. A me non interessa ritornare alle questioni che allora si erano poste, ma mi interessa ora chiedere a giunta e Consiglio Comunale se non sia necessaria una valutazione serena sugli effetti reali dell'attuazione delle norme e delle previsioni di PRG.

In particolare sarebbe importante riprendere un tema già posto con le varianti approvate nel 2004, cioè dell'impatto degli indici volumetrici consentiti dal PRG con il tessuto urbano cittadino. Si evidenzia infatti sempre più una sproporzione fra quanto è consentito e quanto invece l'organismo urbano della nostra città può accogliere.

Non si discute l'indirizzo che privilegia il riuso e gli interventi nel territorio urbanizzato rispetto un consumo di nuovo territorio, ma bisogna verificare compiutamente non solo l'impatto visivo, ma anche gli impatti indotti sulla viabilità, sul tessuto sociale, sull'aumento di necessità di nuovi servizi che l'inserimento di consistenti nuovi volumi residenziali nel tessuto consolidato porta con sè.

 - ritengo importante poi porre il problema della trasformazione urbana nel tessuto urbano meno centrale, più "periferico" e anche più "popolare" come uno tei temi centrali. Gli interventi descritti infatti sono localizzati nei quartieri già densamente popolati e già oggetto di trasformazione edilizia e ristrutturazione urbana. Basti pensare appunto all'asse di Corso Promessi Sposi già ben descritto dal giornale, che si innesta su quell'asse intermedio di scorrimento sul quale insistono le trasformazioni più evidenti già operate e in via di completamento (Ospedale, nuova Lecco Ballabio, ex Sae....).

Oppure basti pensare a come si è trasformato e si trasformerà quella porzione di città che comprende Pescarenico (in arrivo anche l'intervento sull'area Icam) e Sant'Ambrogio: considerato luogo di risulta fino a pochi anni fa, ora porzione di città con servizi terziari privati e pubblici di livello sovracomunale.

La vera sfida per la Lecco del futuro si gioca qui, in questi luoghi, che saranno interessati dalle trsformazioni più radicali (vedi l'ambito del Caleotto) e che hanno il diritto di essere trasformati secondo logica, criterio e programmazione, in modo che le trasformazioni significhino miglioramento e qualificazione anche per i quartieri nei quali esse sono inserite.

E' giusto che anche per i quartieri più popolati e popolari ci sia un'attenzione e un progetto di miglioramento qualitativo.

- In conclusione chiedo se non si ritiene, da parte della Giunta e del Consiglio Comunale, che si debba cominciare a ragionare per il nuovo PGT (Piano di Governo del territorio, che sostituirà il PRG) in tempi brevi e che si debba partire con una riflessione seria sui risultati reali dell'attuazione del PRG vigente e sulle necessità che da ciò emergono.

Sarebbe importante fin da ora insediare un UFFICIO DI PIANO che cominci le analisi, apra una discussione seria in città su tutto ciò e proponga anche al Consiglio Comunale quelle misure migliorative o correttive rispetto le norme attuali che facciano da "ponte" fra questo strumento urbanistico e il futuro PGT.

 

 

                                                                   Giuseppe Conti

 
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