Creato da: rosadelvento il 12/02/2005
Si dice che ognuno di noi emana un profumo e viene percepito solo da un’altra persona ... una soltanto. Cosa sei? Forse sei vento o solo un pensiero. Qualunque cosa tu sia, sei la parte migliore di me ...

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la storia del Fantasma Formaggino

Post n°784 pubblicato il 31 Ottobre 2019 da rosadelvento
 

la_sto11.jpg



la storia del Fantasma Formaggino

(https://www.pianetamamma.it/il-bambino/giocare-e-crescere/storie-halloween-bambini.html)
- immagine creata da me -



"C’erano una volta tre bambini che si chiamavano Luigi, Marco e Luca. Un giorno Luigi, il più spavaldo dei tre propose agli amici di andare a passare la notte nella casa diroccata in fondo alla strada, nella quale si raccontava abitassero dei fantasmi. Era una grande casa scura, con vetri rotti, porte cigolanti, edera a coprire quasi tutti i muri esterni; la casa si trovava in fondo ad uno scuro viale dietro un cancello arrugginito ed i bambini della zona che erano costretti a passare lì davanti per andare a scuola, per la paura, cambiavano marciapiede.
Marco e Luca avevano paura ma non volevano farlo vedere e così accettarono la proposta dell’amico e la sera di Halloween si ritrovarono davanti al vecchio cancello arrugginito.
Entrarono nel giardino abbandonato passando per un buco della recinzione e cominciarono a camminare lungo il vialetto di ghiaia. Ad ogni passo avevano la sensazione di essere seguiti, era come se sentissero dei passi, ma appena provavano a sbirciare con la coda dell’occhio non vedevano proprio nessuno. Senza dirsi nulla i tre si fecero sempre più vicini.
Il primo a mettere piede oltre la porta d’ingresso fu Luigi, subito il vecchio pavimento di legno scricchiolò. I tre rabbrividirono, e alla luce di una torcia salirono su per le scale e si infilarono nella prima stanza che trovarono aperta. La porta si chiuse dietro le loro spalle sbattendo forte ed i tre sussultarono atterriti. Nessuno però voleva cedere per primo, così estrassero i loro sacchi a pelo dagli zaini, ci si infilarono e si sistemarono a terra per dormire.
Ogni rumore, ogni scricchiolio, ogni alito di vento li spaventava a morte. Poi, inoltrandosi nella notte, il sonno prese piano il sopravvento e si addormentarono.
Furono svegliati di soprassalto a mezzanotte in punto dalla pendola che suonava le ore. Un battito, poi un altro, un altro ancora, ma lo scricchiolio che sentirono questa volta era diverso, più ritmato, non sembrava prodotto dal vento che soffiava tra le imposte, era proprio un rumore di passi. Seguito da cigolio di catene e ferri che sbattevano e un ululato che fece venire i brividi. Si strinsero tutti e tre l’uno con l’altro mentre i rumori si facevano sempre più forti. Chiunque stesse facendo quel baccano si stava avvicinando.
La porta si spalancò. Un vento gelido li avvolse. Una luce bianca e un ululato.
“Chi sei?!” Chiese Luigi atterrito.
“UHUHUHUH! Soooonoooo il faaaaantaaaaasmaaaa foooormaggiiiinoooo!”
A quel punto Luca si alzò in piedi ed urlò: “Ueh! Fantasma Formaggino! Se non te ne vai subito ti spalmo sul panino!”

 
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